L’esposizione, a cura di Sylvain Bellenger e Maria Tamajo Contarini, sarà visitabile dal 18 febbraio al 18 settembre nella sezione arte contemporanea del Museo e Real Bosco di Capodimonte
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Museo e Bosco di Capodimonte.
Il rione Sanità si mostra in tutta la sua forza e la sua bellezza negli occhi e nei volti dei suoi figli più giovani e fragili: bambini e ragazzi dipinti e scolpiti da Paolo La Motta, artista che vive e lavora nel quartiere.
Grazie alla sua vasta cultura visuale e alla profonda conoscenza della tecnica scultorea e pittorica, La Motta riesce a far emergere l’anima di questi ragazzi, la loro angoscia, le loro speranze, i loro sogni, instantanee di un’infanzia spessa aspra e quasi sempre troppo breve.
Questi volti scrutati, amati, rispettati e poi fermati nella terracotta o modellati attraverso una pittura corposa e plastica, saranno esposti nella sezione arte contemporanea del Museo e Real Bosco di Capodimonte nel corso della mostra ‘Paolo La Motta. Capodimonte incontra la Sanità’, dal 18 febbraio al 19 settembre 2021, a cura di Sylvain Bellenger e Maria Tamajo Contarini, promossa e organizzata dal Museo e Real Bosco di Capodimonte in collaborazione con l’associazione Amici di Capodimonte ETS e realizzata grazie al sostegno della Regione Campania, con fondi europei POC – Programma Operativo Complementare 2014 – 2020, su progetto di allestimento dell’architetto Lucio Turchetta e coordinamento di Maria Flavia Lo Regio.
Nell’esposizione sono riuniti ventitré dipinti, nove sculture e il polittico ‘Genny’.
A completamento della mostra e come lettura intima del lavoro dell’artista, è presente in mostra un video-documentario di 20 minuti girato in presa diretta alla Sanità, da un’idea del Direttore Sylvain Bellenger, per la regia di Rossella Grasso, con il coordinamento di Carmine Romano, responsabile del progetto di digitalizzazione del Museo.
Tra le opere in esposizione ce ne sono due che resteranno nelle collezioni permanenti del Museo, grazie alla generosità di alcuni mecenati: ‘Genny’ e ‘Diego’.
‘Genny’ è un polittico realizzato da La Motta nel 2007, composto da quattro tele che fissano in quattro pose della testa, il volto, il collo e i due profili, e una scultura a tutto tondo in terracotta il volto tristemente noto di Genny Cesarano, ucciso nella notte tra il 5 e 6 settembre 2015, in piazza Sanità durante uno scontro fra bande rivali. L’opera è stata acquisita stabilmente alle collezioni del Museo grazie alla generosità del mecenate Gennaro Matacena.
‘Diego’ è un olio su tavola di piccole dimensioni, 25×30 cm, realizzato da La Motta a fine novembre 2020, dopo la notizia della scomparsa del grande campione argentino Diego Armando Maradona. Raffigura Diego da bambino. L’artista è stato ispirato da una foto postata su Facebook nelle ore immediatamente successive alla notizia.
L’opera è stata donata al Museo dall’associazione Premio GreenCare Aps con il socio sostenitore Gianfranco D’Amato e si lega idealmente ai due campetti di calcio realizzati nel Real Sito, grazie alla raccolta fondi promossa con la ‘Festa dell’Estate’ dalle associazioni Premio GreenCare Aps e Amici di Capodimonte ETS per favorire il legame tra i giovani napoletani, esaltare il valore sociale del Bosco e intercettare nuovi pubblici nel Museo.
Catalogo della mostra edito da Arte’m.
All’apertura della mostra saranno presenti i curatori Sylvain Bellenger direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte e Maria Tamajo Contarini funzionario storico dell’arte del Museo, Errico di Lorenzo, Presidente dell’associazione Amici di Capodimonte ETS e i donatori delle opere che resteranno in collezione: Gennaro Matacena, l’associazione GreenCare con i vertici Benedetta de Falco e Michele Pontecorvo e il socio sostenitore Gianfranco D’Amato.
Sarà presente l’artista.