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La disfida della Gran Bocciofila Regolare d’Italia

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Gran Bocciofila Regolare d'Italia


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La Gran Bocciofila Regolare d’Italia era una Gran Loggia massonica immaginaria che si riuniva in un vecchio magazzino di bocce.

Il Regno di Massolandia era famoso per avere una Loggia massonica per ogni abitante e la Gran Bocciofila Regolare d’Italia era solo una di queste.

I membri della Loggia erano tutti giocatori di bocce, più anziani che giovani, che si incontravano ogni settimana per praticare il loro passatempo preferito, le bocce appunto, e discutere di argomenti filosofici e politici.

Il loro motto era ‘La palla è rotonda come il mondo’ e il loro simbolo era una palla da bocce con una squadra e un compasso incrociati sopra.

Nonostante la Gran Bocciofila Regolare d’Italia fosse una loggia farlocca, i suoi membri erano molto seri riguardo ai loro ideali e alla loro filosofia.

Si diceva che la Gran Bocciofila Regolare d’Italia fosse stata fondata da un gruppo di giocatori di bocce egizi, che avevano deciso di creare una Loggia massonica per poter discutere di argomenti importanti e soprattutto per fare delle belle mangiate in un ambiente informale e amichevole.

Un giorno, uno dei membri della Gran Bocciofila Regolare d’Italia decise di organizzare una partita di bocce con la più antica Obbedienza Massonica locale.

La partita fu molto combattuta e alla fine vinse la Gran Bocciofila Regolare d’Italia. I membri della Gran Loggia Massonica locale furono molto sorpresi dal fatto che una Loggia farlocca avesse vinto contro di loro e decisero di indagare sulla Gran Bocciofila Regolare d’Italia.

Dopo lunghe elucubrazioni e indagini cavillose, gli ispettori della Gran loggia locale, confermarono che la Gran Bocciofila Regolare d’Italia era una loggia farlocca e decisero di organizzare un’altra partita di bocce per vendicarsi.

La partita fu, come la precedemte, molto combattuta ma, alla fine, vinse ancora la Gran Bocciofila Regolare d’Italia.

I membri della Gran Loggia Massonica locale furono molto arrabbiati per la sconfitta e decisero di organizzare un’assemblea per discutere di come potesse aver vinto una loggia bocciofila plebea e non regolare.

Durante l’assemblea, uno dei membri ebbe un colpo di genio e propose di creare una nuova loggia massonica chiamata ‘La Palla Quadrata’ per esprimere tutta la potenza della loro antica tradizione, o meglio ‘consuetudine’.

La proposta fu accolta con entusiasmo dai membri della Gran Loggia e la nuova Obbedienza fu fondata poco dopo.

Da allora La Palla Quadrata divenne una Gran Loggia Massonica molto seria e rispettata, che si riuniva in un antico magazzino pieno di vecchi mattoni nel centro storico di Massolandia.

I membri della Gran Loggia, che si vantavano di discendere dagli antichi patriarchi bocciofili enochiani, si incontravano ogni settimana per discutere di argomenti filosofici e politici e, soprattutto, per sparare cazzate e scambiarsi pettegolezzi.

La loro parola di passo era ‘La palla è quadrata’ a cui l’iniziato doveva rispondere ‘come il mondo’. Il loro simbolo più arcano, nei gradi misterici sovra-bocciofili erano due palle quadrate, a indicare il dualismo del mondo, con una squadra e un compasso incrociati sopra.

La questione, per ora, era stata risolta.

To be continued…

Autore Hermes

Sono un iniziato qualsiasi. Orgogliosamente collocato alla base della Piramide. Ogni tanto mi alzo verso il vertice per sgranchirmi le gambe. E mi vengono in mente delle riflessioni, delle meditazioni, dei pensieri che poi fermo sul foglio.