Home Sicilia Enna ‘Impavidarte’, coraggiosa dichiarazione d’amore alla cultura siciliana

‘Impavidarte’, coraggiosa dichiarazione d’amore alla cultura siciliana

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Valerio Novara 'Portami alla vita', Argento Vivo Edizioni


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Citando Sant’Agostino: “La speranza ha due splendidi figli: lo sdegno ed il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose ed il coraggio di cambiarle”. E questa Biennale ha mostrato a tutti un mondo dove i veri protagonisti del cambiamento siamo noi

Quando mi è stato chiesto di presenziare alla manifestazione ‘Impavidarte’, a Nicosia, in provincia di Enna, in nome e per conto della casa editrice Argento Vivo Edizioni, mi è stato anche detto che l’organizzatore del concorso era Alain Calò.

E subito, da buon grecista, ho pensato che, stante la derivazione dal termine “Kalos”, bellezza, sicuramente questa biennale già nasceva sotto splendidi auspici.

Poi mi è stato chiesto se ero disposto a scriverne un resoconto, e a quel punto ho ritenuto la proposta ancora più interessante, poiché la cosa implica più un parere personale, invece che l’essere incatenato alle necessità giornalistiche del “chi, cosa, quando, dove e perché”, le 5 W del regolamento giornalistico anglosassone.

Ed effettivamente le due serate, 14 e 15 giugno, svoltesi presso il Cine Teatro Cannata, sono state segnate, purtroppo da un caldo afoso, tale da rendere a tratti l’aria irrespirabile, ma anche da un sapiente misto di bellezza ed interiorizzazione, legando la premiazione ad ogni aspetto della cultura, dalla letteratura, edita ed inedita, alla poesia, alla musica, alla cinematografia, passando fra colti riferimenti storici ed architettonici, dando dimostrazione di come la sicilianità sia anche uno spaziare ed un diffondere la nostra arte al mondo intero, non rinchiudendola fra quattro spoglie pareti, ma offrendone a sazietà a chiunque sia capace di apprezzarne le millenarie sfumature.

Gli spunti stimolanti forniti dai personaggi rappresentativi di ‘Impavidarte’, l’istrionica intelligenza e le ironiche sfumature nella presentazione di Alain hanno arricchito lo spettacolo, del quale ho apprezzato, fra l’altro, la volontà, più volte dichiarata, di salvare la propria terra, vivendola, non cercando al di fuori di essa la soluzione a suoi problemi, evitando di impoverirla ulteriormente con una selvaggia ed insensata migrazione di cervelli.

Rimaniamo qui, nel nostro territorio, non lamentiamoci, in modo sterile dei problemi che l’assillano, ma cerchiamo invece di trovarvi una soluzione, combattendo, valorizzandone le potenzialità, coltivandone i valori, le tradizioni, l’arte, con il coraggio di affrontare il qualunquismo imperante, l’ignoranza, la ricerca del successo e della produttività sempre al di fuori del mondo nel quale si è cresciuti.

È stato un costante inneggiare al sacrificio, all’impegno, all’essere davvero impavidi nel proclamare ad alta voce la propria storia. E nell’investire in essa, perché se ne è sempre ricompensati: basti pensare, come ricordato dalla Confcommercio, sponsor della manifestazione, alle migliaia di piccole e medie imprese, nel campo dell’agricoltura, dell’allevamento, del turismo, la bellezza di un paese che sembra una piccola bomboniera, ordinata, pulita ed organizzata, con paesaggi meravigliosi che la circondano.

Il tutto impreziosito da ospiti speciali ed interventi che hanno fatto ancora di più apprezzare tale biennale, un’infinità, a seguito della quale chiedo umilmente perdono se non riuscirò a ricordarli tutti.

Ho conosciuto Valerio Novara, lo scrittore di Portami alla vita, Argento Vivo Edizioni, vincitore del primo premio per la prosa edita, un romanzo di fantascienza, introspettivo ed appassionante, attuale nella critica ad un inquinamento imperante e ad una mancanza di rispetto del pianeta sul quale viviamo, che prima o poi, realisticamente, ci costerà caro.

Poi il professore Magdi Cristiano Allam, che ha presentato il suo ultimo libro, ‘Il Corano senza veli’, intitolandolo alla madre. Tantissimi gli altri autori degni di nota, da Giuseppe Seminerio, vincitore del premio per prosa inedita, con il racconto ‘Algoritmica follia’, la premiazione della poetessa Lavinia Alberti, di Andreina Cresti, e quella di Mariella Di Mauro per il romanzo breve inedito; ma anche la sezione musica, con il brano ‘I tre volti della luna’, ed il premio per il miglior cortometraggio, assegnato ad ‘Addio Clochard’, di Michele Li Volsi. Insomma, un evento che ha arricchito tutti coloro che vi hanno partecipato, dove ognuno è stato protagonista e, al tempo stesso, spettatore di un miracolo.

Scheda libro ‘Portami alla vita’.

Autore Gianandrea Parisi

Gianandrea Parisi, classe '72, cerca di barcamenarsi fra la professione di avvocato, quella di insegnante di informatica presso una scuola primaria, quella di scrittore, di volontario presso un servizio di consulenza, di padre, marito e anche figlio. Un tipico caso di personalità multipla.