La prima parte della III edizione della rassegna dal 15 novembre al 27 dicembre
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa di Hermes Comunicazione.
Teatro Marcovaldo Via Rispoli 61, Castellammare di Stabia (Napoli), Sub Eventi Pompei
presenta Le thèâtre en hiver III edizione, Prima Parte: Novembre-Dicembre 2015.
Direzione artistica: Adelaide Oliano, organizzazione: Rosario Esposito.
La rassegna, che si presenta al pubblico in un primo step con sette spettacoli in scena tutte le domeniche dal 15 novembre al 27 dicembre, intende rappresentare una valida proposta alternativa alle grandi produzioni ospitate dal teatro cosiddetto ufficiale.
Non mancano, nella programmazione della rassegna, i rifacimenti dei grandi classici, come l’omaggio a Karl Valentin firmato da Libero De Martino, “Tingel contro Tangel”, o l’opera di Gloria Calderon Kellett a cui la regista Claudia Balsamo si è ispirata per il suo “Questo spazio non è in vendita”, o, ancora, la rilettura in ambientazione nostrana di “Tradimenti” di Harold Pinter, a cura del regista Carmine De Martino Andolfi.
L’umorismo intelligente al femminile è la cifra stilistica, invece, di Cinzia Mirabella e del suo “Sebben che siamo donne”, mentre la sagace invettiva creata da Roberto Azzurro, “Unalampa”, grido di dolore contro una città matrigna, vedrà lo stesso regista ed attore in scena affiancato da Fabio Brescia. Ancora comicità amara è infine il testo scritto da Pippo Cangiano, portato in scena dal regista Giovanni Merano.
Il biglietto d’ingresso ad ognuno dei sette spettacoli è di € 10,00 e darà diritto anche alla consumazione di un aperitivo che sarà servito subito prima dello spettacolo.
Ricordiamo che, dopo questo primo gruppo di spettacoli, da gennaio sarà in scena la seconda parte del cartellone con altri interessanti appuntamenti, tra cui quello con l’artista siciliano Tindaro Granata ed il suo “Astropolaroid”, la compagnia bolognese Instabili Vaganti e lo spettacolo “L’eremita contemporaneo”, “Lacerazioni”, l’ultima fatica del giovane autore napoletano Fabio Pisano, e tanti altri nomi.