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Inaugurata ‘L’orizzonte degli eventi’ a Le Stanze della Fotografia

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Madre di un bambino ucciso durante l’incursione delle forze di difesa israeliane a Jenin. West Bank, Territori Palestinesi Occupati 2002 © Paolo Pellegrin / Magnum Photos
Madre di un bambino ucciso durante l’incursione delle forze di difesa israeliane a Jenin. West Bank, Territori Palestinesi Occupati 2002 © Paolo Pellegrin / Magnum Photos


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La mostra di Paolo Pellegrin sarà aperta al pubblico dal 30 agosto 2023 al 7 gennaio 2024 a Venezia

Riceviamo e pubblichiamo.

Lunedì 29 agosto è stata inaugurata la mostra ‘L’orizzonte degli eventi’ di Paolo Pellegrin a Le Stanze della Fotografia, Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia, iniziativa congiunta di Marsilio Arte e Fondazione Giorgio Cini.

Testimone dei conflitti della contemporaneità, ma anche degli effetti del cambiamento climatico, Paolo Pellegrin è il protagonista dell’esposizione, aperta al pubblico dal 30 agosto 2023 al 7 gennaio 2024.

Organizzata da Marsilio Arte e da Studio Pellegrin, la mostra è curata da Denis Curti e Annalisa D’Angelo e realizzata in collaborazione con Magnum Photos.

In questi mesi è previsto un calendario ricco di iniziative con visite guidate con i curatori, laboratori didattici e laboratori per le scuole.

Gli oltre 300 scatti, incluso un reportage per la prima volta in mostra sull’Ucraina e altre immagini inedite, coprono l’arco di tempo dal 1995 al 2023 e raccontano l’attività sul campo che ha portato Paolo Pellegrin a diventare uno dei più importanti fotografi internazionali.

Nato a Roma nel 1964 e membro dell’agenzia Magnum dal 2005, Pellegrin si è distinto da subito per l’umanità del suo sguardo, caratteristica che ha reso unici i suoi lavori e che gli ha permesso di andare sempre al di là della superficie.

Spiega Annalisa D’Angelo:

L’orizzonte degli eventi, nella fisica, è la zona teorica che circonda un buco nero, un confine oltre il quale anche la luce perde la sua capacità di fuga: una volta attraversato, un corpo non può più andarsene, se oltrepassa quel limite scompare del tutto dalla nostra vista.

Nella sua lunga carriera di fotografo, Pellegrin tenta più volte di oltrepassare l’orizzonte, di entrare nel buco nero della storia, provando a superare gli ostacoli.

E il suo mezzo per oltrepassare l’orizzonte e uscire idealmente dal buco nero è la fotografia, intesa come tramite, come un ponte ideale in un rapporto in cui lo spettatore gioca un ruolo fondamentale.

Pluripremiato – dal W. Eugene Smith Grant in fotografia umanistica al Photographer of the Year, passando per il Robert Capa Gold Medal Award – Pellegrin ha prima studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma e poi fotografia all’Istituto Italiano di Fotografia. Pubblicato da The New York Times, TIME, Newsweek e molti altri giornali e riviste, ad agosto il fotografo approda a Venezia con un’antologica che spazia da servizi realizzati nelle zone di drammatici conflitti, come in Iraq e a Gaza, a quelli su problematiche ambientali, come lo tsunami in Giappone e gli incendi in Australia, fino agli scatti sui cambiamenti climatici in corso, immortalati nelle immagini che ritraggono l’Antartide.

Ovunque io sia, mi considero sempre un ospite e, in cambio, sono quasi sempre trattato come un ospite. La macchina fotografica diventa allora un passaporto straordinario.
Paolo Pellegrin

Paolo Pellegrin a Venezia sarà presente anche con i suoi reportage negli Stati Uniti, i rifugiati a Lesbo e molte altre missioni che il fotografo ha compiuto nel buco nero della storia raccontando un’umanità che pochi colgono e raggiungono.

