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In Consiglio Campania Grosso, Muscarà e Ronghi su Comunità Montane

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Grosso, Muscarà e Ronghi


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Stabilizzare lavoratori idraulico-forestali e valorizzare parchi e riserve

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Campania.

Stabilizzare i lavoratori idraulico – forestali, in forza alle Comunità Montane e rilanciare il patrimonio dei Parchi e delle Risorse Naturali della Regione Campania come parte integrante del progetto di sviluppo turistico del territorio.

È il tema della conferenza stampa tenuta, stamani, nella Sede del Consiglio Regionale della Campania, dalla Consigliera Regionale Indipendente, Marì Muscarà, e dal Presidente di ‘Sud Protagonista’, Salvatore Ronghi, con la partecipazione del Segretario Generale del sindacato forestali Sifus Confali, Maurizio Grosso.

Durante l’incontro, la Consigliera Muscarà ha presentato le proprie iniziative consiliari che sono finalizzate a raggiungere tali obiettivi con un emendamento al disegno di legge regionale 457 recante ‘Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 7 maggio 1996, N.11 (modifiche ed integrazioni alla legge regionale 28 febbraio 1987, n. 13, concernente la delega in materia di economia, bonifica montana e difesa del suolo)’ e alcune interrogazioni sul tema.

Muscarà ha sottolineato:

Il problema della precarietà dei lavoratori idraulico-forestali delle Comunità Montane è, ormai, atavico in Campania e riguarda circa 1.500 unità; in loro soccorso sono arrivate ben undici sentenze della Suprema Corte di Cassazione, emesse nel 2024, che hanno riconosciuto un risarcimento danni per l’uso reiterato dei contratti a termine da 2,5 a 12 mensilità.

Inoltre, la Commissione europea, il 4 ottobre scorso, ha deferito l’Italia alla Corte di Giustizia Europea per la loro mancata stabilizzazione.

È urgente, dunque trasformare i contratti di questi lavoratori da tempo determinato a tempo indeterminato e valorizzare finalmente la risorsa Parchi ed Aree naturali protette che rappresenta una grande ricchezza territoriale.

Ronghi ha rimarcato:

I Parchi Regionali della Campania e le aree protette, da anni, sono lasciate all’abbandono con gli Enti Parco senza risorse economiche e senza avere a disposizione adeguato personale per la loro la gestione e valorizzazione per renderle produttive attraverso un turismo ecosostenibile.

Oltre 1.100 unità di personale potrebbero essere assunte dai vari Parchi attingendo alla platea dei precari cosiddetti del progetto ‘Bros’ che, da anni, sono stati formati nella gestione del verde e dei Parchi stessi ed, invece, continuano a versare nella precarietà e nella disoccupazione.

Grosso ha sottolineato:

Occorre procedere urgentemente alla stabilizzazione dei lavoratori idraulico – forestali ed evitare di creare nuova precarietà attraverso ulteriori assunzioni tramite agenzie interinali; inoltre, rimarchiamo l’importanza di questo personale che è impiegato nel fondamentale settore della prevenzione degli incendi e del dissesto idrogeologico.