Il 25 settembre all’Institut Français di Napoli
Riceviamo e pubblichiamo.
Il 25 settembre alle ore 18:15 sarà proiettato all’Institut Français, Il Grenoble, di Napoli, il film ‘L’Esodo’ di Ciro Formisano con Daniela Poggi. La pellicola aprirà il Concorso Nuovo Cinema Italia, selezione del Napoli Film Festival. L’ingresso è gratuito previo carta d’identità.
Presenti alla proiezione il cast capitanato da Daniela Poggi, Rosaria De Cicco, Cinzia Mirabella e Kiara Tommaselli e lo stesso regista Ciro Formisano.
La pellicola – che sarà distribuita dalla Stemo di Claudio Bucci – sta facendo incetta di premi nei festival indipendenti ai quali sta partecipando, Santa Marinella, dove la Poggi ha vinto per la migliore interpretazione e Roberto Ulino quello per la colonna sonora; Villammare, dove i premiati sono il regista, l’attrice e il distributore “per il coraggio di proporre una vicenda di grande rilevanza sociale”; Napoli.
Il film prende spunto dalla storia degli esodati, i lavoratori – circa duecentomila – che all’introduzione della riforma Fornero alla fine del 2011 si sono ritrovati senza lavoro – licenziati o volontariamente dimessisi per un accordo aziendale – e senza pensione, essendo questa slittata di molti anni.
La storia è quella di una donna, appunto la Poggi, costretta a mendicare per potersi occupare della nipote Mary, l'”unica gioia della mia vita”. Una vita, quella della protagonista Francesca, diventata randagia perché il patto che lo Stato aveva con lei non è stato rispettato.
Spiega Formisano:
Un film che vuole essere una denuncia per una situazione paradossale nella quale ancora 5.000 lavoratori non sono stati salvaguardati pur avendo avuto il diritto a una pensione in breve tempo all’entrata in vigore della legge. La pellicola è dedicata a loro e per questo il distributore ha deciso di farla uscire in contemporanea con il dibattito sulla legge di stabilità, per spronare i politici a fare qualcosa per queste famiglie.
A ogni proiezione inviterò l’ex ministro Fornero, che si renda conto di che cosa ha provocato la sua riforma.
La sceneggiatura nasce da una ricerca che Formisano ha fatto grazie ai comitati di esodati nati in tutta Italia attraverso i quali ha raccolto storie di disagio e di lotta.