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Introduzione alla Massoneria

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Massoneria


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Purtroppo la Massoneria è una delle Istituzioni iniziatiche più fraintese delle storia, tra luoghi comuni, scandali, ma anche accuse costruite a tavolino da chi ha interesse a danneggiarne l’immagine.

Dovunque sembra che la Massoneria sia accostata ad intrighi, a complotti, nella migliore delle ipotesi definita quale potente lobby.

Ma capita anche di peggio.

Spesso mi capita di portare sulla giacca qualche simbolo Massonico.

Molto di frequente il ramo d’acacia, qualche volta squadra e compasso.

Naturalmente non capita mai, o quasi, che l’acacia, nella sua simbologia di morte e rinascita, di purezza, sia ricondotta alla Massoneria.

Più identificabile sono invece squadra e compasso, appunto. Dunque, quando mi capita di indossare qualche oggetto che li richiami, spesso sono soggetto a commenti.

Quello che più mi ha fatto sorridere, ma anche pensare, fu la considerazione di un mio conoscente, che notata una spilla mi chiese se sapessi che simbolo che portavo. Invece di rispondere, ribaltai la domanda, chiedendogli a mia volta di che cosa credeva si trattasse. La risposta fu, per me, abbastanza sconcertante.

Per lui indossavo quello che era un simbolo dei Massoni. Fin qui tutto esatto. Però, poi, aggiunse che, secondo la sua visione, si trattava di un oggetto che rimandava direttamente agli adoratori del diavolo.

Gli chiesi di immaginare la cosa più lontana possibile dal satanismo. Gli spiegai che ancora molto più lontano da quello che lui avrebbe mai potuto pensare si colloca la Massoneria.

Come, sorridendo, risposi, a chi mi chiedeva se è vero che in Massoneria si compiono sacrifici di giovani vergini, che purtroppo avevamo smesso da tempo per mancanza di materia prima.

Spesso l’ironia è l’unica risposta possibile di fronte al preconcetto.

Inesattezze, imprecisioni, interpretazioni spesso tendenziose che non hanno nessun motivo di fondatezza, unite a qualche scandalo, opportunamente strumentalizzato, come quello della P2, che contribuiscono, dunque a determinare quest’immagine negativa di questo antico percorso iniziatico.

Indubbiamente contribuisce anche la riservatezza che contraddistingue la Massoneria, la scelta di non voler rispondere a certe accuse, ma di proseguire lungo il proprio cammino di consapevolezza non curandosi di quello che appare all’esterno.

Non a caso ho usato il termine riservatezza, non segretezza.

Il tempo dei segreti in Massoneria è passato, perché legato ad un periodo storico ben preciso, in cui aveva un senso.

La Massoneria ha tra i suoi scopi principali quelli di promuovere il progresso dell’umanità, l’innalzamento delle masse attraverso la conoscenza, la libertà, la dignità.

Anche impegnandosi in ogni modo contro l’oppressione di regimi, contro qualsiasi spinta oscurantista.

Potrebbe sembrare ambizioso, al limite della presunzione, come progetto. Ma la storia insegna che invece questo ruolo la Massoneria lo ha sempre ricoperto.

Quasi tutti gli enciclopedisti che diffusero lo spirito illuminista erano Massoni, a partire da Diderot e d’Alembert.

Era legata alla Massoneria la borghesia francese illuminata che portò alla rivoluzione e alla nascita dello stato moderno.

Il motto Liberté, Égalité, Fraternité è di matrice Massonica, ancora oggi lo si trova in molti Templi in tutto il mondo. Del resto lo stesso Jean Paul Marat era Massone.

Libertà, Uguaglianza, Fratellanza.

Erano Massoni coloro che hanno ispirato l’indipendenza statunitense, Washington, Franklin, Jefferson, ovviamente redattori e firmatari della Dichiarazione di Indipendenza, grande esempio di garanzia di diritti e di uguaglianza.

Come era Massone Simón Bolivar, che forse come nome in Europa non dice molto, ma è stato colui che ha contribuito in modo determinante a liberare dalla dominazione spagnola diversi paesi dell’America Latina, come la Bolivia, il Perù, il Venezuela, la Colombia.

Erano Massoni tutti coloro che in Italia si sono battuti per la liberazione dall’oppressione straniera, come era di origine Massonica la Carboneria.

La segretezza di cui si parlava era relativa proprio a quel periodo, in cui la stessa appartenenza ad un’Istituzione che di fatto si poneva in contrapposizione a regimi repressivi significava mettere a rischio la propria vita e quella degli altri Fratelli qualora si fosse rivelata la loro identità.

Oggi, invece, è anacronistico parlare di segreto.

Dallo scandalo della P2 tanta acqua è passata sotto i ponti.

Con la Legge 17 del 1982, che di fatto scioglieva la Loggia P2, venivano proibite le cosiddette Logge coperte, ovvero quelle segrete.

