Mi sembra di aver compreso che quasi nessuno, nel mondo accademico, concepisca la Letteratura nello stesso modo.
Ma mi piace incedere, all’interno della traiettoria di questa parabola chiamata Panorami, sull’aggettivo latino litteratus che indica ciò che è “scritto con lettere”. Per certe epoche letteratura è anche l’insieme dei componimenti verbali. Tuttavia, con il tempo l’attenzione si colloca non più sull’oggetto, bensì sullo scrivente.
Al fine di indicarne la capacità, la cultura, l’istruzione dello stesso, essendo stata la capacità della scrittura appannaggio di pochissimi. Questa conoscenza era considerata un’esperienza fuori del comune e clamorosamente distinta dalle esigenze più immediate e basilari della vita dei tanti, così prossimi ai tutti.
La Letteratura diviene quindi forma espressiva dell’esistenza umana. Esistenza che utilizza come mezzo d’espressione la parola ed il risultato del componimento verbale. Diretta espressione dell’intelletto e dell’inconscio umano, della e nella sua capacità di concepire e intendere.
Le sue finalità sono quelle della Relazione, intesa come rispetto dei ruoli distinti all’interno della comunicazione, informazione, istruzione, come anche dell’arte, intrattenimento e della memoria.
Ed è a questo punto, che si apre quello che intendo per Letteratura: lo Spazio, il Luogo, il Panorama in cui autore e lettore dialogano a partire dalle proprie concrete esistenze storiche a prescindere dai loro momenti storici. Ma in cui le rispettive scene si riflettono.
Oggi lo scrittore non scrive per sé ma scrive per essere letto. Tuttavia non tutto ciò che è scritto è letteratura. Il binomio Scrittore x Scritto deve essere spinto da un’intenzionalità precisa e sostenuto da una logica che ne conformi la struttura. Nasce così quella che è riconosciuta come “sintesi organica”.
Oggi, tuttavia, il maneggiar l’immaginario è espresso in modi molto diversi ed è specchio della società di questo tempo.
La sequenza di immagini e testi all’interno di social media ha perso molte qualità positive che erano giunte fino a noi tramite lo Storytelling.
Assistiamo all’interno di Social Media alla diffusione di contenuti in maniera omologa e la cui funzionalità pare tendere alla determinazione di livelli di coscienza a bassa complessità e consapevolezza.
Mi sembra quasi il tentativo di un Grande Altro tendente a generare una ridotta capacità di giudizio al fine di spingere a Comportamenti di Tipo Reattivo.
Pertanto, viviamo con partecipazione emotiva maggiore e non controllata, divenendo sempre meno critici. Fin troppo spesso ci abbandoniamo a reagire piuttosto che ragionare. Reagiamo e non ragioniamo.
Differentemente, immagini e testi devono esser uno Storytelling capace di generare: curiosità, conoscenza, forza, ambizione, bellezza, libertà, uguaglianza, fraternità.
Questo moto interiore ci deve spingere ad agire. E questo agire deve caratterizzare, non il nostro essere reattivo, bensì il nostro essere Proattivo, dall’inglese proactive composto da pro- e (re)attivo. Condizione dell’Essere che identifica chi opera con il supporto di metodologie e strumenti utili a percepire anticipatamente i problemi, le tendenze o i cambiamenti futuri, al fine di pianificare le azioni opportune in tempo.
Siamo proattivi tutte le volte che ci poniamo in movimento. Che utilizziamo al pieno i nostri sensi per confrontarci, per scegliere e, di conseguenza, per inserirci nel conteso, o meglio, nel Panorama circostante.
Collocarsi in un Panorama presuppone decidere di porsi in una posizione particolare e vantaggiosa al fine di avere, per goderne, un’ampia veduta generale del paesaggio, del territorio, della città o di parte di essi. Avere un’ampia veduta d’Umana Umanità.
Questi sono i Panorami della Letteratura. I Luoghi ove si sviluppa il senso degli sforzi anche opposti e complementari ma che approfondiscono la coscienza della Libertà Umana.
Autore Alfredo Marinelli
Alfredo Marinelli è Professore di Oncologia presso l’Università Federico II di Napoli, nonché docente e componente del board scientifico dell’Istituto di Psicologia Umanistica Esistenziale “Luigi De Marchi” di Roma. Oltre che di pubblicazioni scientifiche è coautore di testi universitari per Mcgrow Hill et al. È componente del Grande Oriente d’Italia – Massoneria Universale. Profilo ed attività presenti su www.Linkedin.com