Home Territorio Intervista al comico Ciro Giustiniani

Intervista al comico Ciro Giustiniani

2268
Ciro Giustiniani ph Francesco Fiengo


Download PDF

Da sindacalista a cabarettista di ‘Made in Sud’

Ciro Giustiniani nasce a San Giorgio a Cremano nel 1977, paese che ha dato i natali al grande Massimo Troisi. Una carriera che lo ha portato ad essere uno dei comici più seguiti ed amati della trasmissione televisiva di Rai 2 ‘Made in sud’.

Il nostro incontro è un intercalare di battute e risate. Ci ritroviamo vestiti allo stesso modo, jeans e camicia rossa, stessa tonalità di rosso.

Lui subito mi anticipa:

Sai, ho avuto una forte sensazione che ti saresti presentata in rosso, allora ho voluto omaggiarti e vestirmi come te!

Dopo le prime risate, posso davvero confermare che la vena comica di Ciro non si ferma sul palco, ma prosegue nella sua quotidianità; ogni frase, ogni puntualizzazione esce con una naturalezza che lo contraddistingue nel suo modo di essere artista.

Riesci a far divertire con le tue improvvisazioni, sempre uniche. Ci racconti di te e della tua carriera?

Un giorno preciso in cui ho iniziato la mia carriera non c’è, perché se ci fosse stata una data, segnerebbe l’inizio del mio essere cabarettista, ed io, in realtà, lo sono sempre stato. Fin da bambino ho avuto questa vena comica, anche se non sempre la manifestavo; poi, crescendo, ho avuto più occasioni per potermi esprimere in questo modo, soprattutto tra gli amici, quando si usciva in comitiva. Ecco, potrei dire che questo per me è l’inizio, ed è stata anche la spinta che mi ha fatto decidere di esibirmi davanti a un pubblico; a dire il vero, oggi mi sento ancora al mio inizio, alla “gavetta” perché devo realizzare tanti progetti.

Cosa vorresti fare? Che sogno hai nel cassetto?

Sicuramente sempre qualcosa in più. Sono proiettato in avanti, mentre sono alle prese con qualcosa ne sto già pensando un’altra. Di progetti ne ho davvero tanti. Sicuramente migliorarmi è il mio primo obiettivo; c’è sempre bisogno di crescere professionalmente.

Questa è una cosa positiva. Hai una mente creativa, non potresti essere diverso, sei un artista e rappresenti in maniera esilarante i tuoi personaggi e i tuoi monologhi. Come nascono i tuoi sketch?

Osservo, ascolto e mi vengono naturali! Ho interpretato San Gennaro, l’operaio di Pomigliano e Don Ciro, il boss delle cerimonie.
Il secondo è stato il personaggio più riuscito, che ha dato la giusta visibilità in un contenitore rilevante come quello di ‘Made in Sud’, che credo sia uno dei format più importanti che il Mezzogiorno abbia avuto.

Questa mia affermazione non è un fatto di “federalismo”, il problema è che la comicità veniva prodotta a Napoli, come materia prima, e poi passava al settentrione. ‘Made in Sud’ nasce proprio per poter spostare l’asse della comicità dal Nord al Sud. È una cosa nata da sé; i comici dovevano muoversi continuamente dal sud per andare a Milano a recitare, quindi si è pensato di fermarci a metà strada, tra Sicilia e il Nord, e creare uno spettacolo qui, facendo qualcosa di bello a Napoli.

Tengo a puntualizzare che dietro le quinte di questo programma televisivo c’è un’enorme attività e un grande impegno di autori, produttori, macchinisti, addetti ai lavori, redazione.

Ne approfitterei per ringraziare la redazione, i costumisti, gli autori; posso citare alcuni autori, mi farebbe piacere?

Certo che puoi!

I capo progetti, Mormone ed Esposito, poi, Mariconda, Velonà, Albanese, Venezia, Ceruti, Cassini, Toscano, Abbacuccio, e tutta la redazione, chi ci segue e chi ci accompagna. Spero di non aver dimenticato nessuno, in tal caso, chiedo scusa. Comunque è un’azienda che ha tolto un po’ di disoccupati dalla strada, tra cui noi comici, perché se non ci fosse stato ‘Made in Sud’, ognuno di noi oggi sarebbe impegnato in altro.

