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In Comm. Affari Istituzionali Lombardia nuove politiche su immigrazione

Matteo Forte


Forte: ‘L’integrazione passa attraverso il lavoro’

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Lombardia.

Promuovere canali di ingresso regolari, percorsi di formazione professionale a cura di enti accreditati e l’avviamento al lavoro.

Sono i punti cardine del progetto di legge, illustrato oggi, 27 marzo, in Commissione Affari Istituzionali e inserito nel contesto delle politiche migratorie ispirate dall’Unione europea e condivise dal Governo.

Il progetto di legge, di cui è primo firmatario e relatore il Presidente della Commissione Matteo Forte, FDI, intende introdurre “un modello alternativo a quello dell’accoglienza diffusa e generalizzata” in tema di immigrazione al fine di favorire la pacifica convivenza e il contrasto all’illegalità.

In particolare, la proposta, firmata da tutti i Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, prevede l’istituzione della Consulta lombarda per l’immigrazione, composta da rappresentanti degli enti locali, del terzo settore e delle associazioni sindacali e dei migranti, con l’obiettivo di fare sintesi delle esigenze del tessuto economico e produttivo, per stilare un fabbisogno di manodopera su cui tracciare il decreto flussi; la firma di protocolli tra Regione, prefetture e questure a tutela delle vittime di sfruttamento; la definizione del diritto a non emigrare, introducendo misure volte a promuovere lo sviluppo e il lavoro nei Paesi di origine, come progetti di cooperazione e di rimpatrio assistito.

Un capitolo è infine dedicato alla prevenzione e al contrasto dell’estremismo islamico.

Il Presidente Forte ha detto:

Il modello multiculturalista è fallito e serve un approccio di tipo repubblicano. La nostra proposta di legge si mette sulla scia di due atti del Governo, il Decreto Flussi e il Piano Mattei.

È necessario che l’ingresso degli stranieri sia regolare e la loro presenza sul territorio controllata.

Nel rispetto dei paletti della normativa nazionale, occorre dunque trovare lo spazio per governarne le ricadute a livello regionale e locale.

Una vera inclusione passa attraverso il lavoro e la realizzazione della persona seguendo percorsi strutturati e realmente solidali che mettano d’accordo esigenze del Paese, offerte di lavoro e immigrazione.

All’illustrazione è seguito il dibattito in cui sono intervenuti Onorio Rosati, AVS, Gianmario Fragomeli e Carmela Rozza, PD, Michela Palestra, Patto Civico, e Ivan Rota, Forza Italia.

Dopo le festività pasquali saranno programmate le audizioni con le associazioni e le istituzioni interessate.

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