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La Bennato Band fa sold out al Teatro Posillipo

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The be-Band, foto Fiorella Passante


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Si conferma l’eccellenza del gruppo organizzativo della rassegna musicale’ The Naples Rock&Roll Revue’ 

È ancora sold out al Teatro Posillipo di Napoli per il terzo appuntamento della rassegna ‘The Naples Rock&Roll Revue’ che si è tenuto ieri, 27 marzo, a partire dalle ore 21:00. Pienone, infatti, per The Be-band, la band che da anni accompagna Edoardo Bennato in giro per il mondo presentando i successi di quello che è stato definito dalla critica uno dei più grandi rocker italiani.

E così Arduino Lopez al basso, Raffaele Lopez alle tastiere, Roberto Perrone alla batteria, Gennaro Porcelli alla chitarra, Giuseppe Scarpato alla chitarra, insieme alle tre voci, Silvia Falanga, Claudia Megrè, Helen Tesfazghi si sono esibiti per un viaggio nella storia discografica del primo artista che nel 1980 riempì lo stadio San Siro con più di sessantamila persone, che per primo in Italia suonò l’armonica a bocca, che ancora primo in Italia pubblicò due album a distanza di quindici giorni nel marzo 1980: ‘Uffà! Uffà!’ e ‘Sono solo canzonette’.

Dai testi più impegnati e pregni di contenuto sociale e politico a quelli irriverenti e dissacratori che hanno legato Bennato all’iniziazione del Punk italiano, le reinterpretazioni della band hanno regalato e confermato grande qualità e spirito eclettico.

Tra i testi in scaletta: È Lei’, dall’album ‘Le vie del Rock sono infinite’, anno 2010; ‘Pronti a salpare’, tratta dal medesimo album pubblicato il 23 ottobre 2015; ‘Una settimana Un giorno’, da ‘Non farti cadere le braccia’, album del 1973; ‘Ogni favola è un gioco’, tratta dall’album ‘È arrivato un bastimento’, anno 1983; ‘Le ragazze fanno grandi sogni’, tratta dallo stesso album pubblicato nel 1995 e che ha consacrato Claudia Megrè al pop-rock italiano con una nuova interpretazione feauturing Edoardo Bennato del 2016; ‘Meno male che adesso non c’è Nerone’, da ‘Io che non sono l’imperatore’, album del 1975; ‘La mia città’, nell’album ‘Edoardo Live Tour’, 2012; ‘Nisida’, contenuto nel quarantacinque giri pubblicato nell’estate del 1982 insieme a ”A freva a quaranta’.

Ed è esattamente a questo punto dell’esibizione che dalla platea Marco Zurzolo raggiunge la band sul palco insieme al suo sassofono per l’esecuzione di tre dei brani più identificativi di Edoardo Bennato: ‘Capitano Uncino’ da ‘Sono solo canzonette’ del 1980; ‘Vendo Bagnoli’, brano contenuto insieme a Zen nel quarantacinque giri del 1989, attraverso il quale l’artista racconta, l’Italsider, lo sfruttamento territoriale e ambientale di Bagnoli e ‘Rinnegato’, ancora dall’album ‘Non farti cadere le braccia’.

Eugenio dice che io sono un rinnegato,
perché ho rotto tutti i ponti col passato:
guardare avanti, sì, ma a una condizione,
che tieni sempre conto della tradizione!

Bennato in pochi versi.

Eccellenti gli artisti tutti che insieme a Zurzolo hanno inorgoglito e infiammato letteralmente il pubblico napoletano anche in piedi pur di godere del concerto.

Si conferma l’eccellenza del gruppo organizzativo della rassegna musicale composto da Gino Giglio, Carmine Gottardo, Raffaele Gallo, Gianluca Pelliccio, Almiro Fontana e Gennaro Porcelli.

Di seguito le prossime date:

10 aprile 2018, ‘The Woodstrockers’, una originale serata dedicate all’evento rock più importante di tutti i tempi con una band di Rimini, Rangzen.

24 aprile 2018, ‘Omaggio ai Queen’, Tina Turner e Michael Jackson con I Blue Gospel Singers, una formazione di 40 talenti di eccellente professionalità artistica.

Stay tuned!

Foto Fiorella Passante

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Autore Marilena Scuotto

Marilena Scuotto nasce a Torre del Greco in provincia di Napoli il 30 luglio del 1985. Giornalista pubblicista, archeologa e scrittrice, vive dal 2004 al 2014 sui cantieri archeologici di diversi paesi: Yemen, Oman, Isole Cicladi e Italia. Nel 2009, durante gli studi universitari pisani, entra a far parte della redazione della rivista letteraria Aeolo, scrivendo contemporaneamente per giornali, uffici stampa e testate on-line. L’attivismo politico ha rappresentato per l’autore una imprescindibile costante, che lo porterà alla frattura con il mondo accademico a sei mesi dal conseguimento del titolo di dottore di ricerca. Da novembre 2015 a marzo 2016 ha lavorato presso l’agenzia di stampa Omninapoli e attualmente scrive e collabora per il quotidiano nazionale online ExPartibus.