Nonostante tutto, il Covid è ancora con noi, parte integrante ed ormai integrata della nostra vita e dei nostri sogni.
Avevamo pensato che, per la fine di questo anno, sarebbe stato un ricordo, neppure tanto brutto, data la natura patinata di questi, ed invece… ancora qui con noi, in tutta la sua potenza distruttiva.
Tutti abbiamo assistito ad un cambiamento del nostro modo di lavorare. Casa ed ufficio erano entità spaziali ben separate, ma siamo passati dal lavoro in ufficio a lavorare da un ufficio a casa.
Nel mio caso, devo ancora occuparmi di pazienti che hanno bisogno di essere operati, e proprio non posso farlo sul tavolo da cucina di casa!
Alcuni sono fortunati. Avevano già uno ‘studio’, ed il passo è stato breve. Però, la maggior parte non hanno un ‘ufficio’ a domicilio. Molti hanno quindi piazzato il laptop sul tavolo della sala da pranzo, o si sono seduti su una comoda sedia o poltrona, ed hanno posto in grembo il portatile, stendendosi poi sul divano.
Questo è andato avanti per mesi, e speravamo fosse una parentesi ormai conclusa. Ora sappiamo che non è così, e molte aziende continuano ad adottare lo smart working; proprio non sappiamo quando si sarà di ritorno in azienda. Quindi, via a identificare uno spazio di lavoro domestico più permanente.
Una percentuale sempre crescente di noi ormai svolge solo mansioni sedentarie: è quella più a rischio di dolori cervicobrachialgici e lombari.
La configurazione generale e l’ergonomia del nostro spazio di lavoro neo creato sono fondamentali per minimizzare le possibilità di sviluppare dolore al collo e alla schiena.
Passeremo la maggior parte del nostro tempo seduti: cattiva postura, ingobbirsi in avanti e protendere il collo verso il computer guardando verso il basso, tutti fattori che inducono stress prolungato a muscoli, tendini, dischi intervertebrali e legamenti.
Siamo nati per muoverci.
Non ci sono regole predefinite, ma, in generale, consiglio ai miei pazienti di seguire quella del ‘poco e spesso, sempre’.
Alcuni semplici suggerimenti per minimizzare lo stress sui tessuti molli:
Utilizza la funzione sveglia del nostro smartphone. Ogni ora, ma, se possiamo, ogni mezzora, al suono della sveglia basta alzarsi e camminare per cinque minuti.
In questa maniera, non solo aumenta il flusso sanguigno a tutto il nostro corpo, ma questo semplice esercizio aiuta anche ad fare stretching del tutto involontario dei muscoli della schiena e del collo, alleviando la rigidità che deriva dallo stare seduti per lunghi periodi di tempo.
Il monitor del nostro computer dovrebbe essere all’altezza degli occhi: questo dovrebbe aiutarci ad evitare di piegare la schiena in maniera inconsulta o sporgerci in avanti con il collo.
Tutti abbiamo sentito parlare di postura e di come sia importante averne una corretta. In realtà, non sappiamo bene cosa sia e sappiamo di non aver assunto una buona postura solo quando è ormai troppo tardi. Sedendo, dovremmo avere collo e schiena in una linea retta.
Idealmente, invece di stare ad una scrivania, dovremmo avere una postazione di lavoro in piedi. Poco comune, specialmente nel nostro Paese, ma in ogni caso il monitor dovrebbe essere all’altezza degli occhi, ecco perché un portatile è pratico, ma lavorarci sempre causa scompensi.
Ci sono soluzioni relativamente costose e prodotti di eccellente design, ma a volte basta usare una pila di libri, o andare su Internet ed esercitare le nostre capacità di fai da te per elevare il nostro spazio di lavoro.
Ed ora, parliamo delle soluzioni più avveniristiche ma migliori per la nostra salute, non solo muscolo scheletrica. Ci sono tapis roulant da scrivania. Strano ma vero.
Ne sono in vendita alcuni che consentono di camminare molto lentamente, a solo 1 km od 1.5 km l’ora, mentre lavoriamo. Non ci alleniamo a vincere la prossima maratona olimpica, ma è stato dimostrato che se camminiamo mentre siamo intenti alle nostre attività, aumenta il flusso sanguigno al nostro cervello e siamo più produttivi, percependo meno la fatica, e bruciamo, ovviamente, più calorie.
Possiamo, inoltre, sempre avvantaggiarci della funzione sveglia di cui sopra e, per cinque minuti ogni ora, possiamo accoppiare un veloce giro per la stanza da pranzo con esercizi con le molle per il muscoli dell’arto superiore. Di più e meglio, e risparmiamo la spesa dell’ortopedico per il mal di schiena….
Il Prof. Nicola Maffulli sarà a disposizione per rispondere ai quesiti che gli arriveranno alla mail ortopedicorisponde@expartibus.it.
Autore Nicola Maffulli
L'autore più citato in ortopedia, il Professor Nicola Maffulli, è superspecializzato in traumatologia sportiva. Ha pubblicato più di 1.200 articoli su riviste scientifiche e 12 libri e ha descritto oltre 40 nuove tecniche chirurgiche in chirurgia del ginocchio, piede e caviglia e chirurgia sportiva, molte delle quali sono state ampiamente adottate in tutto il mondo. Atleta in gioventù, il suo sogno di andare alle Olimpiadi è stato realizzato a Londra: ha guidato un gruppo di sette chirurghi ortopedici per le Olimpiadi e le Paralimpiadi di Londra, ed ha poi organizzato i servizi medici delle Universiadi 2019. Giornalista pubblicista, risponde ai lettori alla mail ortopedicorisponde@expartibus.it su problematiche di natura ortopedica e traumatologica.
- Web |
- More Posts(75)