In una delle prime lezioni citai Nick Hornby, se ricordi, allorché dissi che noi esseri umani non siamo isole e dobbiamo necessariamente comunicare con i nostri simili. Altrettanto avviene nelle storie di finzione con i personaggi, di finzione.
Il modo in cui due o più personaggi interagiscono fra loro ha molto a che fare con le loro caratteristiche comportamentali, cioè con il modo in cui avrai saputo delinearne gli aspetti antropologici.
Nell’esercizio sul “brutto voto” il protagonista del racconto ha dovuto interagire con i suoi genitori, ad esempio. Ha trovato disponibilità all’ascolto? I suoi genitori c’erano entrambi o era presente solo uno? Quale? Si trovava, questo genitore, in un “momento buono” e quindi pian piano il protagonista ha iniziato a rilassarsi e a far diminuire il senso di angoscia? Oppure proprio dieci minuti prima sua mamma o suo padre avevano ricevuto una notizia e avevano perso le staffe? Questa rabbia ha avuto ripercussioni sul fatto che il protagonista ha peggiorato la situazione raccontando del brutto voto?
Come vedi ci sono migliaia di variabili nelle interazioni. Sì, anche nella vita vera, quella di tutti i giorni. Questo vale anche nella finzione, con la differenza che la situazione, il contesto, sei tu a determinarlo. Sei tu a rispondere a tutte le domande che ti ho fatto poco fa. Ricorda: le reazioni dipendono dal carattere dei personaggi, ma anche dal contesto storico, cioè dal preciso momento della storia in cui avvengono.
Ti invito allora a cimentarti in un altro piccolo esercizio. Riprendi l’altro personaggio descritto di recente, quello che non conoscevi bene o per niente. Qui, paradossalmente, è più facile caratterizzarlo, perché il fatto che tu non lo conosca come le tue tasche ti sdogana, cioè puoi sentirti libero di inventare comportamenti e reazioni che non appartengono alla sua controparte nella vita reale, cioè alla vera persona cui si ispira il tuo personaggio, ma che non per questo devono risultare meno credibili.
Sei tu che crei il personaggio, non dimenticarlo.
Lo scenario è questo: questa persona-che-non-conosci-bene è al settimo cielo perché un suo collega è stato spostato in una nuova città, così il suo superiore gli ha appena comunicato che da lunedì prossimo la persona-che-non-conosci-bene riceverà la tanto sospirata promozione. Per lui, che magari deve pagare le rate della macchina (sto inventando, come vedi) è un’ottima notizia: 300 euro in più al mese piovuti dal cielo!
Esercizio
Di rientro a casa dopo la bella notizia, persona-che-non-conosci-bene si accorge di quanto sia azzurro il cielo. Prova a descrivere il suo stato d’animo.
Autore William Silvestri
Autore, formatore e direttore editoriale di Argento Vivo Edizioni. Prima di entrare nel mondo dell'editoria ha pubblicato i romanzi 'Divina Mente', 2011, 'Serial Kinder', 2015, e 'Ci siete mai stati a quel paese?', 2017, 'Io e la mia scimmia', 2019, oltre al saggio esoterico 'Chi ha paura del Serpente?', 2015.
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