I manifestanti hanno scandito slogan contro Khamenei
In risposta alle proteste avvenute ieri sera, 16 settembre, a Teheran, le autorità iraniane hanno deciso di bloccare la rete Internet nella capitale iraniana.
Il provvedimento è stato adottato in coincidenza con le contestazioni avvenute per la morte di una ragazza, uccisa dopo essere stata torturata dalla polizia “morale” per aver indossato un velo “improprio”.
Sono stati inoltre diffusi sui social media numerosi video dagli attivisti per testimoniare lo svolgimento di manifestazioni nel centro della capitale, Teheran, in segno di disapprovazione contro l’uccisione della giovane donna, Mahsa Amini, avvenuta per mano della polizia iraniana “Al-Irshad”.
I manifestanti hanno scandito slogan contro il regime iraniano: “Morte a Khamenei” e “Morte al dittatore”.
I video che circolano sui social media hanno anche mostrato l’arresto di alcuni manifestanti che sono stati malmenati dalla polizia iraniana.
I media di lingua persiana, inclusi i giornali “Iranware” e “Sharq”, hanno citato la famiglia della giovane la quale ha denunciato che Amini era stata portata in ospedale in coma questa settimana, poche ore dopo il suo arresto, e che ora è deceduta.
La morte di Amini arriva nel mezzo di un crescente dibattito all’interno e all’esterno dell’Iran sul comportamento della polizia morale.
A luglio, il video di una donna in piedi davanti ad un furgone della polizia morale, che chiedeva il rilascio di sua figlia, è diventato virale sui social media. La donna velata ha continuato a tenersi aggrappato al veicolo anche dopo la sua partenza.
Sempre a luglio, una giovane iraniana è scomparsa dopo aver litigato su un autobus a Teheran con una donna che l’accusava di essersi tolta il velo.
Autore Redazione Arabia Felix
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