Titolo: La tentazione di essere felici
Autore: Lorenzo Marone
Editore: Longanesi
Collana: La Gaja scienza
Prezzo: € 12,66
Lorenzo Marone nasce a Napoli, dove tutt’ora vive con la moglie Flavia e un bassotto di nome Greta. Laureato in Giurisprudenza, esercita l’avvocatura per quasi dieci anni, mantenendo parallelamente un’intima attività di scrittore. Un giorno smette di fare l’avvocato, si trova un lavoro come impiegato in un’azienda provata e comincia a spedire i suoi racconti. Suoi sono i libri Daria (La gru, 2012), Novanta. Napoli in 90 storie vere ispirate alla Smorfia (Tullio Pironti, 2013) e La tentazione di essere felici (Longanesi, 2015).
Di se stesso scrive: «Amo i cani e tutti gli animali, corro tre volte a settimana, ascolto musica in ogni momento del giorno, soprattutto di gruppi rock italiani semisconosciuti, leggo la sera a letto, in genere testi di autori contemporanei, ho difficoltà a lasciare un romanzo a metà, sono molto freddoloso, adoro il cinema e le persone curiose, mi fanno paura i ragni, e per prendere l’aereo mi devo imbottire di calmanti. Preferisco la birra al vino, il salato al dolce, il cioccolato fondente a quello al latte, e i cattivi rispetto ai finti buoni. Mi piacerebbe saper cucinare, ma sono una frana, come in ogni attività manuale. Però so farmi scrocchiare la schiena con un solo movimento»
Chi è Cesare Annunziata? Un arzillo vecchietto che non sa come spendere il suo tempo? Un uomo solo e consapevole dei suoi errori? Un padre, un nonno distratto?
No Cesare è semplicemente un uomo, con i suoi errori, i suoi egoismi, che non si arrende mai ed a 77 anni cerca sempre la felicità. Burbero, a tratti cinico, guarda la vita con sarcasmo, ma non si autogiustifica anzi ammette i suoi errori passati e presenti. È un uomo reale, un uomo che ha già trascorso la maggior parte della sua vita, ma non si arrende ad una vita da vecchio. Non è il classico nonno babysitter, non perfetto nel suo ruolo di padre con la figlia scontenta della sua vita, con il figlio gay felice e realizzato ma che lui non accetta fino in fondo.
Un personaggio che fa sorridere, ma allo stesso tempo fa commuovere e forse ci fa immedesimare un po’ tutti. Tutti abbiamo i nostri chiaroscuri e tutti chi più o chi più meno con lè nostre scelte siamo responsabile del proprio destino.
Un uomo che sa di essere vecchio ma vivo, che continua a prendere a morsi la vita, una vita che ha vissuto male e con egoismi e colpe negli anni della giovinezza.
“Si crede di non avere bisogno di nessuno finché ci si accorge di non avere più nessuno. E quando succede, è un bel casino”.
Tutta la storia si svolge sul pianerottolo del suo condominio con i suoi vicini: Eleonora, la gattara impicciona, il suo amico Marino che vive la vecchiaia rassegnato, ma con lui si mette in gioco per cercare di aiutare Emma la vicina di casa in pericolo e maltrattata dal marito.
Ricordo che dopo i primi rifiuti mi confidò che avrebbe rinunciato, e io per giorni provai a convincerla a non abbandonare la sua strada e a non farsi abbattere dalle difficoltà. E? buffo pensarci oggi, eppure le ripetevo semplicemente quello che dicevo ogni notte nel letto a me stesso, si non smettere di desiderare una vita diversa, di continuare a rincorrere i sogni, non scendere alla prima fermata, anche se sembra la più comoda.
Mi chiedo come si può rimanere incollati ad una storia con protagonista di un uomo completamente imperfetto, sarcastico, non è certamente il vecchietto della porta accanto, non è una brava persona, ma ti commuove nel profondo. Cesare è un uomo che cerca di riscattare i suoi errori, non si ferma in un “è troppo tardi ormai sono vecchio”, ed è capace di grandi gesti per insegnare che nella vita c’è sempre il tempo di cercare la felicità.
Il libro è scritto magnificamente, ti porta dentro la storia con passo lieve ed allo stesso tempo te la fa vivere quasi in prima persona.
Assolutamente da leggere se si vuole fare un viaggio nei sentimenti. Lo leggi con piacere e sa assestarti con leggerezza la sua profondità.
Passi la vita a credere che un giorno ciò che speri accadrà, salvo poi accorgerti che la realtà è molto meno romantica di quanto pensi. È vero, i sogni qualche volta si presentano alla tua porta, ma solo se ti sei preso la briga di invitarli. Altrimenti puoi star certo che la serata al trascorri da solo.
Trama
Cesare Annunziata potrebbe essere definito senza troppi giri di parole un vecchio e cinico rompiscatole. Settantasette anni, vedovo da cinque e con due figli, Cesare è un uomo che ha deciso di fregarsene degli altri e dei molti sogni cui ha chiuso la porta in faccia. Con la vita intrattiene pochi bilanci, perlopiù improntati a una feroce ironia, forse per il timore che non tornino. Una vita che potrebbe scorrere così per la sua china, fino al suo prevedibile e universale esito, tra un bicchiere di vino con Marino, il vecchietto nevrotico del secondo piano, le poche chiacchiere scambiate malvolentieri con Eleonora, la gattara del condominio, e i guizzi di passione carnale con Rossana, la matura infermiera che arrotonda le entrate con attenzioni a pagamento per i vedovi del quartiere. Ma un giorno, nel condominio, arriva la giovane ed enigmatica Emma, sposata a un losco individuo che così poco le somiglia. Cesare capisce subito che in quella coppia c’è qualcosa che non va e non vorrebbe certo impicciarsi, se non fosse per la muta richiesta d’aiuto negli occhi tristi di Emma…
I segreti che Cesare scoprirà sulla sua vicina di casa, ma soprattutto su se stesso, sono la scintillante materia di questo romanzo, capace di disegnare un personaggio in cui convivono, con felice paradosso, il più feroce cinismo e la più profonda umanità.