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Ilici, Psichici e Pneumatici

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Demiurgo


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L’insegnamento gnostico nel superamento del duale

Durante il periodo di Pasqua si parla moltissimo di Resurrezione.

In effetti, con l’arrivo della primavera, con l’esplosione della natura dopo il letargo dell’inverno è proprio di questo che ci parla ciò che ci circonda.

La narrazione cattolica della morte e della resurrezione di Cristo, richiama quella di altre spiritualità in cui si celebra la rinascita del sole, culto che in forme più o meno palesi è presente in ogni cultura.

Ma, oggi più che mai, pochissimi si ricordano che rinascere non è una cosa automatica, ma dura, faticosa.

Nel momento in cui ci si affanna a ricordare che uno dovrebbe valere uno, questo appare sempre più stonato a chi, invece, parte da presupposti diversi, soprattutto in questo momento storico e sociale.

Il filosofo egizio Valentino, vissuto nel II secolo d.C., divideva l’umanità in tre tipologie.

Quella più numerosa era composta sicuramente dagli Ilici, termine che deriva da Hyle, Materia, ma anche Terra.

Ed è proprio la materialità che prevale in chi appartiene a questa categoria. In termini Massonici potremmo dire che la squadra è sovrapposta al compasso, o che forse quest’ultimo non c’è proprio.

Gli Ilici sono dominati dalle passioni, dai sentimenti negativi, ira, invidia, odio, cattiveria, avidità.

O popoli, o uomini nati dalla terra, che vi siete abbandonati all’ubriachezza, al sonno e all’ignoranza di Dio, divenite astemi, cessate di gozzovigliare, voi che siete accecati da un sonno animalesco.
Corpus Hermeticum

Nella precedente citazione il riferimento all’Hyle è molto chiaro.

Non bisogna però fraintendere quello che un discorso simbolico.

Lo Gnosticismo ha un concetto del bene e del male molto diverso da quello che è propriamente cattolico.

La vera contrapposizione è piuttosto tra Conoscenza e ignoranza.

Il male dell’ignoranza inonda tutta la terra, corrompe l’anima imprigionata nel corpo, e non permette che essa getti l’àncora nel porto della salvezza.
Ibidem

Ovviamente il termine Conoscenza non va inteso in senso nozionistico, o scientifico.

La contrapposizione è tra la conoscenza di Dio e del divino, ossia Gnosi, e l’ignoranza di questo.

L’ignoranza è qui lo stato dell’essere avvolto dal mondo ilico, legato all’apparenza illusoria della materia e alle distrazioni individuali.
René Guénon – Il Demiurgo

Una seconda tipologia è costituita dagli Psichici, i quali sono dotati di libero arbitrio, a differenza dei primi.

Possono, dunque, scegliere di dominare i propri istinti, di comprendere, anche se su un piano basso, le verità superiori.

Prima di pervenire a questo grado, l’essere passa attraverso uno stadio intermedio, quello corrispondente al Mondo psichico, ove egli non crede più di essere più il corpo materiale, ma l’anima individuale.
Ibidem

Il terzo stato a cui fa riferimento Guénon, è lo stesso di Valentino, quello Pneumatico, a cui appartengono gli esseri superiori.

Colui che ha preso coscienza dei due Mondi manifestati, cioè del Mondo ilico, ossia l’insieme delle manifestazioni grossolane e materiali, e del Mondo Psichico, ossia l’insieme delle manifestazioni sottili, è un ‘nato due volte’, Dwidja. Ma colui che è cosciente dell’Universo non-manifestato o del Mondo senza forma, cioè del Mondo pneumatico, e che è arrivato all’identificazione di se stesso con lo Spirito universale, Atmá, quegli solo può esser chiamato Yogi, cioè ‘unito’ allo Spirito universale.
Ibidem

Questo significa sottrarsi all’impero del Demiurgo, inteso come Creazione, che è il dominio della manifestazione, della dualità.

Il ricongiungimento con la propria parte divina, insomma, è possibile solo se si riesce a superare la nostra individualità, sia come corpo che come anima individuale.

L’uomo Ilico alla morte passa attraverso la Porta degli Uomini, quella che conduce al ciclo delle rinascite. Secondo alcune interpretazioni gnostiche muore definitivamente, ma anche il questo caso va inteso simbolicamente; questo vuol dire solo che non avrà compiuto, durante la sua esistenza nulla che possa portare ad una seppur minima elevazione.

Avrà sprecato un’incarnazione.

Gli esseri Pneumatici, invece, attraversano la Porta degli Dei, per loro incarnarsi è una scelta, tornano alla materia consapevoli dei piani sottili, del non manifestato, del Mondo penumatico.

E sanno che l’uno non vale uno, e conoscono il valore dell’Uno, del non duale, del Tutto.

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Autore Pietro Riccio

Pietro Riccio, esperto e docente di comunicazione, marketing ed informatica, giornalista pubblicista, scrittore. Direttore Responsabile del quotidiano online Ex Partibus, ha pubblicato l'opera di narrativa "Eternità diverse", editore Vittorio Pironti, e il saggio "L'infinita metafisica corrispondenza degli opposti", Prospero editore.