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L’alba dentro l’imbrunire

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imbrunire


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In nome del progresso e della libertà il meccanismo consumistico invita a liberarsi dalle zavorre del pensiero moralista e valori quali l’onestà, la veridicità, la compassione, il rispetto o la tolleranza diventano ostacoli per chi desidera raggiungere facilmente notorietà, visibilità e ricchezza.

Ma sei o sette miliardi di esseri umani egocentrici finiscono per rendersi vicendevolmente la vita complicata e si ritrovano collettivamente in una situazione di sofferenza fisica, disagio psichico ed incertezza sociale a vari livelli.
Parabhakti das

Oggi ci troviamo al confine tra due epoche: quella del Kali Yuga e quella della Nuova Era in cui stiamo entrando.
Peter Deunov

Era già tutto previsto, come in una vecchia canzone di Riccardo Cocciante. Circa 3000 anni fa il Visnu Purana, testo indù che gli studiosi considerano un’opera “stratificata”, quindi ancora più antica della datazione ufficiale, descrive le leggi cicliche che sovrintendono la genesi dei mondi: origine, manifestazione, distruzione finale del Cosmo: Satya Yuga, l’età dell’oro; Treta Yuga, l’età dell’argento; Dvapara Yuga, l’età del bronzo;
Kali Yuga, l’attuale età del ferro.

Con il vivido e semplice linguaggio dell’epoca, il Visnu Purana tratteggia e preconizza lo scenario “apocalittico” che in questo momento sta attraversando il nostro tempo.

Ecco alcuni passi che parlano dell’attuale epoca, detta appunto Kali Yuga, la quarta, la più abominevole, la più viziosa, crudele e piena di malvagità.

… saranno Re di spirito frivolo, con violento temperamento, e sempre dipendenti dalla menzogna e dalla malvagità. Essi infliggeranno la morte a donne, bambini e mucche; si impadroniranno della proprietà dei loro sudditi.

(…)

Le loro vite saranno brevi, i loro desideri insaziabili, e mostreranno poca pietà.

(…)

Allora la proprietà sola conferirà rango; la ricchezza sarà l’unica fonte di devozione; la passione sarà l’unico vincolo di unione fra i sessi; la menzogna sarà l’unico mezzo di successo nelle dispute; e le donne saranno oggetti semplicemente di gratificazione sensuale. La Terra sarà venerata ma solo per i suoi tesori minerali;

(…)

la debolezza sarà la causa della dipendenza; la minaccia e la presunzione sostituiranno l’apprendimento.

Questa breve sintesi, a parte lo stile, nei contenuti potrebbe somigliare ad un editoriale uscito dalla penna di Joseph Stiglitz, di Habermas, di Guzzi o altri lucidi interpreti dei nostri giorni sull’economia lineare e il neoliberismo nichilista e predatorio. Basterà semplicemente cambiare la coniugazione del verbo, dal futuro al presente, e apparirà nitida, quanto sorprendente, la brutale foto del nostro presente.

Anche se la mia generazione probabilmente non vedrà l’alba della nuova età dell’oro e morirà tra miasmi inquinanti, alterazioni climatiche, nuove guerre e le insopportabili immagini televisive di politici sempre più bugiardi, incapaci e corrotti, il Kali Yuga è comunque considerato un tempo “eccellente” perché ci offre l’opportunità di rifiutarci di unirci al male e dedicarci al culto solare di Visnu, principio conservatore i cui simboli sono il loto, la clava, il disco e la conchiglia e la cui sposa è Lakṣmī, dea della prosperità e della bellezza.

Ecco spiegato il verso di Franco Battiato della notissima ‘E ti vengo a cercare’:

Questo secolo oramai alla fine
Saturo di parassiti senza dignità
Mi spinge solo ad essere migliore
Con più volontà.

Parole in piena consonanza con i principi della Filosofia Perenne.

L’iniziato, quello vero, non il burocrate o il fariseo dell’esoterismo, tira diritto. Anche nel turbine del vento più tumultuoso. Tra le onde del mare a forza 10. Tra fantasmi interni che insidiano la salute mentale – la mente che mente – e demoni che lo attaccano dall’esterno, nelle vicissitudini della vita e persino nel sogni incontrollati e incontrollabili, ancora più terrifici per chi non ha dimestichezza con la propria dimensione sottile.

Egli non si fa piegare dalle raffiche di burian non perché non abbia paura ma perché non si identifica più né con il proprio ego narcisistico malato, né con le apparizioni terrifiche di arconti, voladores e vampiri animici.

Egli ha fatto voto di percorrere incessantemente la via iniziatica tradizionale. Non l’ha giurato ad un’Obbedienza più o meno prestigiosa o al Gran Maestro di turno. Ma a sé stesso. Potrà cadere, ma lo farà piegando solo il ginocchio sinistro. Poi si alzerà e si offrirà inamovibile alla furia degli elementi.

Più che morire cosa gli può succedere?

Dopo avere per anni ripetuto invocazioni ed evocazioni rituali. Contemplato e compenetrato simboli. Meditato. Glorificato il Sublime Architetto di tutti i Mondi. Anticipato la propria morte attraverso rituali ancestrali di morte – rinascita, Osiride, Hiram, ora è pronto a tutto. Soprattutto ad uscire da questo mondo pieno di magia e di follia. Suadente, sensuale e senza pietà.

Egli sa che sopra le onde del samsara esiste uno spazio di Silenzio e di Pace. E ancora più in alto, oltre le colonne del duale, esiste, ab aeterno, una sorgente infinita di Luce, al di sopra del bene e del male, in cui ogni illusione, separazione, discordia, proiezione, attaccamento, si placa e si trasforma in un’estasi inesprimibile.

Autore Hermes

Sono un iniziato qualsiasi. Orgogliosamente collocato alla base della Piramide. Ogni tanto mi alzo verso il vertice per sgranchirmi le gambe. E mi vengono in mente delle riflessioni, delle meditazioni, dei pensieri che poi fermo sul foglio.