Siediti accanto a me e ascoltami, adesso ti racconto dell’Amore.
Quando incontri lo sguardo di un Viaggiatore, esso può certamente scuoterti l’anima. Strappandoti via ogni tua convinzione, gli occhi di chi vive il mondo nello spazio del suo tempo, può lasciar vibrare la profonda essenza di te, fino a turbarti per giorni e giorni.
Non ti riconosci, non ascolti il mondo che ti circonda, ma tendi la mano a tutto ciò che hai dentro di te, sia esso un turbine di vento o un mare calmo.
Inizialmente schivo, il Viaggiatore non si apre facilmente, ma poi, se i suoi occhi incontrano anche per un solo istante i tuoi che lo rassicurano e lo accolgono come un bimbo nelle braccia della più tenera tra le madri, tutto cambia.
Ti parla di sé, del suo mondo nel mondo, dei segni che porta sul cuore, di chi lo ama davvero e non l’ha tradito. Di chi gli ha fatto del male non fa alcuna menzione. Tiene quel dolore per sé, riversando nelle sue parole l’entusiasmo dei viaggi che affronta per lavoro, per vivere, per sentirsi parte di un progetto, quello della sua vita.
Il Viaggiatore cerca di evitare di toccarti, persino sfiorarti: nel suo vibrato si cela tutta la sua essenza e tu, che sei lì di fronte a lui o al suo fianco non puoi non intuirlo. Egli è vestito di onestà e ti dice la verità; non ama le bugie e crede sempre che anche tu le dica, e le dica proprio a lui.
Non ti parla dell’Amore, non ti parla della passione ma ti racconta del motivo per cui continua a vivere. Ti descrive i suoi affetti e ti rivela di quanto tenga a loro, di come li protegga, di come darebbe la sua stessa vita per ognuno di essi. È qui che ti lega a lui, su un terreno di misericordia umana che estende al suo stesso Prossimo.
Teme che tu lo riconosca, che lo catturi nella scatola dei tuoi segreti più intimi e reconditi; teme di innamorarsi di te, già, proprio di te che non hai visto il mondo come lui, che non hai incontrato tutta la gente che ha conosciuto lui, che non hai assaporato tutti i tramonti, e le albe e le aurore che soltanto lui è riuscito a guardare in quel preciso istante del suo percorso, quando tu non eri nemmeno nei suoi pensieri più lontani, ma soltanto nel suo destino, e né lui e né tu lo sapevate.
Esistono misteri nell’Universo che resteranno sconosciuti per sempre all’Uomo, eppure, proprio quel misterico Infinito, a volte, per volontà di alcuni e ai più sconosciuti, “decide” dell’Amore nell’Amore, sconvolgendo anime e corpi. Tutto si ridisegna e ogni cosa assume un colore e un aspetto diverso da quello che aveva prima di quell’incontro che hai sperato e, che tante volte, non avresti voluto accadesse.
Ora sai chi è il Viaggiatore?
Egli è fatto di parole sostituite da dorati e profondi silenzi; rammenta le sue delusioni e ne fa zavorra terrena e spinta verso il cielo; bacia la pioggia con le sue lacrime nascoste e celate a ognuno, ma ne assapora la speranza che in realtà non ha mai abbandonato.
Egli è colui che ti attendeva e che tu aspettavi quando tutto era più semplice, quando tu eri soltanto tu e nient’altro. Adesso che sai, non puoi far finta di niente. Se non sarai tu a scegliere, sarà la Vita a farlo al posto tuo, con tutto quello che ne conseguirà.
Spingiti laddove il vento non ha mai condotto il tuo corpo e la tua racchiusa anima; libera lo Spirito Originario e restituisciti all’Amore.
E se fosse solo un’illusione, come quelle del tempo della giovinezza? Perderei tutto?
Non esistono altari senza croci; spighe senza grano; vittorie senza tributi spirituali: perderesti l’unica o forse l’ultima opportunità che la vita ti offre per capire chi sei, da dove vieni e dove stai andando. Perderesti l’occasione di conoscerti e sapere realmente chi sei.
Il Viaggiatore prosegue il suo cammino; l’anima eletta che lo accoglie è di natura spirituale superiore e, consapevole di tale stadio evolutivo, sa bene che tutto rientra nell’ordine naturale dell’esperienza umana in ottemperanza al proprio percorso.
Ora sai chi è il Viaggiatore?
Sì nonna, adesso lo so; sono io il Viaggiatore.
E adesso sai cosa fare?
Restituirmi all’Amore.
Autore Antonio Masullo
Antonio Masullo, giornalista pubblicista, avvocato penalista ed esperto in telecomunicazioni, vive e lavora a Napoli. Autore di quattro romanzi, "Solo di passaggio", "Namastè", "Il diario di Alma" e "Shoah - La cintura del Male".