Esorcizzare la crisi ad Halloween con le zucche della Campania
Riceviamo e pubblichiamo.
Nota degli esponenti Nazionali Rosario Lopa, componente del Dipartimento Nazionale Ambiente Territorio Turismo Agroalimentare, e Alfredo Catapano, componente del Dipartimento Commercio e PMI del Movimento Nazionale per la Sovranità di Alemanno e Storace.
Nel ponte di Halloween verranno consumate in Italia un milione di zucche, versione napoletana ‘cocozze’, per decorare le case o per preparare piatti a base dell’ortaggio più grande del mondo.
La zucca, è ricca di vitamina A. Fa bene alla linea e la sua polpa mescolata al miele è una buona maschera emolliente.
Una festa, quella di Halloween, tipica del Nord America, che è ormai diventata di grande attualità anche in Italia, dove la zucca rappresenta da tempo una realtà produttiva e gastronomica fortemente radicata sul territorio, i prezzi al dettaglio sono stabili rispetto allo scorso anno e variano attorno all’euro al chilo, con valori più alti per le zucche ornamentali e per quelle già tagliate da utilizzare in cucina nella preparazione di gustosi banchetti a base dell’ortaggio che può arrivare ai 400 chili di peso.
La zucca appartiene alla tradizione italiana e campana tanto che la produzione è la più alta a livello europeo. Le regioni maggiormente interessate sono l’Emilia-Romagna, la Lombardia, il Veneto e la Campania.
La ‘cocozza’ incorona i piatti della tradizione gastronomica italiana in particolare del Mezzogiorno. Basti pensare alla pasta con la varietà napoletana della Campania, quella gialla con peperoni e aglio in Abruzzo, il macco in Sicilia, e ancora, il risotto, le minestre, il pane, il purè, le crostate.