La fisica classica è sempre stata l’osservazione e la misurazione della natura per esprimere le leggi che governano i fenomeni. La cucina è pratica reale e insieme di manifestazioni universali.
Fisica alimentare – interna
La fisica della nutrizione riguarda come il nostro corpo utilizza l’energia per mantenere le funzioni vitali. All’interno dell’organismo, i processi fisici, assieme a quelli chimici già visti nell’articolo precedente, si intrecciano per trasformare il cibo in energia.
Con l’energia, la fisica entra in gioco nel nostro organismo, nel quale è, ad esempio, trasmissione nervosa degli stimoli e termoregolazione: il corpo calibra la temperatura durante il metabolismo e quando i nutrienti vengono bruciati per produrre energia, si genera calore, che deve essere dissipato per mantenere la temperatura corporea.
E poi i nutrienti come vengono distribuiti alle cellule? Il flusso sanguigno attraverso l’azione di pompa del cuore. Questo processo è influenzato da leggi fisiche, come la pressione e la resistenza nei vasi sanguigni.
La fisica influisce, infine, anche per l’immagazzinamento delle energie in eccesso e lo scarto delle sostanze che non occorrono.
Fisica alimentare – esterna
Oltre alla chimica in cucina, già affrontata nel precedente articolo, anche la fisica è indispensabile, quelle più evidenti sono la meccanica e la termodinamica.
Si trasforma in un razzo missile
Con circuiti di mille valvole
Tra le stelle sprinta e va
Mangia libri di cibernetica
Insalate di matematica
E a giocar su Marte va
Lui respira dell’aria cosmica
È un miracolo di elettronica
Ma un cuore umano ha
Sigla Atlas Ufo Robot – Goldrake
Mi viene in mente il mescolamento, il taglio, la frullatura o la lievitazione, e pensate alla forza centrifuga per asciugare l’insalata dopo averla lavata: la forza motrice imposta si moltiplica per mezzo di ingranaggi dentati facendo ruotare l’insalata a circa 15 giri al secondo.
O, ad esempio, immaginate l’attrito quando grattugiamo il parmigiano o ancora l’azione del cavatappi per liberare il tappo dalla stretta del vetro…
Ad ogni azione corrisponde sempre una reazione uguale e contraria.
Terza legge del moto di Newton
Clausius 1865: il primo principio della termodinamica dice che l’energia può essere convertita da un’altra ma non può essere né creata né distrutta.
Il secondo afferma che il calore non può spontaneamente fluire da un corpo freddo a uno caldo.
Per l’argomento, è la trasmissione di energia che è importante nelle nostre pratiche e si divide in conduzione, convezione e irraggiamento.
Non tedierò con termini e spiegazioni scientifiche particolareggiate, ma la definizione di caloria (cal) la ritengo importante: quantità di energia necessaria a elevare di un grado termico un grammo d’acqua (distillata) alla pressione di un atm (livello del mare).
La variazione di temperatura di una materia causa un cambiamento della velocità di vibrazione delle molecole con il relativo aumento/diminuzione di urti fra loro.
Anche la fisica delle pietanze ha un forte impatto nel risultato: viscosità, cremosità o consistenza…
Il cibo è il carburante dell’umanità, come il vapore è il carburante della macchina.
Jules Verne
Crescita, sviluppo e funzionamento del corpo umano sono alcuni degli aspetti basilari della vita. Tali processi non possono essere spiegati senza riferirsi all’energia, perché il carburante vitale dipende dalle trasformazioni di quell’energia.
Esistono diverse tipologie di innalzamento della temperatura, 4 calori principali: secco, umido, vapore e dei grassi. E, negli ultimi ann, si sono aggiunte le cotture al microonde oppure sottovuoto, e altre…
La cottura consente, poi, l’eliminazione dei microrganismi e delle sostanze tossiche, quali, ad esempio, la solanina nelle melanzane, come abbiamo visto nella ricetta esoterica della Parmigiana.
Oltre al potere calorico è fondamentale anche il potere elettromagnetico degli alimenti. Nel cibo scorre energia attraverso sapori, aromi, colori e pure la freschezza e la purezza incide sulla vitalità.
Ma c’è di più!
Oltre alla fisica classica, è stata confermata l’esistenza di qualcosa di inclassificabile, di indomabile, di sottile, che aiuta a muovere il Tutto, a creare ed evolverlo in modo impermanente e continuo, sotto l’unico grande moto dell’Uno.
Secondo la comune logica, l’effetto si può osservare soltanto dopo il verificarsi dell’evento che lo causa. Nella teoria quantistica, invece, si può scrutare un effetto contemporaneamente o addirittura prima dell’avvenimento che lo causa.
Questa scoperta richiama anche la teoria della risonanza e dei campi morfici, secondo cui individui di ogni specie, animali o piante, risultano in relazione con una sorta di memoria comune, una banca dati collettiva, a cui attingono e che guida la morfogenesi.
La cucina è una scienza che avviene attraverso la fisica e la chimica.
Harold McGee
I Veda contengono una frase inerente al tema:
tutto è cibo
ovvero, tutto quello che arriva a noi in varie forme si trasforma in cibo.
Nel ciclo vitale, il mangiatore è anche colui che viene mangiato, mi ricorda l’Oroborus; l’atto del mangiare fa sì che la vita accada nel momento in cui qualcosa viene ingerito, prima no.
Si può decidere o meno di mangiare un frutto sulla credenza, si può porre l’intenzione nell’atto dell’addentarlo per desiderio; lo troviamo attraente, inseriamo un significato, un’emozione e, nell’attimo in cui decidiamo di morderlo, diventa in qualche modo vivo.
