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laVerdi: da Milano nel Mondo

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L’Orchestra conferma la sua dimensione internazionale grazie al debutto con IDAGIO dal 13 novembre

Riceviamo e pubblichiamo.

Lo streaming digitale è il nuovo territorio per la fruizione musicale nel mondo, ma è indubbio che le piattaforme disponibili, fino alla nascita di IDAGIO, fossero totalmente pensate per il repertorio pop, rock e assolutamente inadatte alla tipologia di ricerca normalmente condotta dagli appassionati di musica classica, mettendo così a repentaglio la possibilità, per questi ultimi, di continuare a coltivare i propri interessi musicali al passo con le nuove tecnologie.
IDAGIO nasce dunque nel 2015 in Germania, nel cuore della tradizione della musica classica, per mettere a disposizione il grande repertorio secondo i canoni del fruitore informato, colto e preparato che rappresenta l’interlocutore ideale di grandi orchestre, grandi solisti e artisti di solida fama e indiscusso valore.

Oggi presente in tutto il mondo con 130 paesi attivi, con più di 250.000 utenti registrati solo nella prima metà del 2018, con oltre 1 milione di brani meticolosamente catalogati, con oltre 130.000 titoli da selezionare e una media di 20.000 nuove registrazioni al mese in piattaforma, tutte con caratteristiche di qualità del suono al massimo livello possibile con le attuali tecnologie, IDAGIO raccoglie le massime eccellenze del mondo classico: Berliner Philharmoniker, Wiener Philharmoniker, Royal Concertgebouw Orchestra, per citarne solo alcune.

Oltre ad offrire questa sterminata libreria online di registrazioni discografiche, IDAGIO ha la particolarità di raccogliere un vasto numero di registrazioni in esclusiva, cioè disponibili solamente sulla piattaforma digitale tedesca.

Le prime uscite mondiali ed in esclusiva de laVerdi, a partire dal 13 novembre, prima orchestra italiana a collaborare con IDAGIO, saranno dunque rappresentate dal repertorio scelto per celebrare i 25 anni dell’attivissima realtà milanese:
la ‘Sinfonia Fantastica’ di Berlioz, eseguita nel concerto inaugurale de laVerdi il 13 novembre del 1993, registrazione live, Auditorium di Milano, 28 agosto 2018;
la ‘Sinfonia n.9’ di Mahler, nell’ambito di un più ampio progetto di registrazione dell’integrale delle sinfonie mahleriane, registrazione live, Auditorium di Milano, 23 novembre 2017;
il ‘Piano Concerto n.2’ di Prokofiev con solista Luca Buratto, giovanissimo pianista scoperto proprio da laVerdi, a evidenziare l’attenzione riservata ai giovani talenti italiani fin dalla sua fondazione, registrazione live, Auditorium di Milano, 12 aprile 2018;
la Sinfonia n.1 di Mahler, registrazione live, Teatro alla Scala, 16 settembre 2018.

Scelta da molti artisti per divulgare in modo immediato i propri contenuti, IDAGIO vanta soprattutto un incremento costante degli investitori puramente finanziari, tanto da aver raggiunto oggi una capitalizzazione superiore ai 25 milioni di dollari, a dimostrazione che il modello di crescita in cui anche laVerdi ha deciso di scommettere, funziona e convince anche fuori dal circolo degli appassionati.

E mentre IDAGIO porterà laVerdi ad orecchie sempre nuove e lontane, in Italia proseguono le iniziative per il venticinquennale: il 13 novembre sarà presentato presso l’Auditorium di Milano il libro edito da Skira ‘Un’Orchestra da amare – laVerdi. Storia, esperienza, progetto’ di Luciano Ballabio, che ripercorre la storia dell’orchestra più vulcanica, creativa e instancabile d’Italia tra ricordi, pensieri, volti e bellissime foto d’archivio.

Ed è in queste settimane sotto gli occhi di tutti i lombardi l’esito dell’esperimento “Scommettiamo che ti emozioni?”, in collaborazione con l’agenzia creativa Grey Italia. laVerdi ha selezionato, senza alcun criterio scientifico, ma con il semplice buon senso di chi vive ogni giorno sulle barricate della storia culturale del proprio paese, giovani tra i 18 e i 25 anni che candidamente confessavano, tra una birra alle Colonne di San Lorenzo e un bianco sui Navigli, di non aver mai ascoltato musica classica, di non provare per essa alcun interesse, di vivere assolutamente privi di ogni contatto con il repertorio storico.

laVerdi e Grey ne hanno quindi fisicamente portati 4, i più refrattari, al concerto tenutosi il 20 settembre 2018 e grazie ai caschetti neuronali a 9 sensori oggi in commercio, ne hanno monitorato il grande, profondo, inatteso ritorno emotivo, con immensa sorpresa prima di tutto dei 4 giovani refrattari che probabilmente si aspettavano solo, come da cliché, tanta noia.

Questo spirito combattente, che sarebbe quanto mai auspicabile in tutte le istituzioni musicali del nostro paese, è il cuore pulsante de laVerdi, la sua forza, la sua credibilità, la sua qualità e la sua spinta verso un futuro aperto ad ogni nuova possibilità, dal club IDAGIO ai giovani convinti che la musica classica non faccia per loro.

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