Dal 18 al 30 agosto 2016 a Castel dell’Ovo
Riceviamo e pubblichiamo.
L’artista napoletano reduce dai successi ottenuti in Germania – la conseguenza di ciò è la collocazione permanente di un suo “Trompe – L’Oeil” nell’ufficio per gli affari culturali dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania con sede in Roma e l’ampio spazio che gli ha dedicato il Consolato Onorario di Germania a Napoli – si presenta con una nuova e ancor più interessante performance dal titolo: ‘Introspezione, inganno, cromie’.
Inganno sta per indicare inganno dell’occhio che è la traduzione del vocabolo francese Trompe-l’Oeil, antica e complessa tecnica che consiste nel rappresentare le 3 dimensioni della natura e della realtà su di un piano, sia esso un foglio di carta, una parete, una soffitta etc, tecnica della quale Fosso è considerato dagli esperti uno tra i migliori esecutori, prova ne sono le opere in esposizione al piano terra delle “Terrazze”.
Salendo al 1° piano, invece, si possono osservare figure, a grandezza naturale, in atteggiamento psico-introspettivo e di chiusura che inducono l’osservatore a interrogarsi sul senso della vita con le paure, le costrizioni e i tabù che essa spesso ci offre.
Le Cromie, dipinti su fibre naturali come la seta, cotone, il lino, per contro, mettono allegria e serenità ed hanno un carattere tipicamente mediterraneo.
Altra nota di vanto e di primo piano, per Enzo Fosso, è la collocazione permanente di alcuni dipinti di grandi dimensioni, nelle sale della biblioteca Dorso.
L’attività di Fosso non si limita alla sola pittura ma abbraccia anche la scultura e il design ed è stato proprio grazie alla linea “Movimento”, tavoli, lampade, sculture tutto rigorosamente in vetro ma con una propria forza centrifuga, creata negli anni 80 che gli si aprirono le porte per l’estero dove oggi è invitato di frequente per realizzare Trompe – l’Oeil.
Attualmente Fosso sta scrivendo un volumetto nel quale narra la storia dell’antica via “Neapolim-Puteoli” che partendo dalla grotta di Priapo e passando la collinetta di Posillipo si conclude nel Rione Terra a Pozzuoli.