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‘Le favole atellane di Maccus’ al Teatro San Lorenzo alle Colonne

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Frigia e Dossennus - Foto di Michele Calocero


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In scena il 7 novembre a Milano

Riceviamo e pubblichiamo.

Giovedì 7 novembre 2019 alle ore 18:30 e 20:30 al Teatro San Lorenzo alle Colonne di Milano, nell’ambito della giornata di studio ‘Centro e Periferie. Andare a Teatro a Roma nel I sec. a.C.’, organizzata dal Dipartimento di Filologia Classica, Papirologia e Linguistica storica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, la compagnia casertana La Mansarda Teatro dell’Orco porterà in scena la lezione spettacolo ‘Le favole atellane di Maccus’, drammaturgia e introduzione di Roberta Sandias, messa in scena di Maurizio Azzurro, quest’ultimo anche in scena con Valentina Elia, Antonio Elia e Marcello Manzella.

La scrittura scenica si avvale di musiche dal vivo dal gruppo Mainomai Project, che esegue una ricerca di ricostruzione di strumenti antichi attraverso l’iconografia di reperti archeologici; mentre le maschere dei tipi fissi – Maccus, Pappus, Buccus e Dossennus – sono state realizzate dal Maestro Giancarlo Santelli. Il progetto nasce in collaborazione con il Centro Studi sulla Tradizione della Maschera Teatrale in Campania.

La rappresentazione aprirà il convegno previsto venerdì 8 novembre nell’Aula Bontadini a cura del Prof. Luigi Galasso e della Prof. Elisabetta Matelli che approfondirà la funzione e il nesso tra il teatro e le vicende politiche del I sec. a.C..

Il lavoro della compagnia La Mansarda Teatro dell’Orco di Caserta, unico nel suo genere in Italia, è il risultato di una ricerca teatrale che riconduce al teatro comico italiano con un prodotto originale, innovativo, che fonde ricerca scientifica ed esperienze artistiche.
La performance è concepita come una lezione – spettacolo, che vede alternarsi alla performance teatrale alcuni interventi che consentono di approfondire l’argomento della ‘misteriosa’ Atellana, al quale il teatro comico tutto, a partire da Plauto, è profondamente debitore.

L’indagine per la messa in scena è partita dallo studio dei pochi versi di Pomponio e Novio a noi pervenuti. Dai frammenti scaturisce la drammaturgia originale di Roberta Sandias, che, con la consulenza filologica del Prof. Raffaelli dell’Università di Urbino e del Prof. Monda dell’Università del Molise, ha composto delle brevi farse in metrica in dialetto napoletano – lingua idonea più di tutte ad esprimere la vis popolare delle antiche Fabulae di Atella – che si riferiscono alle trame di Pomponio e Novio, e ne citano i relativi versi.

In scena, oltre a Velitationes, una scena di insulti tra i servi, e il Postribolo, debutterà in anteprima al Teatro San Lorenzo alle Colonne un’altra breve farsa ispirata ai frammenti di Maccus Virgo e alla Casina di Plauto, arricchendo la struttura drammaturgica dello spettacolo.

Foto Michele Calocero