Home Rubriche Menorah Incensus

Incensus

2250
Incensus


Download PDF

Che questo profumo dal soave odore calmi le nostre Anime, attenui le nostre passioni e ci renda fraterni gli uni gli altri innalzando i nostri spiriti ed i nostri cuori.
Sabrina Sanna

C’è odore di incenso nel tempio dei Liberi Muratori; ne sono impregnati i tendaggi, i mobili, l’area stessa. Quella fragranza rimane ben impresso nella mente del Profano che si accinge a divenire Massone, mai più se ne dimenticherà.

Già nei testi sacri della Bibbia e del Corano compaiono numerose citazioni sul suo utilizzo soprattutto durante le cerimonie religiose e il Cerimoniale Massonico, discendendo dal Pensiero Ebraico, ha trattenuto in sé molto del loro simbolismo.

Profumo vuol dire “che serve per produrre fumo” e tutte le grandi tradizioni, nei loro aspetti iniziatici e religiosi, parlano di sacrifici con il fuoco, di fumigazioni compiute mediante elementi del mondo animale prima e del mondo vegetale poi.

Anche per quanto riguarda i locali del Tempio dedicati alle Cerimonie e alle Iniziazioni resta l’insegnamento occulto per il quale le fumigazioni rituali servono non tanto all’uomo, quanto sono di richiamo per Spiriti Superiori o Energie fortemente in sintonia con la vibrazione di quegli effluvi.

Nella fumigazione, il Maestro Massone non si limita alla ricerca di un atto purificatorio o simbolicamente rivolto ad Entità metafisiche, ma soprattutto alla creazione di uno stato di speciale allineamento e ricettività, esaltando delle corrispondenze planetarie che operano nella Geometricità Occulta formata dagli uomini che compongono la Loggia.

L’incenso ha due valenze, purificazione e fumigazione, ed entrambe richiamano contesti antichi, in cui il fuoco era considerato un mezzo per avvicinarsi al cielo, al divino. Il vapore emanato dall’inalazione della resina, salendo verso il cielo, indicava il filo conduttore con i numi, richiamava alla preghiera e al raccoglimento. Il bruciare l’incenso rappresentava la purificazione interiore verso il mondo esterno, un elevarsi oltre i problemi terreni.

Ogni tradizione ha il proprio modo di interpretare le fumigazioni e di classificare i vari ingredienti da unire nelle misture, generalmente legato alla cultura, alla filosofia, alla religione e anche al campo della magia.

Ad esempio, per quanto riguarda la tradizione ebraica, ripresa poi dalla magia medievale, le ripartizioni avvengono sulla base dell’analogia tra Macro e Microcosmo, conferendo alle erbe, come ad ogni altro essere del creato, caratteristiche planetarie, con relative corrispondenze a livello di effetti, compreso quello fisico.

Alle energie materiali, dell’elemento Terra, si dedicano fumigazioni fatte con radici; per le animiche ed emozionali, dell’elemento Acqua, si usano germogli e fiori; per le spirituali, dell’elemento Aria, si utilizzano foglie; per le “divine”, dell’Elemento Fuoco, si dedica la vampata in cui incenerisce la resina, cioè la linfa, il sangue delle piante.

Il fuoco libera l’energia e l’aura dell’incenso, che, attraverso la singola Volontà del Massone, così come avviene con qualsiasi forma energetica, saranno direzionate e decretate con forza e vigore.

Le fumigazioni dei Lavori muratori sono esclusivamente resine da bruciare su carboncini in recipienti di vetro, ceramica o terracotta. Queste, lungi dal far rievocare atmosfere da parrocchie, sinagoghe, templi devozionali o cimiteri, devono essere considerate come facilitanti per conseguire particolari stati di coscienza.

In I Grado, Apprendista, si deve vivificare il piano razionale – intellettivo, pertanto il preparato da ardere è composto da una resina di Aria o Mercuriale e, quindi, il mastice.

In II Grado, Compagno d’Arte, si deve rinvigorire il piano animico – emozionale, dunque, il prodotto è composto da una resina di Acqua o Lunare e, perciò, nelle dovute proporzioni, la Mirra.

In III Grado si deve risvegliare il piano spirituale – intuitivo, per cui la miscela è formata da una resina di Terra o Satumiana e, nelle debite dosi, lo storace. La cerimonia del III Grado, Maestro, ha una serie di immagini diverse e motivi simbolici il cui significato viene spiegato dal Maestro Venerabile; tra i vari elementi vi è una tazza colma di incenso, che riproduce un individuo con il cuore puro, in quanto la purezza è un sacrificio a Dio.

Nella Bibbia, quando Mosè ricevette dal Signore l’ordine di costruire un’ara speciale riservata all’incenso a cui legare il culto divino, si legge:

Farai pure un altare per bruciarvi l’incenso; e lo farai di legno di acacia.
Esodo,30

Nelle Iniziazioni, infine, bisogna vivificare la spiritualità e il carattere igneo, perciò il preparato è composto da una resina di fuoco e Gioviana come il Benzoino del Siam.

Il Maestro Massone, nella fumigazione, non si limita alla ricerca di un atto purificatorio o simbolicamente rivolto ad Entità metafisiche, ma, in special modo, alla creazione di uno stato di speciale allineamento e ricettività, esaltando delle corrispondenze planetarie che operano nella Geometricità Occulta formata dagli uomini che compongono la Loggia.

Gli incensi sono collegati al Pianeta Mercurio, ovvero al segno zodiacale dei Gemelli, e rappresentano l’unione tra Microcosmo e Macrocosmo. Hanno la capacità di elevare lo spirito umano su piani energetici ad elevata frequenza, rallentano la nostra percezione sensoriale ed allargano la vacuità della nostra mente.

Altrettanto importanti sono la musica, che porta in risonanza il Microcosmo, il proprio cuore, con quello del Macrocosmo, e le candele, immagine dell’elemento fuoco e della luce che, da eterna, diviene interiore. L’incenso ha il compito di veicolare le “preghiere”, fa da ponte tra l’uomo e Dio.

Sarebbe cosa buona e giusta “incensare” il Tempio prima dell’inizio dei lavori. Il Maestro Venerabile, assieme al Maestro delle Cerimonie, dovrebbero provvedere a tale rito, che serve a creare un ideale cerchio di protezione dell’area, al pari della difesa che si compie sulla Terra squadrando il Tempio.

L’incensamento è un ulteriore scudo che agisce nei piani sottili dando un senso di austerità e sacralità ai lavori. Unito al verbo dei fratelli e delle sorelle coinvolti nella pronuncia dei rituali, l’incenso agisce sullo psichismo dei partecipanti, contribuisce a creare quell’atmosfera unica ed irripetibile che accompagna il Massone durante tutto il suo cammino iniziatico.

Autore Rosmunda Cristiano

Mi chiamo Rosmunda. Vivo la Vita con Passione. Ho un difetto: sono un Libero Pensatore. Ho un pregio: sono un Libero Pensatore.