Hai vinto anche un premio importante, ce ne parli?

Ho vinto un premio sì, poi dici che è importante? Esistono premi importanti e non importanti?
Ho vinto un premio che è un premio. Ed è sempre una cosa bella. Torniamo seri.

Ho vinto il premio Charlot, a Salerno, nel 2007, palco di tanti artisti. Il mio lavoro è fatto di periodi e di momenti e quello è stato bellissimo.

Da sindacalista ad attore comico, e ora anche scrittore. Qual è il trait d’union?

Non sono più sindacalista da circa 5 anni, purtroppo. Di sindacalisti buoni ce ne volevano! (ride) È stata un’esperienza che mi ha formato tanto, mi ha dato la possibilità di conoscere molte persone e arricchire il mio bagaglio esperienziale. Seguivo il settore edilizia.
E poi… e poi ho scritto un libro.

Il tuo esordio letterario è stato ‘Per mia mamma sorridere era già in italiano. Made in Sud. Confessioni di un sindacalista del cabaret’ che parte già da un titolo che è tutto da scoprire.

È scritto a due mani con Francesco Velonà, uno degli autori di ‘Made in Sud’. È un libro che va letto, non ti posso spiegare il contenuto. È stato pubblicato il 28 febbraio 2017, edito dalla RAI, e ancora qualche copia è possibile trovarla, nelle librerie e anche online. Anche questa è stata un’esperienza, non è stato un best seller, ho venduto alcune copie. Ripeto, alcune!!! Io non ho venduto “milioni di copie”.

Per quei pochi che ancora avessero voglia di approfondire, lasciamo in sospeso il significato titolo, che viene spiegato nel testo. Allo stesso tempo potrebbe far ridere e far non è il solito libro del comico con battute che si susseguono; è un romanzo comico, a tratti anche romantico.

Hai in programma qualche spettacolo?

Questa sarà una risposta breve, ci sono in programma tanti progetti che dovrebbero partire. Aspettiamo che partano, ora siamo in attesa alla stazione dei progetti.

E il programma ‘Made in Sud’?

Per ora è fermo ma dovrebbe ripartire con l’anno nuovo, aspettiamo la data precisa.

Allora ti ritroveremo lì?

Sì, farò di tutto per parteciparvi. Bisogna essere sempre propositivi e portare idee nuove.

C’è qualche collega della trasmissione a cui sei legato di più?

Siamo legati un po’ tutti; forse con gli ‘Arteteca’, perché ci sentiamo di più e ‘Le sex and the sud’.

Prima di questo programma televisivo sei stato impegnato in altri spettacoli?

Sono partito da un laboratorio di comici, per circa 5 anni, al TAM, laboratorio “Si… pariando”, dove con Nando Mormone provavamo dei pezzi, poi dopo un po’ di anni siamo arrivati al Comedy Central, da lì a ‘Made in Sud,’ con almeno otto anni di laboratorio comico.

Sei proprio nato con questa verve comica!

Sì, è proprio così!

Dopo aver augurato a Ciro Giustiniani di poter realizzare tutti i suoi progetti lavorativi, ci siamo salutati con la promessa di ritrovarci per altre interessanti novità.

Foto Francesco Fiengo

Print Friendly, PDF & Email

Autore Maria Filomena Cirillo

Maria Filomena Cirillo, nata a San Paolo del Brasile, vive in provincia di Napoli, dopo aver abitato per anni sul lago di Como. Il suo cammino spirituale è caratterizzato dalla ricerca continua dell'essenza di ciò che si è, attraverso lo studio della filosofia vedantica, le discipline orientali di meditazione e l'incontro con i Maestri che hanno "iniziato" il suo percorso. Tra Materia e Spirito. Giornalista pubblicista, laureata in Scienze Olistiche, Master Reiki, Consulente PNF, tecniche meditative e studi di discipline orientali. Conduttrice di training autogeno e studi di autostima e ricerca interiore. Aromaterapista ed esperta di massaggio aromaterapico.