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Ischia Film Festival primo evento in presenza con ospiti internazionali

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Ischia Film Festival


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La XiX edizione del concorso cinematografico internazionale si terrà dal 26 giugno al 3 luglio nel Castello Aragonese: ogni sera doppia proiezione introdotta dai protagonisti

Ci saranno Oliver Stone, uno tra i registi che più hanno segnato gli ultimi quarant’anni di Cinema, e Alexander Sokurov, Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia con ‘Faust’ nel 2011.

E ancora: Allan Starski, scenografo premio Oscar per ‘Schindler’s List’. Con ospiti internazionali, la diciannovesima edizione dell’Ischia Film Festival, in programma dal 26 giugno al 3 luglio al Castello Aragonese, segna lo storico ritorno in presenza dei grandi eventi culturali dopo la lunga interruzione per la pandemia.

Sottolinea il patron della manifestazione, Michelangelo Messina:

Il ritorno di ospiti di caratura internazionale all’Ischia Film festival è un importante segnale di ripartenza per un settore profondamente scosso dall’inattività forzata degli ultimi mesi e, in generale, per l’intero Paese, che riparte con ottimismo riappropriandosi delle libertà perdute e della fruizione diretta dell’arte, in una cornice di assoluto splendore.

Oliver Stone, che ha diretto pellicole celebri come ‘Platoon’, ‘Assassini nati’, ‘Wall Street’, ‘Nato il quattro luglio’, ‘JFK – Un caso ancora aperto’ e ‘Gli intrighi del potere’, vincendo tre Oscar e quattro Golden Globe, riceverà il Premio alla carriera mercoledì 30 giugno, incontrando il pubblico alla cattedrale dell’Assunta per poi lasciare spazio alla proiezione del suo ‘Ogni maledetta domenica’, film del 1999 con un cast stellare, capitanato da Al Pacino.

Selezionate 96 opere da 42 Paesi del mondo, di cui 47 anteprime, per uno sguardo sul rapporto tra cinema e territorio

Con la consueta formula, volta a celebrare il connubio tra cinema e location, esaltando le potenzialità del cineturismo, tanto più in tempi segnati dalla pandemia, l’Ischia Film Festival proporrà – nel pieno rispetto delle normative anti Covid – ogni sera una doppia proiezione introdotta da incontri con gli autori, in presenza, nelle tre suggestive sale all’aperto nel Castello Aragonese – in Piazza d’armi, nella terrazza della casa Del Sole e alla Cattedrale dell’Assunta.

In particolare, la selezione 2021 conta 96 opere tra finzione e documentario, di cui 48 in concorso e 48 fuori concorso, provenienti da 42 paesi, in un eterogeneo affresco in grado di toccare temi di stretta attualità, dall’ambiente alla violenza di genere, passando per l’impegno sociale, le rivisitazioni storiche e riflessioni intimiste.

Film d’apertura sabato 26 giugno alle 20:30 è ‘Quo vadis, Aida?’ di Jasmila Žbanić; a seguire ‘L’ultimo paradiso’ di Rocco Ricciardulli con Riccardo Scamarcio. Nella serata inaugurale il regista, sceneggiatore e attore Alessandro D’Alatri riceverà il Plinius Award, un premio che negli anni è stato assegnato, tra gli altri, a Ron Howard, Walter Veltroni, Mario Monicelli, Paolo Villaggio e Rocco Papaleo.

Tra gli ospiti anche Alessandro D’Alatri, Barbara Bouchet, Marco Bocci, Toni D’Angelo, Francesco Bruni, Gianluca Di Gennaro e Giovanni Esposito

Tra i protagonisti di domenica 27 giugno Barbara Bouchet – che sarà premiata con l’Ischia Film Award – e Marco Bocci, che introdurrà con il regista Toni D’Angelo la proiezione di ‘Calibro 9’. Il regista Francesco Bruni accompagnerà invece la proiezione di ‘Cosa sarà’.

Lunedì 28 giugno Allan Starski incontrerà il pubblico e riceverà il premio alla carriera dell’Ischia Film Festival, il Life Achievement Award, prima della proiezione di un altro suo capolavoro, ‘Oliver Twist’. L’anteprima del film ‘Black Parthenope’ di Alessandro Giglio con Giovanni Esposito, Gianluca Di Gennaro e Nicola Nocella, è in programma martedì 29 giugno alla presenza di regista e cast. Ospiti della giornata anche Giovanni Amura, Elvis Esposito e Sara Falanga.

Un’allure internazionale ammanterà anche la serata al chiaro di luna di venerdì 2 luglio, dedicata al talento di Alexander Sokurov, che riceverà il Premio alla Carriera IFF 2021, prima della proiezione del suo capolavoro ‘Arca russa’, un unico piano-sequenza di circa novanta minuti in cui lo sguardo in soggettiva della macchina da presa percorre diverse epoche storiche in un viaggio metafisico e onirico. A seguire ‘Admiral Tchumakov’.