Della segretezza delle origini oggi resta solo una certa riservatezza, una sorta di discrezione.

Riservatezza circa i Lavori Rituali. Non sui Rituali stessi dei vari gradi, oggi tranquillamente reperibili su Internet, ma su quanto viene operato nei Lavori di Officina.

Anche qui una precisazione. Niente sacrifici umani o animali. Nessuna adorazione di demoni vari. Nessun rito orgiastico.

A qualcuno sembreranno precisazioni banali, o provocatorie.

Purtroppo, però, per altri queste precisazioni saranno meno scontate.

Negli anni ho fatto collezione di domande legate a pregiudizi sulla Massoneria. Quelle che ho citato sono solo le più clamorose.

La riservatezza viene osservata anche circa l’appartenenza di altri Fratelli all’Istituzione, libero ognuno di palesare la propria adesione, ma non di rivelare quella degli altri, se non altro per un principio di correttezza.

Rivelare di essere Massoni è una scelta che viene lasciata alla assoluta discrezionalità personale.

La Massoneria del terzo millennio è un’istituzione aperta, che fa comunicazione, presente su internet con siti istituzionali dove è possibile trovare elenchi delle Logge, archivi di riviste con nomi e foto, resoconti di eventi.

Un altro fattore che ha portato ad una certa confusione è il proliferare di pseudomassonerie nate con finalità non esattamente filantropiche.

Spesso l’etichetta Massoneria è sfruttata da chi di Massonico non ha nulla. Questo perché Massoneria nell’immaginario collettivo significa, come dicevamo, “poteri forti”, porte che si aprono.

Capita, dunque, che un qualsiasi gruppo di affaristi senza scrupoli, ma anche paradossalmente di mafiosi, possa svegliarsi una mattina e proclamarsi Loggia Massonica. O peggio, fondare una nuova Gran Loggia.

Capita anche che un giudice, accortosi degli intrallazzi di alcuni di questi sedicenti adepti abbia chiesto di conoscere l’elenco dei Massoni di tutta Italia.

Perché non di tutto il mondo, poi, già che c’era?

Sarebbe un po’ come chiedere l’elenco di tutti i medici, o di tutti i meccanici, o di tutti i calzolai d’Italia solo perché si è scoperto uno di questi a delinquere.

L’aggravante è che si tratterebbe anche di un abusivo. Ovvero, uno che esercita la professione senza essere laureato, o che lavora a nero, senza essere iscritto alla camera di commercio e senza pagare le tasse.

La Massoneria è un’Istituzione Universale.

I Massoni di tutto il mondo si riconoscono reciprocamente come Fratelli.

Massoni lo si diventa attraverso un’iniziazione che viene approvata da una Gran Loggia che segua la Via Massonica Tradizionale, che si ispiri ai celeberrimi Landmark.

Come deve essere autorizzata da una Gran Loggia la fondazione di ogni nuova Loggia.

Al di fuori di queste modalità non si è Massoni.

Non si viene riconosciuti come tale da chi Massone lo è davvero.

Tornando alla metafora precedente, è come se qualcuno si proclamasse avvocato senza conseguire una regolare laurea in giurisprudenza, senza essere abilitato dall’ordine ad esercitare la professione.

Questo non significa che i Massoni siano tutti puliti, belli e giusti.

Questo non significa che anche in Massoneria non ci siano delle mele marce.

Però c’è da considerare che il percorso per diventare Massoni non è semplice.

C’è una forte selezione in entrata. Innanzitutto bisogna avere una fedina penale immacolata, non avere processi pendenti, essere ragionevolmente al di sopra di ogni sospetto.

Ci sono diversi colloqui, votazioni per l’ammissione.

Spesso ci vogliono anche anni dal momento in cui si “bussa” fino all’iniziazione. Un’ulteriore selezione avviene poi per accedere ai gradi successivi.

Si dice che i Massoni siano conoscitori di uomini, quindi spesso ci vedono giusto nell’ammettere qualche bussante. Ma ovviamente capita di sbagliare.

La certezza è, però, quella di un percorso che deriva da una tradizione che affonda le sue radici nella notte dei tempi.

Che da sempre forgia uomini e coscienze.

Un antico catechismo Massonico alla domanda se i Massoni sono migliori degli altri uomini rispondeva che no, non lo sono, ovviamente. Ma aggiungeva che, di contro, ogni Massone è una persona migliore di quella che sarebbe stata se non avesse intrapreso la via iniziatica Massonica.

Autore Pietro Riccio

Pietro Riccio, esperto e docente di comunicazione, marketing ed informatica, giornalista pubblicista, scrittore. Direttore Responsabile del quotidiano online Ex Partibus, ha pubblicato l'opera di narrativa "Eternità diverse", editore Vittorio Pironti, e il saggio "L'infinita metafisica corrispondenza degli opposti", Prospero editore.