Ancora prima che la pandemia facesse il suo ingresso nelle nostre vite, il lavoro a distanza cominciava ad affermarsi come una modalità di lavoro offerta dalle grandi compagnie.
Un esempio è sicuramente Amazon, che da alcuni anni stava cercando di organizzare il proprio lavoro improntandolo sul remoto e che, grazie a questi studi e test pre-pandemia, è stata in grado di offrire ai propri dipendenti la possibilità di lavorare completamente da remoto.
Infatti, se si prende come esempio il lavoro statunitense, dove compagnie come Amazon o Microsoft sono nate, secondo il Global Workplace Analytics https://globalworkplaceanalytics.com/ già il 56% dei lavoratori ha un lavoro compatibile, almeno in parte, con le modalità di lavoro da remoto.
Inoltre, le analisi confermano che ben il 25 – 30% di questi lavoratori continuerà a lavorare da casa più di due giorni a settimana, il tutto dovrebbe prendere una forma più stabile entro la fine del 2021.
Anche in Italia la forza lavoro che può dedicarsi al lavoro da remoto è alta ed è sempre più richiesto, da parte dei lavoratori italiani, la possibilità di alternare modalità di lavoro agile a lavoro in ufficio, in una forma ibrida in cui è il lavoratore stesso a decidere – se la sua mansione lo permette – di lavorare a distanza.
A tal proposito sono sempre di più i giovani che scelgono se accettare o meno un lavoro sulla base della flessibilità offerta delle aziende. Sembra proprio che, anche nel momento in cui torneremo completamente ad una vita normale, il lavoro da casa non andrà da nessuna parte. Ma questa è una benedizione o una maledizione?
Per anni i lavoratori che hanno scelto, o hanno potuto usufruire di modalità di lavoro a distanza, hanno confermato di essere più produttivi nella propria mansione e anche più felici grazie alla possibilità di una maggiore flessibilità nella gestione del proprio tempo.
A conferma anche numerose ricerche da studiosi di tutto il mondo https://findstack.com/it/. A trarne vantaggio non sono però solo i lavoratori, ma gli imprenditori stessi che hanno così gruppi più produttivi e risparmiano denaro grazie ai ridimensionamenti dei luoghi di lavoro fisico. Di fatto meno dipendenti in ufficio ha un’azienda, meno soldi deve investire in termini di affitto, bollette, mobili e rimborsi per gli spostamenti.
Dall’altro lato però il lavoro da remoto presenta anche diverse sfide. Per molti lavoratori risulta infatti difficile staccare la spina dal lavoro una volta terminato il proprio orario. A ciò si aggiunge una maggiore solitudine, una comunicazione talvolta astrusa e una certa difficoltà a collaborare con i propri colleghi, data dall’impossibilità di lavorare fianco a fianco.
Per questo motivo, per tutti coloro che lavorano da casa, sarà utile crearsi una propria tecnica, realizzabile grazie ai manuali che vi andremo ad illustrare.
The New Corner Office: How the Most Successful People Work from Home
Il nuovissimo libro di Laura Vanderkam, realizzato sulla base dell’esperienza personale dell’autrice e degli aneddoti di altri esperti del lavoro da remoto, è la guida essenziale per tutti coloro che lavorano da casa.
Il libro offre numerosi consigli per crearsi una routine e gestire autonomamente quello che è l’afflusso di lavoro da remoto, creando connessione tra colleghi e stabilendo quei confini che permettono di delineare una separazione netta tra vita lavorativa e vita personale.
Secondo l’autrice, infatti, imparare a lavorare da remoto non è che una capacità che va sviluppata, così come lo studio di una lingua o l’esercizio fisico.
Have fun working remote
L’autrice del libro, Sheila Kennedy Ph. D, ha realizzato una guida pratica per il lavoro a distanza, sia per i singoli lavoratori, che per i leader. Essa spiega nel dettaglio come crearsi un proprio programma, grazie alla disciplina, per organizzare il proprio lavoro da casa.
L’autrice insiste su come lavorare da remoto possa portare enormi vantaggi, non solo ai singoli contributori, ma anche ai datori di lavoro. Questa modalità nasconde infatti grandi possibilità di divertimento. Si pensi, per esempio, alle pause in orario lavorativo.
In ufficio è altamente difficile staccare veramente la spina, gli occhi del capo sono sempre rivolti al controllo dei lavori, e il lavoratore spesso ne risente in termini di stress e, di conseguenza, di produttività. Lavorando da remoto, invece c’è una maggiore possibilità di rilassarsi completamente e di utilizzare la propria meritata pausa nei modi che si preferisce.
Lo svago è certamente l’opzione migliore, in questo modo al termine della pausa il lavoratore può tornare alle proprie mansioni più rilassato e anche più produttivo. In molti scelgono di sfruttare la propria pausa per intrattenersi online grazie a piattaforme come https://www.casinos.it/, il sito numero uno in Italia per tutti gli amanti del gioco d’azzardo e dei casinò online con certificazioni ADM.
Si tratta di una piattaforma pensata e creata da un gruppo di esperti del settore con lo scopo unico di offrire guide dettagliate sulle modalità di gioco presenti online, in modo da aiutare i giocatori a capire come riscattare bonus e come tentare la fortuna.
In conclusione, afferma l’autrice, lavorare in remoto consente di risparmiare denaro, aumenta la produttività e permette ai lavoratori una maggiore elasticità. Lavorare in remoto può essere un’incredibile vantaggio per tutti, se fatto bene.