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Le Catacombe di Napoli diventa un MOOC

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Le Catacombe di Napoli


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La Sanità sale in cattedra con il modello di economia circolare che ha rigenerato il Rione

Riceviamo e pubblichiamo.

Dopo il felice approdo su Sky Arte dei documentari Il Sistema Sanità – Le pietre scartate e Le Catacombe di Napoli prodotti da Upside – in collaborazione con Fondazione di comunità San Gennaro, Fondazione Con il Sud, L’Altra Napoli ONLUS, Apulia Film Commission, La Paranza – l’avventura del Rione Sanità approda in cattedra e diventa un MOOC, Massive Online Open Course: un vero e proprio corso universitario multimediale su piattaforma digitale, ad accesso gratuito.

Un’esperienza di apprendimento unica nel suo genere, che integra il MOOC con due documentari, fruibile nei tempi e nei modi ritenuti più opportuni dagli utenti e con diversi gradi di approfondimento a seconda delle esigenze. Numerosissime e in costante crescita le iscrizioni per un corso che diventerà operativo dal 27 maggio prossimo.

Il progetto di ricerca nasce dalla collaborazione fra Fondazione di Comunità San Gennaro, Sky Arte e Federica Web Learning, il Centro per la sperimentazione e la diffusione della didattica multimediale dell’Università di Napoli Federico II.

Il percorso didattico si dipana su cinque grandi temi/materie, Archeologia, Storia, Architettura, Economia e Filosofia e racconta Il modello Sanità, ovvero l’esperienza sociale ed imprenditoriale del Rione Sanità che, grazie all’uso generativo e non finanziario del suo patrimonio storico e artistico, in particolare del suo più importante bene comune, le Catacombe di Napoli, ha saputo rigenerare radicalmente un territorio immerso nell’isolamento dalla costruzione nel secondo decennio dell’Ottocento di un ponte voluto da Gioacchino Murat.

Un’esperienza, concepita e realizzata dalla Paranza, una piccola cooperativa sociale fondata da giovani della Sanità, che parte dalla persona e torna alla persona e che, universalmente, è considerata, in Italia e all’estero, un modello organizzativo da replicare.

Le Catacombe di San Gennaro, di San Gaudioso e di San Severo, fra le più grandi d’Europa, spalancano così le proprie porte per raccontare un percorso alla scoperta di un modello di gestione dal basso dei beni storico-artistici del nostro paese che diventa poi restituzione al grande pubblico della nostra storia, da una parte, e materia prima per questo vasto progetto didattico.

Le Catacombe di Napoli

Tra i protagonisti del percorso didattico: Luca Arcari, Nicola Flora, Giovanni Multari, Gioconda Cafiero, Alessandro Cavalli, Alfredo Buccaro, Susi Galeone, Enzo Porzio e Don Antonio Loffredo.

Ci spiega Don Antonio Loffredo parroco visionario che dodici anni fa ha innescato questo meccanismo magico e virtuoso:

Avevamo un patrimonio potente e prezioso come quello delle Catacombe e abbiamo deciso di recuperarlo affidando il restauro e la messa a norma ai ragazzi del luogo che avevano bisogno di un lavoro per uscire da percorsi difficili.

Riportata alla luce questo splendore le alternative potevano essere due: affidare la gestione di questo patrimonio a qualche struttura esterna, calata dall’alto; oppure restituire questa bellezza alla gente del posto, ai giovani, perché la trasformassero in un’opportunità di lavoro.

Come bene ci spiega il regista Andrea De Rosa:

Partendo dal ventre della terra, passando per l’architettura di una delle più grandi catacombe d’Europa fino a riemergere nel tessuto urbano, raccontiamo un modello di gestione dal basso che ha ridato vita ad un quartiere attraverso le autorevoli voci di docenti universitari e protagonisti di questa sorprendente storia.

