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L’Acero Campestre (Acer campestre L.)

Acero campestre


Pianta spontanea diffusa in pianura e nei boschi mesofili con substrato ricco di nutrienti. Evita quindi suoli acidi e pendici scoscese, prospera in versanti con pendenze dolci ed esposizioni calde. L’Acero Campestre in Italia è presente in tutte le regioni fino a 1000 metri sul livello del mare. Non supera i 20 metri di altezza, ha chioma densa ed espansa in tutte le direzioni.

Le foglie sono decidue, palmate a cinque lobi e assumono un intenso colore giallo in pieno autunno.

I fiori giallognoli sono in corimbi eretti. Il frutto è una samara con ali a 180 gradi.

La fioritura avviene in aprile-maggio. Specie ornamentale utilizzata nei giardini e nei parchi.
Il legno era impiegato per la costruzione di utensili per l’agricoltura e arnesi da cucina.
Sono piante di origine molto antica, come testimoniano alcuni reperti fossili risalenti al cretaceo. In alcune regioni è chiamato anche Oppio.

Glossario:
Corimbo: infiorescenza composta da fiori disposti sulla stesso piano ma con peduncoli che partono da livelli diversi.

Samara: frutto secco indeiscente cioè non si apre a maturità avente una o due ali che ne favoriscono la disseminazione anemofila. Frutto tipico di aceri, frassini e olmi.

Autore Antonio Ceglie

Antonio Ceglie, curioso appassionato di erbe e piante spontanee, quelle che la gente di solito e sbrigativamente, chiama "erbacce". Curatore per ExPartibus di una rubrica, non specialistica, relativa a questi "compagni di vita", le piante appunto, con cui conviviamo da migliaia di anni, senza, per questo, conoscerle veramente. Anche se non mi illudo di essere un divulgatore brillante, cercherò piuttosto, me lo auguro, di solleticare la curiosità del potenziale lettore interessato, offrendogli qualche spunto di carattere storico, culinario, o sanitario relativo alle piante stesse.

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