La figlia di una paziente esprime gratitudine al prof. Tortoriello
Una delle cose che stanno emergendo in questo strano periodo segnato dall’emergenza Covid-19 è l’assoluta eccellenza della sanità campana.
Eccellenza di cui fa indubbiamente parte l’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione G. Pascale di Napoli, che assieme all’Ospedale Domenico Cotugno, si sta distinguendo per nella lotta alla pandemia, non trascurando la cura dei propri pazienti oncologici, ai quali è riservata l’attenzione di sempre, quella che è garantita anche in ‘tempi normali’.
E naturalmente questo non fa notizia.
La sanità eccellente ormai sembra essere meno notiziabile del cane che morde l’uomo, classico esempio dei manuali di giornalismo. Eppure, in molti, si sforzano di far apparire come normale la malasanità, soprattutto al Sud.
Per cui pochissime testate hanno riportato la lettera con cui Adriana Della Corte, la figlia di una paziente, ringrazia l’équipe del Prof. Raffaele Tortoriello e che riportiamo integralmente.
Sento il dovere accorato di esprimere a nome personale e della mia famiglia un ringraziamento per tutto quanto gli operatori dell’Istituto Pascale abbiano fatto per mia madre colpita da un carcinoma c5; credo che nella vita di ognuno di noi ci siano date che sappiamo non poter mai dimenticare. Era la domenica del 16 febbraio 2020 quando mia madre mi comunicò il referto della mammografia, carcinoma c5 alla mammella destra.
Il tono della sua voce era dolce, rassicurante, ma l’espressione sul suo viso lasciava trapelare preoccupazione, incredulità. Doveva essere un semplice esame di routine e poi lei, come ahimè capita spesso, non accusava nulla, nessun fastidio, ma la realtà era ben diversa e bisognava prenderne atto, bisognava agire, darsi da fare. In questa lotta contro il tempo noi saremmo dovuti arrivare primi.
Ci parlarono dell’Istituto Pascale di Napoli, “è all’avanguardia nel campo relativo alla patologia di mamma e si avvale di equipe medica eccellente”.
Contattammo l’Istituto nella persona del dott. Raffaele Tortoriello e, dopo poco, riuscimmo a fissare un incontro.
Nel frattempo, era scoppiata anche in Italia l’epidemia del Covid-19. Tensione su tensione, problema su problema. La preoccupazione maggiore era quella di essere costretti a rimandare la visita o, nella peggiore delle ipotesi, annullarla a data da destinarsi, ma, grazie alle capacità organizzative della struttura ospedaliera, nulla di tutto ciò è accaduto; rispetto della distanza di sicurezza, mascherine, il triage effettuato su ogni singolo paziente all’ingresso dell’ospedale e le regole ferree imposte anche ai loro accompagnatori hanno rasserenato gli animi ed infuso grande tranquillità e fiducia.
Il dottore ha subito preso a cuore la situazione di mia madre e fornito una soluzione concreta, sicura e tempestiva per la sua risoluzione.
L’11 marzo mia mamma si è operata. L’intervento si è concluso senza alcuna complicazione e nella massima sicurezza. Nelle ore successive il dottore Tortoriello ha monitorato costantemente lo stato di salute di mia madre, non mancando mai di rincuorarla ed incoraggiarla quando la vedeva preoccupata, quanto è importante oltre alla professionalità tecnica una parola di conforto.
La sera di quello stesso giorno, con un grande sospiro di sollievo, mia mamma è ritornata a casa, ma per gli esami ci voleva tempo. Come da prassi, sono succedute visite di controllo settimanali, stesso triage, stessi controlli ma sempre maggiore serenità in mia mamma, e non solo perché il decorso post – operatorio stava procedendo per il meglio.
Ma soprattutto perché capiva, sempre con maggiore convinzione, di aver riposto la sua vita nelle mani della persona giusta, in situazioni come queste, con una malattia che stravolge in modo inesorabile l’esistenza di una persona e della sua famiglia incontrare un dottore e la Sua équipe capace di accompagnarci con gentilezza, premura, professionalità, sensibilità dedizione fa la differenza.
Ad oggi sappiamo che il percorso è ancora lungo ma in discesa, mamma dovrà eseguire solo una cura preventiva, chi l’avrebbe mai detto, e siamo anche certi di non essere soli. mi si creda non ho esagerato. orgogliosa che a pochi passi dalla nostra residenza ci sia un Istituto “Salva Vita”.
Professionalità, umanità, eccellenza. Parole d’ordine di una struttura come il Pascale e degli operatori che ne fanno un punto di riferimento per l’intero meridione e non solo, come il Prof. Tortoriello e tanti altri medici, infermieri, paramedici.
L’ennesima prova che farsi curare a casa propria, senza andare al nord o all’estero, può diventare la scelta migliore.
Autore Pietro Riccio
Pietro Riccio, esperto e docente di comunicazione, marketing ed informatica, giornalista pubblicista, scrittore. Direttore Responsabile del quotidiano online Ex Partibus, ha pubblicato l'opera di narrativa "Eternità diverse", editore Vittorio Pironti, e il saggio "L'infinita metafisica corrispondenza degli opposti", Prospero editore.