Quanto siamo cambiati oggi, rispetto ai tempi che furono?
Immanuel Kant, filosofo tedesco, in parole semplici, come spiegava l’Illuminismo?
Sosteneva:
Prima dell’Illuminismo l’essere umano era immaturo.
Ciò a significare che, dopo secoli di genuflessioni di fronte alle autorità ecclesiastiche e politiche, finalmente, con l’avvento dell’Illuminismo, l’essere umano iniziava a ragionare con la propria testa.
Non lasciava più ad altri la responsabilità del proprio modo di pensare, delle decisioni da prendere, poiché stava imparando a far valere la ragione.
Se è vero che, in senso generalizzato, l’uomo si sia avvicinato sempre di più ai canoni razionali, è altrettanto vero, però, che molti individui, ancora oggi, affidano le proprie scelte e la propria mente a cartomanti, superstizioni religiose, astrologi, medium e veggenti, deresponsabilizzandosi in modo immaturo.
Alcuni aderiscono perfino a concetti del tipo:
la mente può tutto, l’universo è come un supermercato a cui puoi chiedere qualunque cosa e che tutto ti concederà se solo ti saprai concentrare sui tuoi desideri.
E qui mi pare giusto far subentrare un altro importante filosofo, Michel de Montaigne, in questo caso francese, facendo un passo a ritroso, dall’Illuminismo, 1685 – 1815, al Rinascimento, approssimativamente tra il XV e il XVI secolo.
Era il periodo in cui si sosteneva che l’essere umano potesse essere padrone del mondo, ma Montaigne, animalista convinto, non ne era affatto persuaso.
Sosteneva:
L’essere umano, pieno di contraddizioni, totalmente incapace di avere il pieno controllo su se stesso, quindi incapace di auto-governarsi, come può pretendere di poter ottenere pieni poteri sul mondo e sulla natura tutta?
Ritornando ai nostri giorni, il filosofo francese chiederebbe certamente a tutti coloro che professano la legge di attrazione:
O voi, che dichiarate di poter soggiogare l’intero universo, come potete credere ad una cosa tanto ridicola, quando non siete nemmeno capaci di controllare le vostre abitudini dannose, la vostra ira, l’invidia, la gelosia, le paure e non riuscite neanche a smettere, pur desiderandolo, di fare danno a voi stessi e agli altri?
Studiare almeno quel minimo di Filosofia, necessario ad aprire la mente, è molto utile, e ci aiuta a difenderci in tutti i settori della vita poiché ci permette di valutare ogni questione avvalendoci delle più svariate prospettive.
Ci aiuta a passare da uno stato di immaturità mentale ad uno più ragionevole, da uno stato confuso, nebbioso, ad uno più illuminato, ma ovviamente non nel senso utilizzato dalla new-age americana dove, per illuminati, si intendono quegli individui dai poteri esoterici che sarebbero in grado di governare le leggi dell’universo e, quindi, anche di guidare gli esseri umani.
Kant ci dice che la vera guida è dentro di noi, ma che va usata con cautela, giacché, come sostiene pure Montaigne, se non siamo capaci di conoscerci a fondo e di governare noi stessi, vivremo un perenne stato confusionale facendo anche scelte sconsiderate.
La guida più autentica non è perciò un guru fuori di noi, bensì un sano utilizzo della ragione e quest’ultima può essere ottenuta imparando a valutare le molteplici prospettive che, di volta in volta, si presentano ai nostri occhi tramite ogni tipo di esperienza da noi vissuta.
Tratto dal Corso: Counseling Filosofico – Diventa Consulente Filosofico
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Autore natyan
natyan, presidente dell’Università Popolare Olistica di Monza denominata Studio Gayatri, un’associazione culturale no-profit operativa dal 1995. Appassionato di Filosofie Orientali, fin dal 1984, ha acquisito alla fonte, in India, in Thailandia e in Myanmar, con più di trenta viaggi, le sue conoscenze relative ai percorsi interiori teorici e pratici. Consulente Filosofico e Insegnante delle più svariate discipline meditative d’oriente, con adattamento alla cultura comunicativa occidentale.
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