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‘L’amaca di domani’ a Salerno, Caserta e Napoli

'L'amaca di domani' - Michele Serra - ph Laura Pietra


Michele Serra in scena il 9 dicembre a Sala Pasolini di Salerno, il 10 dicembre al Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta e l’11 e 12 dicembre al Teatro Nuovo di Napoli

Riceviamo e pubblichiamo.

Le parole, con le loro seduzioni e le loro trappole, sono le indiscusse protagoniste di L’amaca di domani. Considerazioni in pubblico alla presenza di una mucca’, il monologo teatrale, comico e sentimentale, impudico e coinvolgente, con il quale Michele Serra “approderà” sui palcoscenici della Sala Pasolini di Salerno, giovedì 9 dicembre ore 21:00, Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta, venerdì 10 dicembre ore 20:45, e Teatro Nuovo di Napoli, sabato 11, ore 21:00, e domenica 12 dicembre, ore 18.30.

Presentato da SPA live in collaborazione con Teatri Uniti, l’allestimento, diretto da Andrea Renzi, si avvale delle scene e i costumi a cura di Barbara Bessiluci, le luci di Cesare Accetta, l’aiuto regia di Luca Taiuti, e s’inserisce nella stagione teatrale 2021/2022 programmata dal Teatro Pubblico Campano, diretto da Alfredo Balsamo.

Il nucleo è tratto dal libro ‘La sinistra e altre parole strane’, in cui Michele Serra apre al lettore la sua bottega di scrittura, e, strada facendo, il testo si è arricchito di considerazioni su un mestiere faticoso e fragile: scrivere.

Le persone e le cose trattate nel corso degli anni – la politica, la società, le star vere e quelle fasulle, la gente comune, il costume, la cultura – riemergono dal grande sacco delle parole scritte con intatta vitalità e qualche sorpresa.

Nel raccontare la storia dei suoi corsivi, iniziati sull’Unità il 7 giugno 1992, la rubrica si chiamava Che tempo fa e proseguiti dal 2001 su Repubblica con l’ormai celebre Amaca di 250 parole, Michele Serra ripercorre anche la sua vita, professionale e privata.

Fondamentali sono i suoi esilaranti inizi, il rapporto con i genitori, molto diversi tra di loro, la sintesi, centrale per il suo lavoro ma difficile da realizzare, quasi una sorta di dono, e l’inevitabile politica, grande protagonista di molte delle sue riflessioni.

Serra, che ha scritto molto altro tra cui romanzi e poesie, si sofferma anche sull’innovativa satira di Cuore rileggendone alcuni titoli, ma presto torna ai suoi corsivi, soffermandosi sul Text Mining, che gli ha consentito di capire su chi e su che cosa ha scritto di più, con qualche risvolto talvolta un po’ inquietante.

Così Serra in una nota:

Scrivere ogni giorno, per ventisette anni, la propria opinione sul giornale è una forma di potere o una condanna?

Un esercizio di stile o uno sfoggio maniacale, degno di un caso umano? Bisogna invidiare le bestie, che per esistere non sono condannate a parlare?

Il vero bandolo, come per ogni cosa, forse è nell’infanzia. Il finale, per fortuna, è ancora da scrivere.

Info:
Salerno 0895618707
Caserta 0823444051
Napoli 0814976267
botteghino@teatronuovonapoli.it

Foto Laura Pietra

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