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Lazio, Righini: Nessun click-day per bando a sostegno aziende da latte

allevatori da latte


C’è tempo fino al 16 settembre 2024 per presentare domande

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa della Regione Lazio.

Il bando pubblicato ieri ha l’obiettivo di sostenere la liquidità delle aziende agricole produttrici di latte bovino, interessate negli ultimi anni dalla crisi post-pandemica e del conflitto russo-ucraino ancora in corso.

Per la gestione delle domande, la Regione ha attivato una convenzione con AGEA, che ha garantito ampia e proficua collaborazione, che disciplina l’operatività degli sportelli di servizio al pubblico e l’implementazione di nuovi applicativi sul sistema informativo SIAN.

L’applicativo, basandosi sui dati del fascicolo aziendale ed effettuate le verifiche automatizzate sui requisiti definiti dal bando, precompila le domande dei potenziali beneficiari che dovranno essere rilasciate, presentate in via informatica, dai CAA mandatari.

La scelta della data del 29 luglio scorso, quale data di riferimento per il precaricamento dei dati da fascicolo, ai fini della precompilazione delle domande di sostegno, ha consentito di poter pubblicare in tempi rapidi il bando e rendere operativo l’applicativo a partire dal 13 agosto prossimo, nell’intenzione, senz’altro condivisa da tutti i soggetti interessati, di dare una risposta alla crisi del comparto della produzione di latte, senza ritardare ulteriormente l’attuazione della misura.

L’Assessore all’Agricoltura della Regione Lazio, Giancarlo Righini, spiega:

Il bando non è riconducibile a un ‘click-day’, procedura che, posso assicurare, questa amministrazione regionale non attiverà in alcuna occasione.

Piuttosto sarà possibile presentare domanda sino al 16 settembre 2024, con la ulteriore possibilità di prorogare tale termine.

Difatti, le attività preliminari all’apertura dell’applicativo svolte dalla Regione e dall’AGEA per la definizione della misura e la precompilazione delle domande, confermano che la dotazione finanziaria del bando, 3 milioni di euro, è sufficiente per soddisfare tutte le richieste dei potenziali allevatori laziali in possesso dei requisiti stabiliti dal bando.

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