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La bufala dei 432 Hz e l’effetto placebo

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432 Hz


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Ciò che riguarda l’inconscio

Già in passato sono state fatte sperimentazioni sull’effetto placebo in campo musicale.

Bastava dire che un brano inedito fosse stato composto da un autore famoso per far sì che risultasse molto più attraente rispetto a quello di un artista sconosciuto e viceversa.

Ora è sufficiente affermare che la musica che viene fatta ascoltare durante una meditazione corrisponda ad una sonorità di 432 Hz per mandare in visibilio gli sprovveduti e far loro credere di poter raggiungere uno stato estatico.

Anni or sono le orchestre intonavano tra i 400 e i 470 Hz e non c’è nessun rapporto di causa – effetto, per esempio, tra l’ascoltare un brano di 440 Hz e un altro di 432 Hz.

La causa dell’effetto corrispondente è dovuta al condizionamento mentale creato ad arte.

Portate un amico in montagna, vicino ad una sorgente d’acqua limpida e zampillante.

Poi offritegli una bottiglia d’acqua, riferendogli che si tratta della stessa acqua della sorgente, anche se, in verità, l’avete portata dal rubinetto di casa.

L’amico vi dirà:

Cavoli! Che differenza! Questa sì che è acqua pura!

La vista della montagna, della sorgente, del verde e di tutto l’ambiente circostante sono la causa della sua convinzione errata.

Allo stesso modo è sufficiente creare un’atmosfera adatta e riferire di far risuonare musica a 432 Hz, quando invece si tratta di altra frequenza, per condizionare la convinzione dell’ascoltatore:

Cavoli! Che differenza! Questa sì che ti manda in estasi!

In tutto ciò agiscono tre elementi basilari.

L’inganno: ti riferisco una cosa non vera ma lo faccio in modo tale che tu possa crederla vera)

La convinzione: credi a quello che ti dico.

L’effetto: ti rilassi di più in virtù non della realtà, bensì della convinzione.

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Autore natyan

natyan, presidente dell’Università Popolare Olistica di Monza denominata Studio Gayatri, un’associazione culturale no-profit operativa dal 1995. Appassionato di Filosofie Orientali, fin dal 1984, ha acquisito alla fonte, in India, in Thailandia e in Myanmar, con più di trenta viaggi, le sue conoscenze relative ai percorsi interiori teorici e pratici. Consulente Filosofico e Insegnante delle più svariate discipline meditative d’oriente, con adattamento alla cultura comunicativa occidentale.