Valorizzare il territorio per ridare vita all’economia attraverso la cura della bellezza. La forza delle catacombe di Napoli è la stratificazione. Chi visita il sito scopre come la vita oggi riutilizza lo spazio di ieri.

Il documentario fa il paio con Il Sistema Sanità, firmato da Andrea De Rosa in questo caso in collaborazione con Mario Pistolese, il docufilm che ha raccontato al mondo – in maniera più emozionale – la magia e il potere di una rete di Associazioni che, proprio partendo dall’operazione delle Catacombe dodici anni fa, hanno fatto del lavoro sul potere generativo della bellezza e della cultura il germe per un nuovo umanesimo.

Entrambi i documentari, Il Sistema Sanità e l’omonimo Le Catacombe di Napoli, saranno messi a disposizione gratuitamente, ad integrazione del corso, di tutti gli iscritti al percorso accademico.

Una particolarità: Le Catacombe di Napoli è stato scritto proprio tenendo conto di un vero e proprio doppio binario narrativo, quello delle lezioni e del corso di alta formazione, da una parte, e quello di scrittura documentaristica vera e propria, dall’altra. Per cui, mentre all’interno del documentario i vari contributi di ogni singolo docente sono assorbiti nel flusso delle parole e delle immagini e prendono la forma di un lavoro documentaristico e narrativo, nel momento in cui ciascun contributo approda isolato sulla piattaforma didattica lms.federica.eu si trasforma in una vera e propria lezione universitaria supportata da immagini, link a risorse in rete e contenuti testuali di approfondimento.

Del Corso, infatti, fanno parte anche i contenuti di due importantissimi progetti editoriali a firma Edizioni San Gennaro, un’altra delle prolifiche realtà nate all’interno di questo Rione: Catacombe di San Gennaro: guida storico artistica, di A. Petrella, A. Pezzillo e A. Della Corte e Cultura e Sociale muovono il Sud.

Il modello Catacombe di Napoli, un’opera in tre volumi curata da Stefano Consiglio, Nicola Flora e Francesco Izzo. Il continuo rimando tra opere cinematografiche, editoriali e contenuti didattici fanno del MOOC Catacombe di Napoli un’esperienza didattica innovativa ed unica nel suo genere.

L’Università e il suo sguardo al futuro

Quando Andrea (De Rosa) illustrò, alla comunità educante del Rione Sanità, il progetto di un documentario sulle catacombe di Napoli e della possibilità di trasformarlo poi sulla piattaforma Federica del nostro Ateneo partenopeo in un corso universitario aperto a tutti, ci entusiasmò.

La parola “università” al Rione Sanità è di casa e ci piace, innanzitutto perché designa una comunità, poi perché “Università” è un’idea di convergenza di saperi, un impegno non solo formativo ma educativo, una ricerca di verità e di dialogo che parte dalla persona e arriva alla persona.

In questi ultimi anni le svariate collaborazione con i diversi dipartimenti del nostro ateneo cittadino, hanno qualificato il territorio e al contempo hanno maggiormente qualificato l’istituzione universitaria.

La comunità universitaria come tutte le comunità lavora sempre per il futuro e lo fa, soprattutto a Napoli, con una forte consapevolezza delle sue radici e una realistica percezione del presente.

La rigenerazione urbana avvenuta al Rione Sanità – grazie all’uso generativo e non finanziario del suo più importante “bene comune”: le Catacombe di Napoli – è un segno di speranza ed è un metodo da condividere.

Un bene comune che ha generato in questi anni per il territorio capitale reputazionale, identitario, sociale, culturale ed economico.
Il documentario ed il corso universitario ne sono la giusta narrazione.

“Dovete impegnarvi, anche come università, in progetti di condivisione e di servizio agli ultimi, […] Lavorando con progetti, anche piccoli, che favoriscono l’incontro e la solidarietà, solo così si recupera insieme un senso di fiducia nella vita”… ha chiesto papa Francesco alle Università”. Qui alle Catacombe di Napoli, ci stiamo provando…
Don Antonio Loffredo