Dobbiamo imparare a costruire delle dimore interiori di saggezza nel giardino eternamente rigoglioso della pace, là dove sbocciano i fiori multicolori delle meravigliose qualità dell’anima.
Paramahansa Yogananda
C’è un senso di vuoto che arriva quando ci si accorge che il tempo vissuto è trascorso nella fretta, nell’inseguire obiettivi esterni, nella corsa di raggiungere tappe obbligate.
La fretta di non arrivare, di non realizzare qualcosa di importante, di non riuscire ad avere uno dei tanti ruoli imposti dalla nostra civiltà.
Il mal d’essere compare all’improvviso, non ci lascia via d’uscita, ci riflette la nostra immagine, vuota, esausta, depressa, un senso di nausea, di indifferenza, di dolore, di inadeguatezza. Buio totale, buio dell’anima. Vuoto. Il vuoto senza senso, il vuoto come abisso, la perdita di una direzione.
Tu sei quello che tu vuoi, ma non sai quello che tu sei
recitava una canzone di Franco Battiato.
Ed è proprio in questo perdersi che ci si può ritrovare. Scendendo le scale di quel vuoto, fino a raggiungere il sé, facendosi travolgere e sconvolgere, perdendo il senso di tutto, guardarsi veramente e ritrovare l’io Sono.
Viviamo senza la consapevolezza di esistere, come fatue maschere ci muoviamo su un palcoscenico a recitare il nostro dramma: l’illusione di esistere.
Finché ci troviamo sul palcoscenico della vita, dobbiamo recitare la nostra parte con il massimo impegno, cercando di comprendere lo scopo della rappresentazione ed il motivo per cui ci è stato assegnato il nostro specifico ruolo.
Paramahansa Yogananda
Cosa possiamo fare per dare un senso al Vuoto e riempirlo di vita, di amore e di gratitudine? Spostare l’attenzione esteriore, guardare nella propria Interiorità. Comprendere che il “mondo fuori di noi” non è la causa del nostro dolore, ma il “mondo dentro di noi” crea con la mente, con l’immaginazione, degli inganni, delle paure, degli ostacoli che ci chiudono la via alla vita.
Niente è come sembra niente è come appare, perché niente è reale.
Franco Battiato
La Meditazione è una delle pratiche che più ci avvicinano alla nostra anima. Imparare a far silenzio nella propria testa, lasciando correre i pensieri che passano come nuvole. Osservarli lasciando andare le nostre difese. Sentire il proprio respiro farsi vita, come battito del cuore. E tra un respiro e l’altro trovare l’attimo in cui il pensiero tace, la pausa, il nulla. È lì che facciamo l’esperienza dell’esistenza, dell’Io Sono.
Se nella meditazione profonda oltrepasserai l’oscurità degli occhi chiusi,vedrai la Luce dalla quale emerge tutta la creazione
Paramahansa Yogananda
La vita accade quando ci si abbandona ad essa, lasciandola fluire dal nostro fiume interiore all’Oceano Divino.
Namasté.
Autore Maria Filomena Cirillo
Maria Filomena Cirillo, nata a San Paolo del Brasile, vive in provincia di Napoli, dopo aver abitato per anni sul lago di Como. Il suo cammino spirituale è caratterizzato dalla ricerca continua dell'essenza di ciò che si è, attraverso lo studio della filosofia vedantica, le discipline orientali di meditazione e l'incontro con i Maestri che hanno "iniziato" il suo percorso. Tra Materia e Spirito. Giornalista pubblicista, laureata in Scienze Olistiche, Master Reiki, Consulente PNF, tecniche meditative e studi di discipline orientali. Conduttrice di training autogeno e studi di autostima e ricerca interiore. Aromaterapista ed esperta di massaggio aromaterapico.