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Lello Arena in ‘Parenti Serpenti’

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Lello Arena in 'Parenti Serpenti'


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In scena al Teatro Cilea di Napoli dal 26 al 29 gennaio

Riceviamo e pubblichiamo.

Dal 26 al 29 gennaio presso il Teatro Cilea, via San Domenico, 11, Napoli Lello Arena si esibirà nello spettacolo Parenti Serpenti, regia di Luciano Melchionna, prodotto da Ente Teatro Cronaca Vesuvio.

Non c’è niente di male a far ridere la gente: le risate, le lacrime sono emozioni.
Luciano Melchionna

Arriva finalmente a Napoli, solo per quattro giorni, ‘Parenti Serpenti’, la commedia di Carmine Amoroso conosciuta al grande pubblico grazie al film cult di Mario Monicelli del 1992, con Lello Arena e la regia di Luciano Melchionna, il creatore di ‘Dignità Autonome di Prostituzione’.
In scena, accanto a Lello Arena, Giorgia Trasselli in compagnia di Raffaele Ausiello, Andrea de Goyzueta, Carla Ferraro, Autilia Ranieri, Anna Rita Vitolo, Fabrizio Vona.
Le scene sono di Roberto Crea, i costumi di Milla, le musiche degli STAG, il disegno luci di Salvatore Palladino, l’assistente alla regia è Sara Esposito, la produzione di Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro, in collaborazione con Bon Voyage e con il Festival Teatrale di Borgio Verezzi.

Lo spettacolo, che da mesi sta raccogliendo consensi di pubblico e di critica in giro per l’Italia, è vincitore del Premio Camera di Commercio delle Riviere di Liguria come migliore spettacolo al Festival di Borgio Verezzi 2016.

Tournée

Note di regia
Un Natale in famiglia, nel paesino d’origine, come ogni anno da tanti anni. Un Natale pieno di ricordi e di regali da scambiare, in questo rito stanco che resta l’unico appiglio possibile per tentare di ravviare i legami famigliari, come il fuoco del braciere che i genitori anziani usano, ancora oggi, per scaldare la casa: un braciere pericoloso ma rassicurante come tutte le abitudini e le tradizioni. Un Natale a casa dei genitori anziani che aspettano tutto l’anno quel momento per rivedere i figli cresciuti, e andati a lavorare in altre città. Uno sbarco di figli e parenti affettuosi e premurosi che si riuniscono, ancora una volta, per cercare di spurgare, in un crescendo di situazioni esilaranti e stridenti in cui tutti noi possiamo riconoscerci, le nevrosi e le stanche dinamiche di coppia di cui sono ormai intrisi.

Immaginare Lello Arena, con la sua carica comica e umana, nei panni del papà – interpretato da Panelli nel film di Monicelli – mi ha fatto immediatamente sorridere, tanto da ipotizzare il suo sguardo, come quello di un bambino, intento a descrivere ed esplorare le dinamiche ipocrite e meschine che lo circondano, in quei giorni di santissima festività: è un genitore davvero in demenza senile o è un uomo che non vuol vedere più la realtà e si diverte a trasformarla e a provocare tutti? Andando via di casa, diventando adulti, ogni figlio ha dovuto fare i conti con la realtà, ha dovuto accettare i fallimenti e ha imparato a difendere il proprio orticello mal coltivato, spesso per incuria o incapacità, ma in quelle pause di neve e palline colorate ognuno di loro si impegna a mostrarsi spensierato, affettuoso e risolto. All’improvviso però, i genitori, fino ad allora autonomi punti di riferimento, esprimono l’esigenza di essere accuditi come hanno fatto anni prima con loro: uno dei figli dovrà ospitarli e prendersi cura della loro vecchiaia… a chi toccherà?
All’improvviso, dunque, un terremoto segna una crepa nell’immobilità rassegnata di un andamento ormai sempre lo stesso e in via di spegnimento, una crepa dalla quale un gas mefitico si espanderà e inquinerà l’aria. Sarà la soluzione più spicciola e più crudele a prendere il sopravvento. Verità? Paradosso? Spesso, come si è soliti dire, la realtà supera la fantasia. Ciò mi ha spronato ad affrontare questo testo che ha la peculiarità rara di fotografare uno spaccato di vita famigliare sempre assolutamente attuale, purtroppo. Si può far ridere nel raccontarlo e sorridere nell’assistere alle spumeggianti gag ma, allo stesso tempo, non ci si può riflettere sopra senza una profonda amarezza, magari scoprendo – per contrasto – la possibilità di una maggior coerenza nei rapporti e negli affetti, così da ricordarsi le meravigliose responsabilità che un cordone ombelicale come quello tra genitori e figli impone. Viviamo in un’epoca in cui i valori, primo fra tutti il rispetto, stanno pian piano sparendo e l’egoismo sta prendendo decisamente il sopravvento sulla carità umana e sulla semplice, fondamentale, empatia. Prima o poi saremo tutti dei vecchi bambini bisognosi di cure, perché trasformarci in soprammobili polverosi, inutili e ingombranti?
In quest’epoca in cui tutto e il contrario di tutto sono la stessa cosa ormai, con questa commedia passeremo dalle risate a crepapelle per il tratteggio grottesco, e a tratti surreale, dei personaggi al più turpe cambiamento di quegli esseri che – chi di noi non ne ha conosciuto almeno uno? – da umani si trasformeranno negli animali più pericolosi e subdoli: i serpenti.
Luciano Melchionna

Premi
Nel 2017 riceve il premio Camera di Commercio delle Riviere di Liguria 2017, il riconoscimento che ogni anno, dal 2010, viene assegnato allo spettacolo del Festival di Borgio Verezzi che si sia distinto particolarmente, coniugando la qualità dell’allestimento e della recitazione al gradimento del pubblico e dimostrando la capacità di catalizzare l’interesse dei media per il nostro territorio, in quel felice connubio tra cultura e turismo che da anni contraddistingue la manifestazione.

Questa la motivazione:

Portato in scena da una compagnia in stato di grazia e con soluzioni registiche che hanno felicemente coinvolto l’intera piazza Sant’Agostino, sempre in bilico tra sorriso e commozione, l’amara e divertente commedia ha molto ben interpretato lo spirito dell’edizione del Cinquantenario del Festival, espresso nella battuta pronunciata da Lello Arena: non c’è niente di male a far ridere la gente, le risate e le lacrime sono emozioni.

Attori e personaggi
Fabrizio Vona / Alfredo
Autilia Ranieri / Milena
Andrea de Goyzueta / Alessandro
Carla Ferraro / Gina
Annarita Vitolo / Lina
Raffaele Ausiello / Michele
Lello Arena / Saverio
Giorgia Trasselli / Trieste

Anno di produzione 2016

Orari degli spettacoli:
dal 26 al 28 gennaio ore 21:00, il 29 gennaio ore 18:00.

Biglietti
il botteghino del Teatro Cilea è aperto dal martedì alla domenica dalle ore 10:00-13:30/16:00-20:00.
tel: 0817141801 / 0817141508
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