La complessità dei temi trattati e l’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità, trovano la sua casa ideale a Venezia, città fragile che ben rispecchia le caratteristiche dei luoghi attraversati da Pellegrin.

Le sue immagini restituiscono la forza di un’umanità che si manifesta nella grandezza della natura, svelando uno dei temi cruciali della contemporaneità, la relazione tra l’uomo e l’ambiente naturale.

Racconta Denis Curti:

Il tema dell’incontro con gli altri diventa il tema delle sue immagini. La sua è una fotografia di denuncia e di racconto che spazia all’interno di tematiche riguardanti le condizioni di vita altrui, dalla povertà alla violenza, fino alla fragile maestosità della natura.

Per Pellegrin la fotografia è mettere in discussione presunte verità per contribuire alla costruzione di un linguaggio inscatolabile fatto di grammatiche diverse e innovative.

La mostra si terrà nel nuovo centro espositivo Le Stanze della Fotografia, iniziativa congiunta di Marsilio Arte e Fondazione Giorgio Cini, uno spazio che prosegue il percorso iniziato nel 2012 alla Casa dei Tre Oci di Venezia nella convinzione che la fotografia, tra i linguaggi artistici più interessanti del contemporaneo, debba continuare ad avere una sua propria casa a Venezia.

Iniziative a Le Stanze della Fotografia

Visite guidate con i curatori

Le Stanze della Fotografia propongono una serie di visite guidate i curatori della mostra. Un’occasione unica per conoscere meglio il lavoro di Paolo Pellegrin, testimone dei conflitti della contemporaneità, con una guida d’eccezione:

• visita guidata con Annalisa D’Angelo: mercoledì 30 agosto alle 11:00;
• visita guidata con Denis Curti: sabato 21 ottobre alle 15:00.

Aperitivi fotografici

Sono cinque gli Aperitivi fotografici in agenda, sostenuti dalla Distilleria Nardini 1779. Dopo aver degustato un cocktail sarà possibile visitare le mostre in corso, aperte straordinariamente fino alle ore 20:00, al prezzo ridotto speciale di €10,00.

• Settembre: giovedì 7, 14 e 21 ore 17:30.

• Ottobre: giovedì 5 e 19 ore 17:30.

Laboratori didattici

In occasione della mostra Paolo Pellegrin, ‘L’orizzonte degli eventi’, Le Stanze della Fotografia presentano un calendario di attività educational ideate e condotte dallo staff Dentro l’Arte di BarchettaBlu per approfondire i temi della mostra.

I vari percorsi si rivolgono ad un pubblico di visitatori giovane e/o adulto. Le Stanze della Fotografia partecipano lunedì 4 settembre a Edu Day, la giornata di incontro e presentazione delle attività educational tra le istituzioni museali e culturali del territorio e gli insegnanti delle scuole.

Iniziative per le scuole

Dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 15:30. Durata dei laboratori, 1 ora 15 minuti.

• Laboratori per la scuola primaria

Che nome ha la libertà

Percorso attivo e atelier creativo ispirati dalla fotografia di Paolo Pellegrin che racconta la libertà degli uccelli nel cielo, degli animali tra le distese immense, la difesa e la ricerca della propria libertà per i popoli del mondo. Tappe interattive, arte effimera, atelier estemporanei completano il viaggio.

La Terra vista da qui

Il viaggio di un fotografo che racconta il mondo in cui viviamo. La Terra è ancora un posto bello per vivere? Scopriamolo attraverso letture di albi illustrati che dialogano con le foto in mostra e fanno scoprire l’importanza e la fragilità dell’ambiente che ci circonda. Atelier espressivo finale

• Laboratori per la scuola secondaria di primo e secondo grado

A rifar la Terra

Percorso attivo per conoscere la fotografia di Paolo Pellegrin. Andiamo ad indagare la natura e il nostro pianeta, conosciamo i suoi abitanti in ogni parte della Terra per svelare un mondo con persone e culture diverse ed immaginarne uno in cui i nostri sentimenti ci rendono tutti uguali.

