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Iran: sciopero della fame nelle carceri



Protestano i 15 detenuti condannati a morte

Quindici prigionieri politici iraniani continuano il loro sciopero della fame per il terzo giorno consecutivo. Mohammad Mahdi Karmi, il manifestante iraniano condannato a morte, ha annunciato la sua entrata in sciopero della fame per protestare contro il sostegno alla sua condanna a morte.

Nelle carceri in Iran è iniziata un’ondata di scioperi della fame di massa con l’aumentare della pressione sui manifestanti imprigionati in Iran. Sono state riportate segnalazioni secondo cui la salute dei prigionieri era a rischio. Lo riporta “Iran International”.

Prosegue anche lo sciopero della fame delle donne prigioniere politiche in Iran. Ermita Abbasi, Ilham Modarisi, Hamida Zarei, Fatemeh Harbi, Jasmine Haj Mirza Ahmadi e altre prigioniere, sono entrate nel loro terzo giorno consecutivo di sciopero.

Lunedì 2 gennaio, la madre di Armita Abbasi ha annunciato che sua figlia aveva iniziato uno sciopero della fame per contestare contro la mancata presa in carico del suo caso.

La madre di questo prigioniero ha pubblicato un messaggio di testo su “Instagram” indirizzato al Presidente della Corte Suprema del Governatorato di Alborz, al Pubblico Ministero della Corte Rivoluzionaria di Karaj, all’investigatore della Sezione 13 e al giudice della Sezione 1 del Centro di Alborz della Corte rivoluzionaria.

Ha scritto:

Sono venuta e non ti ho trovato, ho chiesto e non ho avuto risposta. Ovviamente ho nominato un avvocato, ma non l’hai accettato.

Inoltre, 14 donne detenute nel carcere di “Kajoui” hanno annunciato il loro sciopero della fame a sostegno di Ermita Abbasi per ragioni che includono le condizioni carcerarie, la durata del periodo di detenzione, la mancata accettazione di un legale e la mancanza della cauzione.

Una di loro è Ilham Modarisi, 32 anni, di Sanandaj, residente nella città di Karaj, nel nord dell’Iran che, secondo l’agenzia di stampa “Hrana”, è stata picchiata dai funzionari della prigione.

Elham Modarisi è stata arrestata lo scorso 2 novembre nella sua abitazione e trasferita nel carcere “Kajoui”. Secondo i rapporti, durante il suo interrogatorio, è stata sottoposta a torture fisiche e psicologiche.

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.

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