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Intervista allo scrittore Emanuele Sapuppo, ‘il barattatore di libri’

Emanuele Sapuppo


Il racconto di un viaggio alla scoperta del sé

Oggi vi presento Emanuele Sapuppo che ha una storia davvero particolare. Una delle poche persone che ha realizzato un sogno, rinunciando alle “sicurezze” che tanti ricercano, per iniziare un viaggio, senza soldi, ma con in tasca il suo libro che usa come baratto.

Non c’è nulla di organizzato, ogni giorno qualcosa di nuovo lo attende. Incrocia tante persone che lo ospitano senza conoscerlo e compie delle esperienze davvero importanti, ma la più rilevante è l’incontro con se stesso.

Lezioni di vita per chi si trova nella gabbia delle abitudini, senza il coraggio di operare un cambiamento. Emanuele ha lasciato il suo “posto fisso”, la certezza e la sicurezza in cambio della libertà.

Nato Roma nel 1969, nel 2014 pubblica il suo primo libro dal titolo ‘Il Risveglio di Jacopo Canegatti’, un giallo storico. Nello stesso anno partecipa all’Oscar dei Giovani 2014 Giornata d’Europa Riconoscimento Personalità Europea Categoria Scrittori – Roma Capitale Campidoglio.

Nel 2018 dà alle stampe il suo secondo libro ‘Il barattatore di libri’; 1000 copie vendute nei primi sei mesi.

La tua storia di barattatore di libri è diventata famosa, ci racconti di te?

Grazie infinite per questa intervista e grazie per aver usato l’espressione “storia famosa”. Mi soffermo su questa frase in quanto, ancora oggi, sono sorpreso di come naturalmente questo racconto stia camminando in tutta Italia, con la sola forza di un destino che credo e sento già segnato.

Schopenhauer diceva: “La tua vita è destinata ad avere un senso e questo senso è protetto dal Tuo Destino”.

‘Il barattatore di libri’ è un racconto che ha testimoniato in tutta Italia il viaggio che ho compiuto senza soldi e senza meta, per un mese, barattando appunto il mio primo libro ‘Il risveglio di Jacopo Canegatti’, un giallo esoterico ambientato nella vecchia Roma.

Il messaggio che volevo comunicare, attraverso il mio itinerario, è che la fede e la verità personale ti conducono verso una serenità senza ostacoli. Questo mi riconsegnano i lettori dopo aver apprezzato ‘Il barattatore di libri’.

Al di là del mio cambiamento, quello che mi dona più gioia è sapere che questo testo stia aiutando molte persone ad intraprendere un cammino, a sentirsi più coraggiose nell’affrontare i problemi quotidiani, avvertire amore per se stessi che prima non avevano, o meglio, ad iniziare a sentire che non c’è altra via che quella della propria conoscenza.

Sono nato e vivo a Roma, scrivo e soprattutto viaggio e narro; come nel barattatore di libri, i miei tragitti, senza soldi, testimoniano che possiamo osare, andare oltre le nostre certezze per comprendere, profondamente, che la vita è un continuo dono.

Cosa ti ha portato a fare una scelta di totale cambiamento nelle tue abitudini?

Superare il confine del cambiamento significa anche tagliare i ponti con il passato, con i ricordi tristi, con le relazioni e le situazioni che ci hanno fatto del male o creato disagio.

Gestire le trasformazioni, in un certo senso, significa anche elaborare il passato in chiave positiva e matura, senza lasciarsi schiacciare o condizionare dai suoi aspetti spiacevoli o dolorosi.

Quando ci si modifica è come se si rinascesse a vita nuova, facendo morire una parte di sé; è questo che mi ha permesso di gestire in maniera propositiva e costruttiva i risultati del cambiamento.

La scelta è stata dettata da una voglia di nuovo, di rinascita, appunto, seguendo finalmente le mie emozioni per dare sfogo alla mia creatività.

Marco Aurelio in un suo aforisma sosteneva: “Scava dentro. Dentro è la fonte del bene, che sempre ha il potere di sgorgare, a condizione che tu sempre scavi”.

La paura più grande non è la solitudine, ma trovarsi soli con se stessi e fare i conti con la propria anima.

Grazie al cielo mi sono “trovato” e “ritrovato”, diventando sempre di più mio amico; proprio questa è stata la spinta alla trasformazione, cominciare veramente a volermi bene ed amarmi.

Che significato hanno per te il lavoro di introspezione, la ricerca del proprio centro, lo yoga e quanto hanno influito sul tuo percorso di crescita?

