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Incendio Cinecittà, al Sant’Eugenio un punto stampa

Ospedale Sant’Eugenio


I quattro operatori restano in prognosi riservata, attivato piano ‘PEIMAF’

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa della Regione Lazio.

Domani mattina, 22 agosto, alle 11:30, l’Assessore al Bilancio e all’Agricoltura, Giancarlo Righini, su delega del Presidente della Regione, Francesco Rocca, e il Direttore della Protezione Civile regionale, Massimo La Pietra, si recheranno all’Ospedale Sant’Eugenio di Roma per informarsi sulle condizioni cliniche dei quattro operatori coinvolti nell’incendio a Cinecittà.

La visita sarà anche un’occasione per esprimere, a nome della Giunta della Regione Lazio, l’apprezzamento per il lavoro svolto dall’équipe medica dell’ospedale, intervenuta durante l’emergenza.

Al termine della visita, alle ore 12:00, presso la Sala Montalcini dell’Ospedale Sant’Eugenio, è previsto un punto stampa curato dal commissario Straordinario ASL Roma 2, Francesco Amato.

L’Ospedale Sant’Eugenio di Roma, vista la gravità dell’emergenza, ha attivato sin dai primissimi minuti il piano ‘PEIMAF’, mobilitando tutto il personale medico e infermieristico previsto nel protocollo, con l’aggiunta di due chirurghi e l’implementazione dell’intero piano infermieristico della struttura.

Per garantire un intervento tempestivo, tutti gli ustionati già ricoverati sono stati trasferiti nei reparti indicati dal’PEIMAF’, al fine di assicurare la massima attenzione ai nuovi pazienti.

I parenti dei quattro operatori ricoverati riceveranno aggiornamenti costanti ogni ora, con spiegazioni dettagliate sulle problematiche. Inoltre, sarà fornito loro supporto psicologico.

L’Azienda sanitaria ha garantito anche un monitoraggio costante e aggiornamenti ai colleghi della Protezione Civile dei tre operatori ricoverati e al Vigile del Fuoco.

Le condizioni sanitarie dei quattro operatori, tutti in prognosi riservata, restano gravi. Sono intubati e sedati per alleviare il dolore. Attualmente, tre di loro sono ricoverati presso il Centro Grandi Ustioni, mentre l’altro si trova in rianimazione.

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