Iniziative per giovani e adulti nel fine settimana

Gratuite con ingresso ridotto alla mostra di 12 euro

• Fragile

durata 3 ore
domenica 24 settembre 17:30 – 18:30

Rivolto agli appassionati di scrittura creativa e incluso nell’Open Day per insegnanti. Letture, stimoli visivi e giochi linguistici formano il percorso a cura della scrittrice premio Andersen Teresa Porcella e della lettrice e formatrice Sabina Italiano dello staff di Dentro l’Arte di BarchettaBlu. Pensato per tutti coloro che vogliono mettersi in gioco con la scrittura e per i docenti che vogliono utilizzare questa metodologia con bambini e ragazzi.

La mostra di Paolo Pellegrin e i suoi lavori nel mondo diventano l’occasione per raccontarsi in un percorso di scrittura creativa che si concluderà con album poetico – visivo di famiglia. Un viaggio nelle emozioni, individuali e collettive, per raccontare il proprio sentire e quello della realtà che ci circonda.

La forza e, al tempo stesso, la fragilità del mondo in cui viviamo ci invitano a essere resilienti e a cercare le parole giuste per esprimerlo. Le fotografie di Pellegrin, vere e proprie testimonianze visive, diventano fonte di ispirazione per dare vita a istantanee di parole con le quali comporre una speciale galleria di pensieri ed emozioni.

• Paesaggi sonori: ombre e luci delle fotografie di Paolo Pellegrin

durata 50 minuti

sabato 7 ottobre ore 17
venerdì 3 novembre ore 17

Dialogando con le fotografie esposte, letture e suoni di musicisti e attori raccontano la potenza e la fragilità della vita dell’universo e dell’essere umano. I contrasti, i chiaroscuri delle immagini, le linee e i segni esprimono paesaggi sonori universali. La lettrice Sabine Italiano, il contrabbassista Marco Centasso e il clarinettista Alberto Collodel interpretano le immagini attraverso poesie, letteratura e musica.

• La pelle del mondo

durata 1 ora 15 minuti

sabato 21 ottobre ore 17:00
sabato 18 novembre ore 17:00
sabato 2 dicembre ore 17:00

Un’esperienza tra gli scatti di Paolo Pellegrin per interrogarsi sul fragore della natura, per conoscere il coraggio della documentazione fotogiornalistica, per vivere la poesia di uno sguardo sull’umanità, condotta da Silvia Pichi, storica dell’arte, art counselor e formatrice dello staff di Dentro l’Arte di BarchettaBlu.

Tappe interattive favoriscono una relazione empatica con l’immagine per incontrare gli orizzonti del fotografo: indagati, documentati, oltrepassati. La mente, l’istinto, l’emozione nello scatto mostrano le condizioni della natura e dell’umanità restituite in brani universali perché è la persona e il suo incedere nel mondo che interessa a Paolo Pellegrin.

Uno sguardo che parla anche di noi e ci coinvolge per raccontarsi insieme e scoprirsi un po’ di più.

Informazioni e prenotazioni

Durante la settimana: info@barchettablu.it / 041-2413551
Nel fine settimana: lestanzedellafotografia@gmail.com / 041-2412330

Scuole

Il costo del biglietto per le scuole che prenotano l’attività è di €4,00per allievo. Sono previste due gratuità per gli accompagnatori per ogni classe scolastica.

Costo della visita €70,00.

Costo visita + laboratorio, €80,00.

Promozione speciale

Le scuole che prenotano una delle attività didattiche per almeno tre classi di uno stesso plesso entro e non oltre il 31 ottobre 2023, avranno la possibilità di ottenere il biglietto d’ingresso gratuito per uno dei tre gruppi.

Appuntamenti durante il fine settimana

Il percorso è gratuito, salvo il costo d’ingresso ridotto alla mostra di €12,00. I posti sono limitati, 25 partecipanti massimo, e per questo raccomandiamo la prenotazione delle attività scrivendo a: lestanzedellafotografia@gmail.com.