Sabato 3 luglio il gran finale del festival, con la cerimonia di premiazione delle opere vincitrici alla Cattedrale dell’Assunta.

Aggiunge Messina:

In attesa di poter festeggiare definitivamente liberi il ventennale nel 2022 siamo riusciti ad organizzare un’edizione del Festival che, malgrado le restrizioni della pandemia, tiene alto il vessillo di uno degli eventi di punta del panorama nazionale e internazionale, a sostegno degli autori e delle loro opere, celebrando in particolare il graditissimo ritorno degli ospiti internazionali.

Il Festival abbraccerà anche una sezione online sulla piattaforma digitale ischiafilmfestivalonline.it, dove saranno visibili tutte le proiezioni fuori concorso e una selezione delle opere in concorso.

Alle proiezioni in presenza si accede acquistando biglietto nominale con posto assegnato, presso l’infopoint al Piazzale Aragonese ad Ischia Ponte, o in prevendita – info e programma completo su www.ischiafilmfestival.it .

Per le opere in concorso confermate le sezioni competitive Lungometraggi, Cortometraggi, Location Negata, Scenari Campani. Quarantasette dei film selezionati saranno in anteprima, 41 sono produzioni o coproduzioni italiane mentre 55 sono opere provenienti dall’estero – con 43 film che verranno proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano.

Sono 14 sono le prime visioni assolute, 4 quelle internazionali – tra le quali anche ‘Echoes of the Empire’ del regista americano Robert H. Lieberman, la commedia musicale franco-finlandese ‘Le Café de mes Souvenirs’ e ‘Abu Omar’ dell’israeliano Roy Krispel -, 4 le europee e 25 le italiane. Gli incontri con gli autori sono condotti dai critici cinematografici Antonio Capellupo e Giuseppe Borrone con la partecipazione straordinaria di Gianni Canova.

Un lavoro arduo spetterà alla giuria formata da Karin Hoffinger, responsabile delle relazioni internazionali della Berlinale, dai critici cinematografici Zlatko Vidackovic, direttore artistico del Pola Film Festival, e Emanuela Martini, già direttrice del Torino Film Festival – lungometraggi -; dal regista e sceneggiatore Alberto Rizzi, dallo sceneggiatore, regista e attore Massimo Gaudioso e dallo storico dell’arte Tommaso Strainati – location negata -; dall’attrice Alessia Barela, dal Presidente del Festival Internazionale del Cinema Laceno d’Oro, Antonio Spagnuolo, e dal produttore e regista Emanuele Palamara – cortometraggi e scenari campani.

Lunedì 27 giugno alle 10:00 è invece in programma il diciannovesimo Convegno Internazionale sul Cineturismo, che indagherà un tema particolarmente attuale: come riformulare le attività ora, dopo che restrizioni e distanziamenti richiesti dalla pandemia hanno aumentato le opportunità digitali ma sfilacciato e modificato il legame con i territori.

Interverranno, tra gli altri, Michelangelo Messina, ideatore del neologismo ‘cineturismo’, Michele Lo Foco, membro del Consiglio Superiore della Cinematografia e dell’Audiovisivo del MiC, Maria Elena Rossi, Marketing and Promotion Director ENIT, Francesco di Cesare, Presidente Risposte Turismo, Ivan Antognozzi, Direttore Fondazione Marche Cultura, Cristina Priarone, Presidente Italian Film Commission, Giorgio Gosetti – Vicepresidente AFIC, Anna Olivucci, responsabile Marche Film Commission.

Autore Paco De Renzis

Nato tra le braccia di Partenope e cresciuto alle falde del Vesuvio, inguaribile cinefilo dalla tenera età… per "colpa" delle visioni premature de 'Il Padrino' e della 'Trilogia del Dollaro' di Sergio Leone. Indole e animo partenopeo lo rendono fiero conterraneo di Totò e Troisi come di Francesco Rosi e Paolo Sorrentino. L’unico film che ancora detiene il record per averlo fatto addormentare al cinema è 'Il Signore degli Anelli', ma Tolkien comparendogli in sogno lo ha già perdonato dicendogli che per sua fortuna lui è morto molto tempo prima di vederlo. Da quando scrive della Settima Arte ha come missione la diffusione dei film del passato e "spingere" la gente ad andare al Cinema stimolandone la curiosità attraverso i suoi articoli… ma visto i dati sconfortanti degli incassi negli ultimi anni pare il suo impegno stia avendo esattamente l’effetto contrario. Incurante della povertà dei botteghini, vagamente preoccupato per le sue tasche vuote, imperterrito continua la missione da giornalista pubblicista.