Inevitabilmente, quando ci troviamo a fare i conti con noi stessi, cerchiamo in tutti i modi di risorgere, allo stesso tempo facciamo un lavoro interiore nella ricerca di un centro su cui poggiarci e continuare il nostro cammino.

Nel mio caso, fu lo yoga ad aiutarmi, tant’è che poi diventai insegnante di questa disciplina. Ma ognuno può trovare il proprio equilibrio con qualsiasi attività, che sia artistica, spirituale e, perché no, anche materiale. In realtà, la Trinità si esprime in ogni manifestazione.

L’importante è stare in ascolto di quella vocina interiore che ti è amica e a cui puoi e devi affidarti, riconoscendola come tua verità. Guardarsi dentro, ecco, questo lavoro d’introspezione e di induzione al cambiamento è null’altro che riconoscere la propria natura; in parole più semplici, bisogna innamorarsi di sé.

La mia crescita è stata influenzata, e lo è ancora, da tutto quello che faccio.
In ogni cosa che svolgo cerco di essere sempre presente a me stesso; è questa la giusta via, “la presenza”, e proprio con essa si matura, purtroppo, non sempre si riesce. Insomma, ci si migliora, si vive, si cade e ci si rialza sempre…

Ci sono persone che vivono, senza rendersene conto. “Esistono” soltanto, schiacciate dai loro schemi abitudinari e dalle sovrastrutture, che pensiero potresti rivolgere loro?

Chissà, forse ognuno ha il proprio karma? Forse la ruota del Samsara deve fare i suoi giri obbligati? Chi può dirlo… se non noi stessi.

Quello che penso e che mi auguro è che se un giorno un grillo parlante cercasse di comunicare qualcosa, bisognerebbe dargli ascolto ed iniziare a capire, indagando e confutando se siamo veramente felici.

Se così non fosse, vorrei mettere a disposizione la mia esperienza nel dire che, attraverso la sofferenza, è possibile accedere al risveglio; vorrei infondere parole di coraggio e di forza per chi non si sente ancora pronto a spiccare il volo.

La vita ha un senso se vissuta intensamente e ognuno di noi ha la possibilità e le potenzialità per essere felice.

Qual è il tuo senso del peregrinare?

Quando partii nel 2015, nessuno sapeva del viaggio che avrei fatto, era per me la conferma e la risposta a quello che già sapevo dentro di me e cioè che “tutto arriva se lo pensi con il cuore”, tutto si manifesta se intraprendi il solco giusto, se segui la tua verità; questa è la risposta che ho trovato.

C’è qualcosa che hai perso di veramente importante iniziando un nuovo percorso? E cosa hai imparato dal tuo viaggiare?

Ho perso il vecchio Emanuele e così anche alcuni che non hanno più accettato quel nuovo amico; ma ne sono arrivati altri ed in linea con una visione più vicina alla mia; ero così fiducioso nell’impresa del viaggio che avrei potuto barattare qualsiasi cosa, certamente i miei libri sono stati il carburante necessario per partire e continuare questa esperienza.

Oggi sono convinto che se avessi avuto solo cinquanta accendini da scambiare, avrei svolto ugualmente questa avventura con successo. Era l’energia che nutrivo dentro di me la vera fonte di forza che mi sosteneva; questo ho imparato, la fiducia totale.

Hai dei progetti futuri? Un nuovo libro?

Riprendere sicuramente il secondo viaggio che ho intrapreso a settembre dello scorso anno, a bordo di un monopattino, con la sfida di toccare tutte e venti le regioni italiane.

Per ora, con le restrizioni per questa situazione di emergenza sanitaria che stiamo attraversando, ne ho potute visitare solamente dieci, dunque mi aspettano le altre dieci. Il quarto libro sarà il racconto di un itinerario attraverso i Monasteri d’Italia.Non vedo l’ora… Grazie infinite!

Ringrazio te per questa tua testimonianza, in attesa di nuove tue esperienze da condividere con i nostri lettori.

Autore Maria Filomena Cirillo

Maria Filomena Cirillo, nata a San Paolo del Brasile, vive in provincia di Napoli, dopo aver abitato per anni sul lago di Como. Il suo cammino spirituale è caratterizzato dalla ricerca continua dell'essenza di ciò che si è, attraverso lo studio della filosofia vedantica, le discipline orientali di meditazione e l'incontro con i Maestri che hanno "iniziato" il suo percorso. Tra Materia e Spirito. Giornalista pubblicista, laureata in Scienze Olistiche, Master Reiki, Consulente PNF, tecniche meditative e studi di discipline orientali. Conduttrice di training autogeno e studi di autostima e ricerca interiore. Aromaterapista ed esperta di massaggio aromaterapico.

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