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La domanda del giorno: quando ritorneremo ad una vita normale?



Il ritorno alla Luce attraverso un comportamento razionale e responsabile

Da pochi giorni possiamo osservare che le curve epidemiologiche si discostano lievemente dall’andamento esponenziale che ha avuto soprattutto in Lombardia ed in Italia tutta.

Potrebbe essere un buon segno se si confermasse ulteriormente nelle prossime settimane.

È passato un po’ di tempo da quando abbiamo iniziato il distanziamento sociale ed a stare a casa, per arginare questa terribile pandemia.

Abbiamo improvvisamente cambiato passo, non più corse contro il tempo, non più pasti saltati, non più impossibilitati a fermarsi a riflettere, a coltivare i nostri rapporti affettivi e sociali con serenità e calma.

Non credo sia stato un male, anche la Natura si è riappropriata dei suoi spazi e Madre Terra ci ha ricordato che siamo suoi ospiti e non suoi padroni.

Abbiamo ripensato le nostre esistenze e credo che in futuro cambieremo i nostri atteggiamenti, senza dimenticare quanto successo e ricordando quanti in questa pandemia hanno perso la vita.

Ma ora un quesito si affaccia prepotentemente alla mente: quando riprenderemo una parvenza di vita normale?

Tutti noi siamo preoccupati per l’andamento dell’economia, non sappiamo cosa c’è dietro l’angolo e cosa ci aspetta.
Molti ruoli andranno ripensati e riattualizzati.

Ma quando questo avverrà?

Rispondere non è facile ma conoscendo alcuni presupposti epidemiologici possiamo almeno fare delle ipotesi.

Il Covid 19, dal punto di vista del livello di pericolosità viene classificato come Hazard Group 3 come i prioni e l’antrace. Il virus Ebola, che ha una maggiore mortalità, appartiene, per capire all’Hazard Group 4, cioè il maggiore livello di pericolosità.

Quando si verifica una pandemia l’emergenza si definisce finita dopo che in due periodi di incubazione completa non si verificano contagi.
Quindi per il Covid 19 trenta giorni, per l’Ebola 42.
Dopo questo intervallo bisogna mantenere un’attenta osservazione.
Quindi, come si può vedere, occorre che trascorra ancora del tempo.

Mi sarebbe piaciuto abbracciare mio figlio che lavora a Trieste per Pasqua ma questo non sarà possibile.

Ora più che mai occorre mantenere la distanza sociale per proteggere in primo luogo gli anziani.

Il ritorno alla normalità sarà lento e graduale. Facendo un rapido calcolo a Ferragosto potremo finalmente concederci un pranzo in famiglia e con gli amici più intimi.

La nostra generazione, che ha goduto di un lungo periodo di pace, senza guerre, oggi deve affrontare un nemico infido ed invisibile.

Ma con un comportamento razionale e responsabile torneremo alla Luce.

Autore Massimo Biondi

Massimo Biondi, pediatra, endocrinologo, medico ospedaliero poi libero professionista. Si è occupato sempre di bambini in maniera professionale ma soprattutto umana. Con la passione dell'esoterismo e della storia di Napoli specie nel Seicento e del Settecento ed in particolare della vicenda umana e massonica di Raimondo di Sangro Principe di Sansevero. Autore di 80 pubblicazioni su riviste mediche nazionali ed internazionali e di numerose tavole massoniche pubblicate anche dalla Quatuor Coronati di Perugia. Massone da 26 anni è oggi Consigliere dell'Ordine del GOI.

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