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Per la storia di un Confine difficile, data a studenti la Costituzione

Costituzione


Ribaditi i principi e i valori su cui si fonda la Costituzione della Repubblica Italiana

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Se volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra Costituzione.

Ricordando queste parole di Pietro Calamandrei, rivolte nel 1955 ad alcuni studenti universitari e delle scuole medie superiori, l’assessore all’istruzione e alla formazione ha partecipato all’ultima tappa del viaggio ‘Per la storia di un Confine difficile. L’Alto Adriatico nel Novecento’, organizzato per gli studenti toscani dal 12 al 16 febbraio.

È stata l’occasione per consegnare loro una copia della Costituzione italiana a settanta anni dalla sua promulgazione e per ribadirne i principi e i valori su cui si fonda. Non a caso questo incontro è avvenuto in uno dei luoghi del dramma novecentesco: il campo di concentramento di Fossoli, organizzato dalla Repubblica Sociale Italiana da cui partì la deportazione verso i lager nazisti, in particolare nella zona denominata Villaggio San Marco che, dal 1954 alla fine degli anni ’60, ospitò i profughi giuliani e dalmati provenienti dall’Istria.

L’assessore, ricordando l’esperienza formativa ed educativa del viaggio compiuto in questi giorni, ha commemorato la figura di Roberto Angeli, prete livornese attivo nella Resistenza, citando alcuni brani dal testo ‘Vangelo nei lager’. Angeli fu arrestato dai nazisti e deportato a Mauthausen dopo essere passato dalla Villa Triste fiorentina e dal campo di Fossoli.

Nel suo libro di testimonianza l’appello alle giovani generazioni:

Chi tornò a casa, si trovò profondamente diverso, segnato da un marchio indelebile.
La realtà totale, la comprensione concreta di quello che fu “l’universo concentrazionario” morirà probabilmente con noi. Ma qualcosa rimarrà. […]

[…] Chi giorno per giorno, nelle piccole come nelle grandi cose opera perché l’amore vinca l’odio e l’indifferenza, contribuisce a realizzare il grido che i superstiti lanciarono allora, dopo la liberazione.

‘Per la storia di un Confine difficile. L’Alto Adriatico nel Novecento’ è il titolo del viaggio di studio per gli studenti delle scuole superiori toscane organizzato in occasione del Giorno del ricordo da Regione Toscana, Istituti storici toscano e grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – Ufficio regionale per la Toscana.

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