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Impazienti o eruditi?

Impazienti o eruditi? - Federica Luna Orlando


Essere intelligenti o solo più pazienti?

Adamo ed Eva chiesero a Dio di mangiarsi la mela e Lui rispose:

Già fatto grazie! Del resto, l’albero, l’ho piantato io!

Quando mai, un genitore, proibisce ai figli di mangiare qualcosa di buono e ricco di vitamine? Evidentemente quando quel frutto potrebbe diventare indigesto per loro.

La Conoscenza può rendere orgogliosi e arroganti, soprattutto quando credi di possederla e te ne vanti.

Mai confondere l’acquisizione di informazioni con il reale sapere.

Talvolta mi dicono:

Ma chi ti credi di essere? Sai tutto tu? Ti credi più intelligente degli altri?

No signori miei, io sono molto ignorante e più vado avanti a studiare e più me ne rendo conto, poiché di fronte ai luminari della scienza, della storia, della letteratura o della geografia mi sento una formichina che legge solo qualche briciola.

E questo è uno dei motivi per cui quando mi dicono:

Guarda che la scienza non può spiegare tutto!

Io rispondo:

Se gli scienziati, com’è vero e perciò nessuno lo nega, non possono spiegare tutto, figurati tu!

Eh già, perché poi, quelli che sostengono che la scienza non sia in grado di darci tutte le risposte, pretendono essi stessi di fornire le soluzioni, senza prova o dimostrazione alcuna, ai quesiti essenziali sulla vita e sulla morte, offendendosi, inoltre, se non vengono creduti sulla parola.

No signori miei, io non sono affatto più intelligente di nessuno di voi, diciamo solo che, semmai, sono più paziente di talune persone.

Leggo, mi fermo a pensare, ricerco accuratamente, senza fretta, per verificare se ciò che i miei occhi hanno letto può essere accettabile o no.

Quando uno scienziato, per esempio, dice:

Io ho la verità!

prima di tutto faccio una ricerca approfondita per capire quando uno scienziato qualunque possa fare un’affermazione del genere.

E scopro che lo può fare solo seguendo criteri strettamente scientifici.

Se ha seguito un metodo corretto per giungere alla sua conclusione, allora posso anche accettare l’oggettività della sua affermazione, altrimenti rifiuto a priori il suo enunciato in attesa che la vera scienza, quella che si basa su procedimenti sperimentali acquisiti, lo confermi come valido.

È tutta questione di pazienza amici miei.

Che cosa accade, invece?

Si legge! Piace ciò che si legge. E senza verifica alcuna si condivide e si prende per vero anche la più assurda delle bugie.

Non occorre davvero essere più intelligenti.

Basterebbe soltanto essere più pazienti.

Sarebbe sufficiente vincere la pigrizia mentale e avere il coraggio di immergersi negli abissi del sapere.

E ne vale la pena, credetemi!

Una bugia piacevole potrebbe perfino ucciderci.

Molto meglio affidarci ad una verità scomoda se, pur non piacendo, possa aiutarci a vivere meglio.

Tratto dal Corso Naturopatia dell’Anima – Counseling Filosofico

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Autore natyan

natyan, presidente dell’Università Popolare Olistica di Monza denominata Studio Gayatri, un’associazione culturale no-profit operativa dal 1995. Appassionato di Filosofie Orientali, fin dal 1984, ha acquisito alla fonte, in India, in Thailandia e in Myanmar, con più di trenta viaggi, le sue conoscenze relative ai percorsi interiori teorici e pratici. Consulente Filosofico e Insegnante delle più svariate discipline meditative d’oriente, con adattamento alla cultura comunicativa occidentale.

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