Perciò, considerare il cibo nelle dimensioni simboliche, fisiche, emotive, energetiche, significa connettersi ad un’anima intangibile; anche questo è un principale bisogno umano.
Gli alimenti hanno frequenze e vibrazioni proprie, che entrano in sincronicità con il DNA di chi lo mangia. Il cibo è allora conduttore di informazioni e di ritmi vibratori e viene informatizzato con le intenzioni ed emozioni.
La scienza non può svelare il mistero fondamentale della natura. E questo perché, in ultima analisi, noi stessi siamo parte dell’enigma che stiamo cercando di risolvere.
Max Plank
Contestualizzando la conoscenza della verità ad uno stato relativo, è possibile alterare la percezione in comprensione simbolica della realtà. La coincidenza simbolica che avviene tra eventi tra loro apparentemente casuali, è parte attiva della legge di attrazione, per cui si entra in contatto con cibi, come con le persone, in qualche modo affini spiritualmente e artisticamente. In alternativa, ci è necessaria l’esperienza per imparare. La legge di attrazione è il sigillo per cui “niente avviene per caso”.
L’intuizione è un delicato apparato di conoscenza intimamente connesso alla coscienza dell’Io, al vissuto personale, all’esperienza esperita, agli studi conseguiti che influenzano linguaggio e forme di pensiero.
Anche lo status sociale, l’identità di genere e l’influsso dell’inconscio ereditato da famiglia, ambiente sociale e religioso, contribuiscono a modificare la capacità di andare aldilà degli schemi di comprensione razionale dei fenomeni e degli eventi in cui siamo coinvolti.
Esiste un sapere parziale che deve sempre fare i conti con l’ignoto, con l’inconscio e con il mistero della coscienza.
Proprio come le particelle entangled possono cambiare lo stato l’una dell’altra, i diversi alimenti e nutrienti possono avere effetti sinergici o antagonisti.
La possibile spiegazione delle connessioni che l’uomo ama definire “casualità” delle quali non attesta soluzioni, se non in modo religioso o, come abbiamo già visto nell’articolo La Superstizione e gli Alimenti, tramite suggestione superstiziosa; infatti, è sintetizzabile nell’entanglement quantistico, l’equivalente fisico della sincronicità.
La sincronicità è una coincidenza significativa, uno straordinario confluire di eventi che ha come protagonista un Io, generalmente inconsapevole. Gli eventi che classifichiamo sincronici – come la nascita intorno ad un tavolo di questa Rubrica – hanno dunque delle caratteristiche: sono collegati non grazie a delle catene di cause ed effetti nei quali un individuo riesce a riconoscerne il prodotto di una decisione intenzionale.
Il verificarsi di questi eventi è accompagnato da una forte esperienza emotiva, che si manifesta contemporaneamente. Il contenuto dell’esperienza sincronica ha sempre una valenza simbolica. E, infine, tali convergenze si verificano in simultaneità con importanti mutamenti di vita o svolte nelle storie personali.
Avvertire delle sincronicità nella vita è come ritrovare il filo che la percorre e che forma la propria trama; è come individuare echi racchiusi ed assonanze misteriose; sorprendono e ci mettono in contatto con un’altra realtà, un’altra dimensione, di cui non siamo consapevoli, almeno immediatamente.
Lavorando su noi stessi, scavando nella psiche, curando la spiritualità, leggendo e apprendendo, scambiando idee, possiamo rendere la nostra mente e la nostra interiorità più recettive e più levigate, più sottili e sensibili ai richiami di più alte dimensioni vibrazionali, sconosciute ed inesprimibili.
Ciò che osserviamo come corpi materiali e forze non sono altro che forme e variazioni nella struttura dello spazio.
Erwin Schrödinger
Se tutto è energia e si trasmette da un corpo a un altro, come è per il cibo, dalla radice greca kapto e dal latino capio, assumere, prendere, contiene in sé un intreccio di simboli e di dimensioni, e se energia è anche la nostra anima, allora è pure possibile che questa, con meccanismi quanto – meccanici, sia influenzata dalle energie del cibo, delle altre persone, ecc. e sia in grado di trasformarsi, essere sotto effetti di entanglement, e migrare anche.
Come espone il principio di non clonazione, l’informazione quantistica non è copiabile e può essere conosciuta solo dall’interno, esattamente come la coscienza, pertanto tutti i qualia che noi viviamo, anche quelli legati alla cucina e alla tavola, fanno parte di una fisica quantistica che punta solo all’interiorità.
Utilizzare consapevolmente il proprio corpo fisico è un atto indispensabile, come anello di congiunzione, per l’evoluzione sensoriale, mentale e spirituale. È importante, allora, porsi, dunque, allo stesso momento, osservatore e osservato.
Il percorso dove ci porterà?
Stay tuned! Restate sintonizzati e direi anche sincronizzati!
Autore Investigatore Culinario
Investigatore Culinario. Ingegnere dedito da trent'anni alle investigazioni private e all’intelligence, da sempre amante della lettura, che si diletta talvolta a scrivere. Attratto dall'esoterismo e dai significati nascosti, ha una spiccata passione anche per la cucina e, nel corso di molti anni, ha fatto una profonda ricerca per rintracciare qualità nelle materie prime e nei prodotti, andando a scoprire anche persone e luoghi laddove potesse essere riscontrata quella genuina passione e poter degustare bontà e ingegni culinari.