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Kali, la Regina del Tempo

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Spaventosa alla vista, la sua risata scopre denti terribili. Lei è in piedi sopra un cadavere. Ha quattro braccia. Le sue mani tengono una spada e una testa mozzata, fanno il gesto di allontanare la paura e di donare.
Lei è la dea benefica del sonno, compagna di Shiva. Nuda, vestita di spazio, la dea risplende nel suo colore nero. La lingua pende fuori dalla bocca. Porta una collana di teschi. Questa è la degna forma della potenza del tempo, Kali, su cui meditare.
Kali Tantra

Kali è una divinità femminile hind. Il termine è il femminile del nome kala, che significa tempo. È quindi la personificazione degli aspetti mutevoli della natura, che portano le cose a cambiare e, infine, a morire.

Nasce nei tempi molto antichi come divinità che regola il tempo, collegata con la morte, dalla natura feroce e anche benevola.
È forse la più importante delle dieci Mahavidya, alter ego femminili del dio Shiva, della sua energia e forza, che rappresentano, in origine, dieci forme della dea Parvati.

È spesso raffigurata nero o blu, parzialmente o completamente nuda, con una lunga lingua ciondolante, braccia multiple, una gonna o cintura di braccia umane, un collana di teste decapitate e una testa mozzata in una delle sue mani. Viene spesso ritratta in piedi o mentre balla su suo marito, il dio Shiva.

La Devi Mahatmya, testo religioso indù, racconta di Kali che scaturisce dalla rabbia della dea Durga per uccidere il demone Raktabija, ‘Semi di sangue’. Durante la lotta un nuovo demone emerge da ogni goccia del sangue di Raktabija mentre colpisce il terreno; per evitarlo, Kali solleva il sangue prima che possa raggiungere il suolo.

Si dice anche che sia nata quando la dea Parvati ha perso la pelle scura; la guaina divenne Kali – che è anche chiamato Kaushika, ‘La guaina’ appunto – lasciando Parvati nella forma di Gauri.

Venerata in tutta l’India, si mostra nell’induismo con volti e figure diversi, pur essendo in qualche modo sempre una, l’antica Dea.

Le vengono attribuiti diversi nomi:
Shakti, governa l’energia materiale, attiva, creativa, perennemente in mutamento;
Parvati, incarna il principio primo che si manifesta nel mondo;
Durga, Dea guerriera, ci viene incontro con impeto e potenza;
Lakshmi, porta con sé dolcezza e infinita abbondanza;
Radha, è l’amore divino, essenza di ogni relazione, potenza di piacere;
Saraswati, Ella canta il suono creativo della vibrazione eterna.

E ancora si manifesta con mille altri nomi.

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Autore Antonio Conte

Antonio Conte, nato a Napoli il 28 maggio 1976, vive e lavora a Londra dal 2018. Appassionato di paganesimo, magia, esoterismo, culti, miti e divinità Sposato con due figlie.