Per le Nazioni Unite i missili lanciati contro le sedi Aramco sono simili a quelli fabbricati da Teheran
Il Ministro degli esteri saudita, principe Faisal bin Farhan bin Abdullah, ha chiesto che la comunità internazionale prenda una ferma posizione contro l’Iran.
Il Ministro ha aggiunto che il rapporto presentato ieri, 30 giugno, delle Nazioni Unite rafforza la posizione del Regno secondo cui l’embargo sulle armi dell’Iran dovrebbe continuare.
L’Arabia Saudita ha quindi accolto con favore il rapporto delle Nazioni Unite che ha confermato il coinvolgimento diretto dell’Iran negli attacchi contro il suo Paese e che ha rivelato che Teheran è responsabile di quelli alle sedi Aramco e ha preso di mira l’aeroporto di Abha con missili da crociera e droni, osservando che il rapporto delle Nazioni Unite ha dimostrato le intenzioni ostili dell’Iran verso il Regno.
Nel suo messaggio, Riad fa sapere che non consentirà alcuna violazione dei suoi confini né rinnovando la sua fiducia nella capacità del Consiglio di Sicurezza di fermare le violazioni iraniane che si sono verificate dal 1979. A sua volta, ha sottolineato la necessità di continuare a imporre un embargo sulle armi al regime di Teheran. Il rapporto delle Nazioni Unite ha sottolineato che i missili che hanno colpito l’Arabia Saudita nel 2019 sono simili a quelli fabbricati dall’Iran.
Le Nazioni Unite hanno imposto all’Iran un divieto di acquisto della maggior parte dei principali sistemi di armamenti stranieri nel 2010, tra le tensioni sul suo programma nucleare.
Autore Redazione Arabia Felix
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