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La mia amica di Bangkok e la virgola

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Bangkok


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Breve lezione di punteggiatura

La vedete nelle due foto in alto?

L’ho conosciuta in un Tempio di Bangkok e, parlando del più e del meno, mi riferì che aveva una dieta particolare.
Al mattino si dilettava con una sobria colazione, a mezzogiorno carne e verdura, alla sera riso e insalata, e frutta a volontà.

Perché ho messo la virgola dopo l’insalata dal momento che subito dopo c’è una e?

Non si dice forse che la virgola non vada mai messa, prima della suddetta congiunzione?

Facciamo un’analisi del testo.

Se non metto la virgola, che sembra poca cosa, affermo che la mia amica thailandese, per cena, si pappa a volontà non solo la frutta, bensì anche il riso e l’insalata; prova a verificare rileggendo senza la virgola.

La virgola, inoltre, prima della e, può anche marcare un’opposizione: “chiedeva, domandava, e nessuno rispondeva”.

E la si può mettere anche prima del ma, quando una breve frase soffre di avversione, be’ si fa per dire.

Un esempio?

Se scrivo “poveri ma belli” posso fare a meno della virgola, ma se voglio portare l’attenzione più sul fatto che sono poveri anziché belli, scriverò “poveri, ma belli”.

Torniamo ora alla nostra congiunzione.

E se lungo la strada si cambia il soggetto?

Anche in questo caso è salutare anteporre la virgola:

la mia amica di Bangkok è molto carina, e sono molto carine anche le mie amiche italiane.

Pur cambiando il soggetto, sono infatti passato dall’amica thailandese alle amiche italiane, la virgola prima della e ci sta proprio bene poiché crea una separazione più netta.

Avrete anche notato che nell’ultima spiegazione ho usato le virgole in modo parentetico (uhhh che parolone!) ecco, appunto, l’ho usata come quando si usano le parentesi.

Tutto chiaro?

Un bacione a tutti, anche a quelli che sono un po’ svirgolati, come me del resto.

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Autore natyan

natyan, presidente dell’Università Popolare Olistica di Monza denominata Studio Gayatri, un’associazione culturale no-profit operativa dal 1995. Appassionato di Filosofie Orientali, fin dal 1984, ha acquisito alla fonte, in India, in Thailandia e in Myanmar, con più di trenta viaggi, le sue conoscenze relative ai percorsi interiori teorici e pratici. Consulente Filosofico e Insegnante delle più svariate discipline meditative d’oriente, con adattamento alla cultura comunicativa occidentale.