Il 30 settembre al Complesso Monumentale San Severo al Pendino
Riceviamo e pubblichiamo.
Venerdì 30 settembre 2016, ore 17:30, presso il Complesso Monumentale San Severo al Pendino, via Duomo, 286, Napoli, nell’ambito della mostra-evento di Matteo Magnante “Forme prime del limite”, si terrà la prima presentazione del saggio di Andrea Caterini
“La preghiera della letteratura”, Fazi editore. Con l’autore intervengono Fabrizio Coscia e Francesco de Core.
Per la prima volta a Napoli, lo scrittore e critico letterario Andrea Caterini, dialoga con Fabrizio Coscia e Francesco de Core, riprendendo dal punto di vista letterario e filosofico alcuni degli interrogativi di Magnante: cos’è sacro oggi? Quali sono i limiti della sacralità?
Se, come ha affermato Aurora Spinosa, ex direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, durante l’incontro inaugurale della mostra «Quella di Magnante è la grande opera di un artista capace di cogliere la dialettica tra sacro e profano, innescando domande e dubbi», allo stesso modo il saggio di Caterini propone un ragionamento serrato e rigoroso sulla necessità di ripensare le parole Bene, Santità, Misericordia, Sacrificio, Sacro, Pace.
Caterini, come Magnante, si pone dunque nel pieno della dialettica e delle dicotomie in cui l’uomo da sempre si muove. Entrambi si interrogano sul sacro, sul sacrificio, sui limiti e sul significato delle parole e della esistenza autentica vissuta secondo quelle stesse parole.
Il valore della parola assume in Caterini una sacralità profonda, una liturgica forma espressiva che si fa sostanza. Il silenzio e la parola, la concentrazione contro la vacuità delle chiacchiere. Compaiono, nelle pagine del saggio, uno dopo l’altro, le Sacre Scritture Sant’Agostino, Tommaso d’Aquino, Anton Cechov, Italo Calvino, André Gide, Virgilio, Dostoevskij, Anna Achmatova e tanti altri autori e filosofi che hanno segnato il rigoroso ragionamento di un uomo, prima ancora che dello scrittore, in cui la letteratura è senza dubbio uno strumento privilegiato di conoscenza.
“La preghiera della letteratura”, a settembre 2016 Premio Prata – La Cultura nella Basilica, sezione saggistica, non è critica letteraria bensì libro di pensiero, lo stesso che guida lo psichiatra e artista Matteo Magnante nelle sue opere ispirate, da oltre un decennio, al tema dell’inconoscibile e del sacro, e realizzate a Napoli con sette grandi installazioni: una porta lignea, due grandi altari, due pozzi sacri e due altari sacrificali.
La mostra-evento “Forme prime del limite” chiuderà venerdì 7 ottobre, lunedì-sabato ore 9:00-19:00, ingresso libero, con l’ultimo dialogo sul sacro, alle ore 17:30, in un particolare confronto tra Islam, Occidente e Oriente sulla sacralità del corpo. Ospiti: Carlo de Angelo, Claudio Finelli, Luigi Vitiello e la performer Fabiana Esca.
Note
Matteo Magnante
L’installazione site specific “Forme prime del limite”nel complesso monumentale di San Severo al Pendino a Napoli, segue ad altre precedenti installazioni multimediali sui differenti aspetti del sacro: “Agnus Castus” (2007) realizzato a Matera sul significato della vittima sacrificale, “Sparagmòs, Dròmenon” (2009) a Ravenna sui riti violenti di smembramento all’origine del sacro, “Témenos” (2010) a Ravenna sul recinto sacro, con collocazione permanente di altari in marmo nello spazio antistante la basilica San Vitale.
Magnante, artista bolognese di origini lucane, ha esposto in diverse gallerie italiane e in sedi internazionali e svolge una ricerca sull’uso di materiali poveri e le loro trasformazioni, sul significato delle reminiscenze evocative delle immagini nell’arte, sul rapporto tra immagine, mito e storia. Negli ultimi anni ha privilegiato eventi site specific con interventi multimediali, installazioni, sculture, video, musica contemporanea.
Andrea Caterini (Roma, 1981)
È scrittore e critico letterario. Tra le sue pubblicazioni i romanzi La guardia (Italic Pequod, 2010) e Giordano (Fazi, 2014, Premio Volponi 2015) nonché i libri saggistici Il principe è morto cantando (2011) e Patna. Letture dalla nave del dubbio (2013). Ha curato opere di autori italiani come Enzo Siciliano e Franco Cordelli.