In scena dal 14 al 19 gennaio a Roma
Riceviamo e pubblichiamo.
Da martedì 14 fino a domenica 19 gennaio 2020 all’Off / Off Theatre di Roma va in scena ‘L’Enigma dell’Amore, in memoria di Karl Heinrich Urlichs’, testo di Saverio Aversa e Fabio Grossi che ne cura anche la regia, pronto a dirigere sul palco gli attori Fabio Pasquini e Francesco Maccarinelli, interpreti dell’omaggio al coraggio di colui che, nato nel 1825, è storicamente considerato tra i primi ad aver combattuto per il diritto e la libertà di essere omosessuale. In video anche l’esclusiva partecipazione di Leo Gullotta.
‘L’Enigma dell’Amore’, atto unico diretto da Fabio Grossi, autore del testo insieme a Saverio Aversa, per la prima volta in Italia accende i riflettori sul ricordo dello studioso Karl Heinrich Urlichs che, in un’epoca lontana, dedicò la propria vita e le proprie energie alla sconfitta dei pregiudizi e delle persecuzioni rivolte alle persone considerate diverse per il proprio orientamento sessuale.
In particolar modo Urlichs si rivolse alla discriminazione contro gli omosessuali, tematica che lo riguardava direttamente, affermando che
L’oppresso e il maltrattato non riconoscono alcun diritto di oppressione per pura forza, né un diritto di maltrattamento. Quindi la nostra posizione è ovunque dalla parte dell’oppresso e del maltrattato, che si chiami polacco, hannoveriano, ebreo, cattolico o che sia una creatura innocente considerata ‘spregevole’ dalla gente, perché è talmente immorale da essere nata al di fuori del vincolo coniugale, così come noi eravamo talmente immorali da essere nati con una natura urninga….
Sul palco, l’anziano e ormai malato Urlichs è al termine della sua vita e giace nel suo letto, nella mansarda di Palazzo Persichetti a L’Aquila. Alzandosi dal letto e ritrovatosi nudo, il vecchio Urlichs comincia con fatica a rivestirsi e, nel farlo, è come se ringiovanisse. Inizia così il racconto a ritroso degli episodi della sua vita, una ricostruzione toccante di memorie, lettere, saggi, teorie, suggestioni e amori dell’uomo che da sempre ha lottato per la propria libertà di amare ed essere sé stesso.
Ancora una volta l’Off / Off Theatre volge lo sguardo verso la discriminazione di genere e verso un testo che si fa memoria storica di una movimento che non deve dimenticare le proprie origini. Fortemente voluto dal direttore artistico Silvano Spada, ‘L’Enigma dell’Amore’ è uno spettacolo necessario, in un momento sociale come quello che Roma e l’Italia attraversano, affinché non ci siano più vittime di violenza di genere e perché si possa scuotere l’animo comune verso una sempre più urgente legge contro l’omotransfobia.
Biografia di Karl Heinrich Urlichs
Urlichs nasce il 28 agosto del 1825 ad Aurich, in Frisia orientale, nei pressi di Hannover in Germania. Non ha ancora dieci anni quando si innamora di un compagno di scuola, evento che più tardi considera una delle prime prove della propria speciale natura. Si laurea nel 1846 all’università di Gottingen in diritto e teologia. Nei due anni successivi prosegue gli studi storici all’università di Berlino e scrive, in latino, un saggio sulla Pace di Vestfalia. Giurista, scrittore, poeta e fine latinista, fonda la rivista Alaudae per la diffusione del latino come lingua viva. È consulente legale ufficiale presso la corte distrettuale di Hildesheim nel regno di Hannover fino al 1859 quando viene licenziato a causa della sua omosessualità nonostante tale condizione non fosse considerata un reato. Nel 1862 mette al corrente i familiari del proprio orientamento sessuale definendosi urningo o uranista e prendendo ispirazione dal Simposio di Platone dove Venere Urania è la dea degli amori omosessuali.
Inizia a scrivere una serie di saggi sull’uranismo dal titolo ‘L’enigma dell’amore fra maschi’, con lo pseudonimo di Numa Numantis, e propone le definizioni urning, gay, urnind, lesbica, dioning, bisessuale, e zwitter, ermafrodito. Subito dopo comincia a scrivere con il proprio nome e fa il primo coming out della storia pubblicando una dichiarazione a favore di un uomo arrestato per atti omosessuali. Viaggia per tutta la Germania e spesso si trova in difficoltà legali per i suoi scritti che vengono vietati prima in Sassonia e poi in Prussia. Il 29 agosto 1867 durante il congresso dei giuristi a Monaco di Baviera chiede una risoluzione che solleciti l’abrogazione delle leggi contro le persone omosessuali.
Fa appena in tempo a dire: “Si tratta di una categoria di persone alla quale sono appartenuti molti dei più grandi intelletti della nostra e di altre nazioni. Queste persone sono esposte ad una persecuzione legale immeritata per nessun’altra ragione che la natura sessuale opposta a quella ritenuta normale…” che viene zittito da urla e tumulti e costretto ad abbandonare l’aula. Nel 1879, dopo aver pubblicato l’ultimo saggio sull’uranismo, ammalato e deluso, si trasferisce in Italia.
Soggiorna tre anni a Napoli, poi va a L’Aquila, ospite del latinista marchese Niccolò Persichetti. Qui muore il 14 luglio 1895 e viene sepolto nel cimitero cittadino. La lapide sulla sua tomba riporta la scritta latina Exul et pauper, esule e povero.
Già l’anno prima Urlichs amareggiato scrive: “Ho sparso i semi. Son tutti finiti in mezzo ai sassi o sotto i rovi. Solo uno è caduto in un cuore umano”. Questo fortunatamente non è vero e la sua eredità viene raccolta da molti studiosi, primo fra tutti Magnus Hirschfeld, che già l’anno dopo la sua morte pubblica un saggio sugli amori omosessuali, Saffo e Socrate. Hirschfeld, ma anche Karl-Maria Kertbeny, John Addington Symonds ed altri, continuarono l’opera di Urlichs che quindi è il pioniere del movimento LGBT e di una vera e propria rivoluzione culturale del pensiero sugli orientamenti sessuali e sulle identità di genere.
Off / Off Theatre
via Giulia 19 – 20 – 21
Roma
Direzione artistica Silvano Spada
Costo biglietti:
intero €25,00; ridotto over65 €18,00; ridotto under35 €15,00;
Orari:
dal martedì al sabato ore 21:00 – domenica ore 17:00
Info e prenotazioni:
+39 06-89239515 – offofftheatre.biglietteria@gmail.com