Integrazione Accordo di cooperazione istituzionale tra Regione Lazio e MASE
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa della Regione Lazio.
La Giunta regionale del Lazio presieduta da Francesco Rocca, su proposta dell’Assessore all’Ambiente, al Turismo e allo Sport, Elena Palazzo, ha approvato una delibera sulla transizione energetica, che promuove investimenti per la produzione di idrogeno verde nelle aree industriali dismesse.
Il provvedimento approva un’integrazione all’Accordo di cooperazione istituzionale tra Regione Lazio e Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, MASE, in linea con gli obiettivi fissati dal PNRR ‘Produzione in aree industriali dismesse’.
Con un ulteriore stanziamento di oltre 8 milioni di euro, che si sommano ai 17 milioni già assegnati, la Regione Lazio potrà quindi completare i finanziamenti necessari per i progetti selezionati nelle Hydrogen Valleys, compreso quello di Latina, rimasto in un primo momento escluso per esaurimento delle risorse.
Con questa nuova tranche, verranno integralmente coperti i costi per il progetto ‘Helios’ nel Comune di Patrica (FR) e finanziati totalmente ‘Indeco Green Hydrogen Hub’ nel Comune di Borgo Montello (LT), mentre è stato già totalmente finanziato ‘H2 – Civitavecchia’, primo in graduatoria.
L’Assessore Palazzo prosegue:
Grazie a questo nuovo finanziamento la Regione Lazio consolida il proprio impegno per una crescita verde e sostenibile, confermando il ruolo dell’idrogeno come risorsa centrale per la transizione energetica e la decarbonizzazione.
Il Lazio conferma la propria visione del futuro orientata sullo sviluppo dell’energia rinnovabile e si afferma come esempio virtuoso di sostenibilità ambientale e innovazione industriale in Italia.
Il nostro obiettivo è quello di continuare a reperire risorse per favorire la mobilità sostenibile e l’elettrificazione delle infrastrutture nelle aree industriali e portuali.
Stiamo compiendo un nuovo passo fondamentale per accelerare la decarbonizzazione.
L’investimento in Hydrogen Valleys, infatti, non solo stimola il rilancio delle aree industriali dismesse evitando il consumo di suolo, ma promuove anche una crescita economica sostenibile, contribuendo in modo concreto al raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica al 2050.