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‘L’erba del vicino è sempre più verde!’: eccelso debutto al Sannazaro

'L'erba del vicino è sempre più verde!'


L’opera di Carlo Buccirosso, nel gioco tra incertezze, scompensi emotivi e paradossi, riserva sorprese inaspettate

Ad aprire con successo la stagione 2024/2025 del Teatro Sannazaro di Napoli è stato giovedì 10 ottobre lo spettacolo ‘L’erba del vicino è sempre più verde!’ regia e drammaturgia di Carlo Buccirosso, straordinario protagonista, affiancato dagli ottimi Fabrizio Miano, Donatella de Felice, Peppe Miale, Elvira Zingone, Maria Bolignano e Fiorella Zullo.
L’azione si svolge in un loft dove il bancario Mario Martusciello, interpretato da Buccirosso, si è letteralmente rifugiato per evadere da una vita che gli riserva solo motivi di insoddisfazione.

Un lavoro odiato, ma che non può lasciare, perché ormai alla sua età non ha alternative. Che nonostante la laurea non gli ha offerto opportunità di carriera, deludendo la sua ambizione di diventare direttore di filiale, e con colleghi decisamente più giovani, che guadagnano molto più di lui.

Il matrimonio in crisi con Margherita, di cui veste i panni una grandiosa Maria Bolignano.

Il sogno di diventare cantante ben presto svanito, di cui restano vecchie foto di festicciole di famiglia e sbiaditi aneddoti di improbabili performance.

Un’infanzia a cui fa appena accenno, ma che sarà definita anche come traumatica.

Una via di fuga sembra essere quella dell’amicizia con il vicino di casa Lorenzo, messo in scena da un eccelso ed impeccabile Peppe Miale.

Viaggi esotici e bella vita, tra Cuba e Capri.

L’illusione di una libertà che probabilmente Mario non ha mai vissuto.

Il miraggio di una possibile relazione con Carlotta, una influencer amica di Lorenzo, a cui dà vita una perfetta e talentuosa Elvira Zingone.

Ma in questa commedia thriller esilarante, fino ai limiti del surreale e dal retrogusto amaro, nulla è come sembra.

Il sipario si apre sull’irruzione nel loft di Rosa, una splendida Donatella de Felice, sorella di Mario.

Martusciello è ubriaco, visibilmente turbato, e non lo rasserena sicuramente l’atteggiamento apertamente aggressivo di Rosa, che alla fine scopre che sotto il letto c’è un cadavere.

Sarà proprio da questa scoperta che parte il racconto di Mario, un flashback abilmente gestito con un sapiente gioco di luci e di scenografia.

Ma di chi è quel corpo senza vita?

Di Margherita, come tutto farebbe pensare fin dalle prime battute?

O di qualcun altro?

Poco alla volta tutte le persone che ruotano attorno a Mario si rivelano essere maschere.

Doppia personalità è il leitmotiv della storia, espressione che ricorre e pronunciata dallo stesso Mario.

Carlotta, dietro l’apparenza di sofisticata influencer da dare in pasto agli oltre 25.000 follower e da proporre a Martusciello, in realtà si chiama Lucia ed è una ragazza di Scafati molto più verace e grossolana e decisamente meno superficiale di quello che appare inizialmente.

Chi è il fattorino onnipresente e impiccione, che effettua ogni tipo di consegna, dalla colazione al cibo giapponese?

Qual è la vera Margherita? Quella appassionata che prova a convincere il marito a ricominciare o quella che diventa dispotica e asfissiante? La donna forte e autoritaria o quella che simula malori e svenimenti per passare come vittima?

E ancora, Lorenzo è davvero l’amico sincero che Mario crede?

O è soltanto un approfittatore, visto che è il bancario a pagare ogni viaggio, ogni spesa possibile.

O magari nasconde ancora altro?

Teresa, impersonata da una convincente Fiorella Zullo, mostra subito la sua doppia veste – maschera, alternandosi nei ruoli di sorella e di avvocato di Margherita.

La sua ambiguità si ferma a questo, o anche lei ha qualche inconfessabile segreto?

Tutte domande che ricevono risposte inaspettate, in una vorticosa successione di twist, come capita in ogni thriller che si rispetti, così come da intenzione drammaturgica di Buccirosso, pienamente e magistralmente realizzata.

Intenzione, peraltro, svelata anche dalla citazione da parte di Mario del film ‘Gli uccelli’, di Hitchcock, nel maldestro tentativo di spiegare la vetrata rotta e insanguinata con un inverosimile impatto di una gabbianella con il ciclo.

Paradossalmente, l’unico che resta fedele a se stesso è proprio Mario, crudele verso se stesso, con il suo senso di inadeguatezza, nel sentirsi perennemente inferiore a tutti, nella sua quasi autocondanna all’insuccesso.

Un personaggio con il quale è impossibile fare a meno di solidarizzare, di identificarsi.
Che incarna in un ruolo non predestinato all’arte e alla poesia, ma ad un’esistenza di Jaromil, protagonista de ‘La vita è altrove’, di Milan Kundera.

Se tutte le domande legate al plot ricevono una risposta, il finale, che non risolve lo stato esistenziale di Mario, ne lascia aperta una.

La convinzione del nonno di Carlotta – Lucia, secondo la quale ogni delusione, ogni sofferenza è destinata ad essere ripagata dalla vita, è autentica, porta veramente ad una sorta di Karma ingenuo, che rimette tutto in equilibrio?

O si tratta di una visione consolatoria, che illude di una felicità che aspetta dietro l’angolo e falsificata quando svoltato l’ultimo angolo non ci sarà nessun risarcimento?

Domanda che necessariamente lascia spazio ad una riflessione personale dello spettatore, che può trovare solo una risposta intima e soggettiva.

Per tutti gli altri interrogativi basta vedere lo spettacolo, che consigliamo vivamente.

Le prossime repliche al Teatro Sannazaro di Napoli sono:
venerdì 11 ottobre ore 21:00
sabato 12 ottobre ore 21:00
domenica 13 ottobre ore 18:00
giovedì 17 ottobre ore 21:00
venerdì 18 ottobre ore 21:00
sabato 19 ottobre ore 21:00
domenica 20 ottobre ore 18:00
giovedì 24 ottobre ore 21:00
venerdì 25 ottobre ore 21:00
sabato 26 ottobre ore 21:00
domenica 27 ottobre ore 18:00

Interpreti e personaggi

Carlo Buccirosso – Mario Martusciello
Fabrizio Miano fattorino,
Donatella de Felice – Rosa, sorella di Mario Martusciello
Peppe Miale – Lorenzo
Elvira Zingone – Carlotta, ovvero Lucia
Maria Bolignano – Margherita, moglie di Mario Martusciello
Fiorella Zullo – Teresa, cognata di Mario Martusciello

Scene Gilda Cerullo e Renato Lori
Costumi Zaira de Vincentiis
Musiche Cosimo Lombardi
Disegno luci Luigi Della Monica
Produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro e A.G. Spettacoli.

Autore Lorenza Iuliano

Lorenza Iuliano, vicedirettore ExPartibus, giornalista pubblicista, linguista, politologa, web master, esperta di comunicazione e SEO.

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