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Lei e il padre autoritario

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Lei e il padre autoritario


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Della serie Prendiamo Nota!

Per suo padre prima di tutto c’era il dovere e, solo dopo, il piacere. Se lei non obbediva, lui la sgridava e le metteva il broncio per giorni.

Così se ne andò di casa molto presto, sperando di incontrare un compagno che fosse l’esatto contrario del padre, salvo poi riscoprirsi ad innamorarsi di uomini che la comandavano e che la sottomettevano.

Cambiò finalmente la sua vita quando incontrò un uomo che la sapeva ascoltare e che le voleva bene per quello che era, con le sue idee, senza volerla modificare e controllare, come invece aveva fatto suo padre e tutti gli uomini che aveva incontrato fino a quel momento.

È la storia di molte figlie.

Il padre padrone, di solito, diventa tale perché lui stesso è caduto vittima di un padre autoritario e il film si ripete nei successivi rapporti relazionali. Tutto ciò impedisce la libera espressione e limita la vita, le esperienze, creando tanta insicurezza e una scarsissima autostima.

Dal momento che la relazione con un padre di tal fatta è unidirezionale, occorrerebbe desiderare e avere l’aspirazione, di relazionarsi con un partner che ami il dialogo, il confronto democratico e che sappia ascoltare senza giudicare, evitando ottuse e minimaliste prospettive. In questo modo sarebbe possibile, per lei, creare un rapporto paritario, non militaresco.

Un uomo che sia autorevole, senza essere autoritario, andrebbe comunque bene, perché lui si porrebbe come guida rassicurante, ma sempre aperto al confronto. In sintesi, un compagno che sia in grado di dare sicurezza, ma senza togliere l’indipendenza.

Perciò prendiamo nota:

Una figlia sottomessa, crescendo, cercherà protezione e potrà essere incline a confondere un compagno sicuro di sé con un compagno che sia, invece, despota e autoritario.

Ironia della sorte, nel cercare protezione dal passato finirà per copia – incollarlo nel futuro, se non imparerà presto la distinzione, cioè la differenza che corre tra un uomo autorevole e un uomo prepotente ed egoista.

Autore natyan

natyan, presidente dell’Università Popolare Olistica di Monza denominata Studio Gayatri, un’associazione culturale no-profit operativa dal 1995. Appassionato di Filosofie Orientali, fin dal 1984, ha acquisito alla fonte, in India, in Thailandia e in Myanmar, con più di trenta viaggi, le sue conoscenze relative ai percorsi interiori teorici e pratici. Consulente Filosofico e Insegnante delle più svariate discipline meditative d’oriente, con adattamento alla cultura comunicativa occidentale.